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NASCE IL PROGETTO “ARTEMIDE” PER FAR SENTIRE MENO SOLA LA COMUNITÀ LGBTQI+

Nella giornata internazionale dei diritti umani, Arcigay e Iskra hanno presentato le attività del primo centro lucano dedicato alla tutela dei diritti delle persone


Un progetto che parte da lontano, guardando alla mitologia greca e alla Dea Artemide, sorella gemella del dio Apollo ritenuta essere una vergine asessuale, venerata già al tempo da gay e lesbiche. Un progetto che, traslato nella società moderna tende a creare un’aura protettiva attorno al mondo LGBTQI+ che è poco compreso e per questo spesso isolato. Per garantire una prospettiva sinergica che sia intrinseca sul territorio e che raggiunga più soggetti, nasce il centro “Artemide”che prende il nome dal progetto stesso garantendo supporto alle persone e ai propri diritti.

Il progetto si realizzerà attraverso la creazione di un luogo fisico, di una sorta di sportello, che promuoverà la tutela della comunità LGBTQI+ per la coprogettazione e realizzazione di servizi, interventi e azioni volti a superare e contrastare le discriminazioni e per permettere a chiunque di vivere la propria identità ed il proprio orientamento sessuale in tutta libertà. Arcigay e cooperativa Iskra, che sono i partner del progetto, mirano a diffondere la conoscenza in merito ad aspetti quotidiani della vita legati alla consapevolezza della salute sessuale e del benessere psicologico, consulenza legale sulle norme che regolano le unioni civili, contrasto e protezione da qualsiasi forma di violenza che si manifesta attraverso l’hate speech, la transfobia, l’omofobia e le varie forme di bullismo.

A supporto dello sportello, che verrà ubicato presso il centro direzionale ‘Franco’, una serie di professionisti: avvocati, medici specialisti, psicologi, assistenti sociali, mediatori culturali. Tra i partner istituzionali, la Consigliera Regionale per le Pari Opportunità e la relativa Commissione Regionale e Assessorato Comunale di Potenza, Anci, Asp, Telefono Donna, Upi Basilicata, il Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, l’Ordine degli Psicologi e la Provincia di Potenza. Per la Consigliera Nazionale dell’Arcigay Pia Ciminelli, il centro sarà al servizio delle persone LgbtQi+ «vittime da sempre di discriminazione e violenza per orientamento sessuale e identità di genere » che non si conforma ai canoni della società civile. Gli obiettivi del centro «saranno quelli della tutela dei diritti delle persone Lgbt che oggi- chiosa Ciminellinon sono ancora né riconosciuti e né tutelati al pari di tutti i ‘diritti della persona’».

Il mondo LGBT si è ampliato negli anni anche ad altre identità minoritarie che si sono potute integrare in una fetta della società là dove la parte più ampia trova ancora ironico e deviante il modo di essere di chi non è ‘conforme’ alla massa continuando a non tener conto del fatto che dietro ad ogni transessuale, gay o lesbica c’è prima di tutto un essere umano con pari diritti, pari tutele e soprattutto pari dignità. Persone che si sentono sottovalutate e derise, o peggio ancora emarginate, e che mostrano spesso i segni di una psicologia fragile ma che va sostenuta e soprattutto supportata.

A coadiuvare lo sportello ‘Artemide’ sarà, tra le altre, anche la psicologa Chiara Sassano che ricorda come il centro «offrirà uno spazio di consulenza e supporto psicologico rivolto a giovani, adulti, coppie e famiglie che si trovino ad affrontare tematiche inerenti l’orientamento sessuale e l’identità di genere ». Uno servizio che nasce come ‘spazio aperto’ «a tutti coloro che sentano l’esigenza di trovare un luogo protetto, un luogo in cui non ci siano stereotipi e pregiudizi ed in cui riconoscere l’altro e riconoscersi nelle proprie risorse e nella propria identità».

Il progetto ‘Artemide’ approda in Basilicata nella Giornata Mondiale dei Diritti Umani per ridare dignità a chi non è inserito nello stereotipo sociale che ci vuole necessariamente tutti eterosessuali, e che invece sente impellente il bisogno di ritagliarsi il suo posto nel mondo. Anche partendo da quei luoghi piccoli, come la Basilicata, che però possono offrire tanto in termini di accettazione dell’altro da sé. Una regione in cui c’è bisogno di ritrovare un’identità anche per chi appartiene al mondo LgbtQi+. Per la Presidente regionale Arcigay Basilicata, Morena Rapolla c’è certamente la necessità «di ritrovare un’identità comune ed una consapevolezza nella costruzione di un argine invalicabile a tutela delle persone ‘diverse’ e di tutti i diritti in generale».

Non a caso la presentazione dello sportello ‘Artemide’ cade nella giornata in cui si celebrano tutti i diritti di ogni essere umano «per consegnare un messaggio forte alla comunità: quando parliamo di diritti umani anche delle persone Lgbt ci si riferisce alla tutela della dignità dell’individuo, fattore che prescinde dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere». Per Rapolla «occorre lavorare tutti insieme per la costruzione di un argine invalicabile in un momento storico in cui i diritti umani sono sotto assedio a causa delle continue guerre, delle violazioni anche del pensiero e delle brutalità di massa che ci vengono consegnati quotidianamente dai mass media».

La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo sancita nel 12948 deve per tanto ritornare ad essere un faro nella notte della civiltà che si è un po’ persa per strada e deve tornare ad essere una fotografia a tinte forti e non un ricordo sbiadito di una società presa da mille inutili problemi e che dimentica di tendere la mano al proprio vicino, chiunque esso sia e qualunque orientamento sessuale abbia.

«Ogni giorno dobbiamo costruire nuovi strumenti per l’affermazione dei diritti della persona e ‘Artemide’- aggiunge Morena Rapolla- nasce come strumento poderoso di cui si doterà la Basilicata per offrire servizi e costruire spazi aggregativi e nuove coscienze nella comunità lucana lgbt e non». Partendo dal presupposto che la battaglia per i diritti civili sia una sfida comune da affrontare tutti insieme, non va dimenticato che spesso anche la Basilicata sia fallace dal punto di vista dell’omofobia con dati un po’ sotto la media nazionale ma che sono comunque sintomatici dell’esistenza di un problema che riguarda la non accettazione del ‘diverso’.

Che poi, occorrerebbe fare chiarezza e capire ‘diverso’ da chi, da cosa o se sia solo una diversità di pensiero non allineato a quello di una massa che spesso non riesce a trovare comunione di intenti nemmeno al suo interno. «L’omofobia, anche dopo la debacle del Ddl Zan, è una realtà ovunque, senza distinzione territoriale- conclude la Presidente di Arcigay Basilicata- e costringe ogni giorno le persone Lgbt a sentirsi meno sicure anche nei confronti di uno Stato che fa distinzione tra i suoi cittadini e che non offre parità di diritti a tutti in egual misura». ‘Artemide’ nasce anche per creare una barriera tra l’inadeguatezza della politica nazionale e le istanze della comunità per proteggere e tutelare i figli di una stessa madre che non devono sentirsi esclusi per il solo fatto di aver un orientamento sessuale differente ma ugualmente degno di esser- se non condiviso- almeno rispettato


 

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