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DIRITTI UMANI: INCONTRO STREAMING A SCUOLA

L’IC “Leopardi” di Potenza ha celebrato la giornata col Garante dell’infanzia e dell’adolescenza ed UNICEF di Potenza

Il 10 dicembre è la Giornata Internazionale dei diritti umani. Con l’adozione
della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo nel 1948, il rispetto dei diritti
umani è progredito in modo significativo e l’Istituto Comprensivo “ Giacomo
Leopardi”di Potenza, scuola UNESCO, anche quest’anno ha celebrato questa
ricorrenza con un incontro in streaming delle classi quinte delle scuole primarie
Albini, Stigliani e Rodari con il Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della
Basilicata Vincenzo Giuliano e con Mario Coviello , presidente del Comitato
provinciale UNICEF di Potenza.

La dirigente scolastica Cinzia Pucci, aprendo
l’incontro, ha ricordato “che la Dichiarazione e la nostra Costituzione non sono
semplici “pezzi di carta” se ciascuno fa la sua parte per la difesa dei diritti di
ognuno.” In particolare ha sottolineato che “da docente , negli anni 80 e 90 del
secolo scorso, ha educato le sue classi alla parità di genere e in quegli anni
sembrava che passi in avanti se ne fossero fatti. Oggi, anche a causa della
pandemia, sembra che si facciano passi indietro. E’ per questo che è sempre
più necessario che la scuola promuova la cultura della parità nelle giovani
generazioni.” racconta Coviello.

Le classi hanno visto il film “I racconti di Parvana”, tratto dal libro che ha lo
stesso titolo. Il film racconta la storia di Parvana una ragazzina di 11 anni,
che vive a Kabul coi genitori e i fratelli. In un Afghanistan violento e controllato
dai talebani, un giorno suo padre viene ingiustamente arrestato in quanto un
suo ex allievo, diventato estremista, lo denuncia come nemico dell’Islam.La
famiglia rimane così senza un punto di riferimento e senza una fonte di
reddito, rischiando di morire di fame. È a quel punto che Parvana decide di
tagliarsi i capelli e di indossare abiti maschili per poter lavorare e occuparsi di
sua madre e dei suoi fratelli. Questo film, la storia di Malala, gli
approfondimenti sulla condizione della donna in Italia, una inchiesta all’interno
di una classe sugli stereotipi di genere, hanno consentito alle ragazze e ai
ragazzi di confrontarsi con il garante e con il presidente provinciale
dell’UNICEF, parlando di spose bambine, di donne costrette a portare il burka e
a non poter più andare a scuola. “Siamo costrette a scalare a mani nude il
baratro in cui ci avete sprofondato, ma noi non ci arrendiamo” sono queste le
parole di Parvana che gli alunni citano con profonda convinzione.

Vincenzo Giuliano, garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza della
regione Basilicata, ripercorre la storia della Convenzione e della Carta
Costituzionale , nata dopo le distruzioni della seconda guerra mondiale e cita la
recente tragedia dei profughi della Bielorussia che, solo grazie lanterne verdi
accese alle finestre delle case di uomini comuni che vivevano al confine, hanno

trovato cibo, calore, una risposta alla fame, al freddo e alla violenza degli
eserciti della Bielorussia e della Polonia. Cita i dati relativi alla Basilicata di una
recente indagine che ha portato avanti, dai quali risulta che la nostra regione ha
meno nascite rispetto al resto del meridione e soffre di una povertà sociale del
34%. E’ anche per questo che la Garante Nazionale per l’infanzia ha proposto al
Parlamento l’approvazione di una legge che renda obbligatorio l’insegnamento
nelle scuole dell’educazione all’affettività e alla parità di genere.

Sono subito dopo Sofia, Giada, Michela, Emanuela, e ancora Francesco, Gaia,
Fabio, Angela, Amamad, Cinzia, Rocco, Vito, Chiara, Vito, Angelo e Noemi delle
cinque classi che dopo aver raccontato con cartelloni, citazioni in italiano e
inglese il lavoro svolto , rivolgono domande a Mario Coviello sul lavoro
dell’UNICEF in Afganistan e nel mondo. Il presidente provinciale ricorda che
“sono oltre 600 gli operatori dell’UNICEF che continuano a lavorare in Afganistan
per assicurare vaccinazioni, assistenza medica, combattere la malnutrizione
infantile, tenere aperte le scuole per i bambini e le bambine. Ricorda che da 75
anni UNICEF Italia combatte la piaga delle spose bambine e delle mutilazioni
infantili. E le domande diventano un dialogo perché le ragazze e i ragazze
raccontano i loro sogni, cosa vogliono fare da grandi, i rapporti con i genitori e

le sorelle”. Viene approfondito il comportamento in classe tra maschi e femmine,
la parità di genere vissuta, intessuta di ascolto e rispetto.

Simbolo della giornata è un cuore rosso con la scritta “ I care 3”, che tutti i
partecipanti hanno sul petto. E la scritta di Don Milani “ Mi sta a cuore” si
concretizza in un salvadanaio che ha raccolto le offerte per l’UNICEF di tutta la
scuola, curata dalle insegnanti Agnese Covino, Mimma Rizzo, Amalia Marsico,
Speranza Gazzellone, Antonietta Covino, Daniela Gioiosa, Valeria Caivano,
Elisabetta Mongelli, Giovanna Pascuccio, Margherita Marra, Antonella
Romaniello, Mariella Loreto, Rosaria Ciarletta, la somma di 313,87 euro che
servirà per la campagna Covax che UNICEF sta portando avanti per assicurare
le vaccinazioni anti covid nei paesi più poveri.

“E’ prioritario -conclude Coviello- proteggere e promuovere i diritti fondamentali delle donne e i
diritti dei bambini, poiché questi gruppi sono stati particolarmente colpiti dalla
crisi del coronavirus. E’ necessario in Italia e nel mondo impegnarsi sulla
prevenzione della violenza contro le donne e della violenza domestica.

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