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AQL, ANDRETTA SEGRETA GLI ATTI

Lo strano concetto di trasparenza, a Cronache: «Dovuto riserbo nell’interesse della società pubblica»


Sull’affaire consulenze imbarazzante la replica. La prossima mossa è chiudere l’Ufficio Trasparenza e Controllo?


Non può non essere interpretato come un dato positivo, stando alla formalità dell’atto, la replica, ovvero il diritto di rettifica, che l’Amministratore unico dell’Acquedotto lucano, Alfonso Andretta, ha inviato a Cronache Lucane in riferimento agli articoli sulle consulenze a gogo. A livello contenutistico, tuttavia, la rettifica, strumento finalizzato alla correzione, non perfeziona le notizie diffuse da Cronache Lucane poichè, invece, sembra proprio confermarle. Un elemento risulta certamente positivo in base alla risposta dell’Au Andretta: la sua personale garanzia che nessun incarico è stato conferito al Prof. Michele Colajanni.

Di conseguenza, l’unico condizionale di precauzione, non casualmente utilizzato da Cronache, può cadere. Anzi, per essere più categorici, in riferimento a Colajanni, Cronache ha scritto: «Si “vocifera” anche di un incarico per Michele Colajanni ». Incarico potenzialmente passato, presente o futuro. Al momento non c’è, ma la risposta al perchè il nome circoli all’interno di Aql, se vuole, lo stesso Andretta potrà cercarla. Per il resto, al contrario, la conferma dell’incarico all’ingegnere Fantozzi e vari argomenti che l’Au ha inteso omettere dal suo intervento, quali, per esempio, gli incarichi legali o la grana dei 25mila euro di soldi pubblici in favore della privata Randstad per una procedura veloce ai fini del conferimento dell’incarico di Direttore generale che a distanza di quasi 3 mesi dall’esperito iter, ancora non c’è.

Se sul tema della trasparenza, poi, l’Au Andretta non si convince della fondatezza delle contestazioni di Cronache, allora non resterà che aspettare quanto rileverà soggetto più autorevole quale la Corte dei Conti che, per limitare il campo, ha in più circostanze riscontrato il «carattere incompleto », in Aql, della trasparenza soprattutto in merito «agli incarichi conferiti ». Per non parlare della incompletezza delle informazioni in merito agli acquisti di beni, lavori e servizi da parte di Aql, con particolare riferimento a quelli per «trattativa privata o procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando ». La trasparenza o c’è o non c’è, non è una questione di interpretazione.

L’invocato «riserbo nell’interesse della società pubblica che sono stato chiamato ad amministrare », stride se si pensa di applicare, invece che la privacy, che è ben altra cosa dall’omissione dei dati, il segreto industriale a una società pubblica e a controllo pubblico. L’Au non può contestare il modo in cui si scrive una notizia fondata. L’esempio è quello del Prof Mario Rosario Mazzola, incarico a carico del Governo nazionale era stato scritto e questo quanto confermato dall’Au. Anche sull’incarico all’ingegnere Fantozzi, la risposta dell’Au è alquanto sconcertante.

Andretta non smentisce affatto la notizia della consulenza da 100mila euro, confermandola e aggiungendo, lui che l’atto che per «riserbo» nasconde lo conosce bene, che lavorerà per 3 anni in Aql. Da risottolineare che su altre uscite di denaro pubblico, come per esempio quelle per gli affidamenti ad avvocati, anche a 20mila euro ad incarico, l’Au di Aql, non ha provato neanche ad abbozzare una difesa. A voler essere generosi, una dimenticanza, altrimenti bisognerebbe dire che anche quelle, sono notizie fondate e veritiere. Di seguito la nota integrale a firma dell’Amministratore unico di Acquedotto lucano, Alfonso Andretta.


***** DI ALFONSO ANDRETTA*

Caro Direttore, seguo da tempo con interesse il Suo giornale, sempre così attento al mondo di Aql, la società che ho l’onore di amministrare, ma questa volta devo esercitare il diritto di rettifica nell’interesse di terze persone da Voi impropriamente citate. Nell’edizione odierna (8 dicembre, ndr), infatti, a pag. 5 si fa riferimento ad un incarico che AQL avrebbe conferito al Prof. Michele Colajanni, uno dei massimi esperti italiani in tema di cybersecurity. Tale notizia è priva di fondamento. Nello stesso articolo si lascia intendere che anche il Prof. Mazzola avrebbe svolto consulenze a favore di Aql, questa volta pagate dal Governo Nazionale.

Si precisa che il Prof. Mazzola ha importanti incarichi al Ministero delle infrastrutture come quello di verificare che le risorse assegnate in tema di strutture idriche dal Pnrr e dal React- Eu siano spese presto e bene anche, ma non solo, in Basilicata. Dunque, non si tratta di consulenze per Aql, il suo ruolo è solo quello di indirizzo e di controllo. Per quanto riguarda le illazioni sull’Ing. Fantozzi, mi limito a precisare che la consulenza di questo professionista, unanimemente riconosciuto come uno dei massimi esperti in Italia in tema di perdite idriche, è stata ritenuta necessaria poiché all’interno di Aql non vi sono competenze e risorse sufficienti per svolgere tutto il lavoro di progettazione e di successivo controllo richiesto dal React- Eu.

La consulenza dell’Ing. Fantozzi durerà tre anni e ci consentirà anche di verificare il raggiungimento degli obiettivi previsti dal progetto e di svolgere una importante attività di formazione per il personale interno. Mi lasci poi concludere che è quanto meno ingeneroso, oltre che infondato, sostenere che in tema di consulenze «la trasparenza per l’Au Andretta non è contemplata, almeno finora» o parlare «dell’operazione occultamento». Pratiche queste ben lungi dalle mie condotte, fermo restando il dovuto riserbo nell’interesse della società pubblica che sono stato chiamato ad amministrare.

*AMMINISTRATORE UNICO DI ACQUEDOTTO LUCANO SPA

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