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AQL, L’INTERESSE PER GLI INTERESSI

All’Au Andretta i soldi gratis dalla Regione non piacciono, vuole pagare l’extra milionario alle Banche


Dopo le consulenze esterne a botte di 100mila € e il bando dg con ipotesi danno erariale: ecco l’ultima


Vista dall’esterno, la più grande società pubblica regionale, Aql SpA sembra proprio un grande parco acquatico dove i soldi pubblici seguendo non uniformi percorsi poi schizzano, a vario titolo, nei portafogli di attori privati. Tra le tante vicende degne di attenzione, ce n’è una paradossale alla quale si potrebbe dare il seguente titolo: “L’amico in Banca”.

Acquedotto lucano ha intenzione di spendere una grossa cifra di risorse pubbliche per poter usare i suoi stessi soldi. Le Banche vendono soldi in cambio di soldi, il prestito, e nel caso di Aql, l’Ente vorrebbe comprare il prestito con i soldi della Regione per ottenere alla fine la disponibilità dei soldi della Regione stessa. Inquadrata in linea generica la stravaganza contabile che potrebbe consumarsi con l’Amministratore unico Alfonso Andretta, da enucleare i dettagli tecnici dell’affare, per la Banca che eventualmente riuscirà ad accaparrarselo.

L’affare, formalmente corrisponde alla denominazione «cessione del credito », e sostanzialmente consiste nell’approvata manifestazione di interesse, ai fini dell’appalto, rivolta a banche, gruppi bancari, pool di banche, società di factoring ed intermediari finanziari. Il valore della gara, calcolato sulla base delle commissioni e degli interessi stimati, è pari a 1milione e 30mila euro. Chi avrà fatto la migliore proposta tecnica, il criterio di aggiudicazione è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, da precisare che Aql si è riservata la facoltà di procedere con l’invio della lettera di invito anche in presenza di una sola manifestazione di interesse, se lo porterà in cassa. Per la Banca, intendendo col termine tutti i soggetti citati, un business non solo facile facile, ma del tutto inatteso. Il credito futuro, è certo: è quello della Regione Basilicata. L’anticipazione bancaria, più precisamente, riguarda l’importo complessivo di 13milioni e 600mila euro. Questi i soldi che Aql vuole esigibili sulla base delle necessità finanziarie e comunque entro il 31 dicembre 2022, anche se la durata dell’anticipazione «decorre dalla data di stipula del contratto fino al 31 maggio 2023, eventualmente prorogabile per ulteriori 6 mesi».

E questi i soldi, in cambio dei quali, Aql vorrebbe spendere, tra interessi e commissioni, un milione di euro. Di facile intendimento, la comprensione, inoltre, della materia dei 13milioni e 600mila euro che Aql comunque incasserebbe “a gratis”, ma per i quali vuole spendere l’extra milionario non dovuto: sono i 13 milioni e 600mila euro della Regione Basilicata del contributo alla gestione dell’anno 2022, “Misure per il contenimento del costo dell’acqua”, inserito nel Bilancio di Previsione Pluriennale della Regione, spese 2021-2023, esercizio finanziario 2023. Con il fine di ottenere temporaneamente liquidità, Aql disposta a ricorrere all’operazione che comporta uscite future a carico dell’Ente: appare opaco il voler “gonfiare” gli incassi subito, per poi pagarne il costo dopo.

Appare, in aggiunta, come una spia di allarme sui conti di Acquedotto. Acquedotto Lucano SpA è una società per azioni, il cui capitale sociale è interamente posseduto da enti pubblici: il 51% dai 119 Comuni ricadenti nell’Ambito territoriale ottimale (Ato) di Basilicata e il 49% dalla Regione Basilicata. Aql, quindi, per avere la disponibilità dei soldi che all’Ente girerà il suo socio di maggioranza, la Regione Basilicata, intende, pagando a una Banca commissioni e interessi su denaro già suo, poichè di via Verrastro, ricorrere a un’esposizione debitoria dall’entità stimata pari a 1milione e 30mila euro che coprirà con soldi pubblici.

Come da manifestazione di interesse, l’elenco degli operatori economici invitati a presentare offerta nella seconda fase, quella della procedura negoziata, «non potrà essere comunicato o comunque reso noto fino alla data di scadenza di presentazione delle offerte relativa alla seconda fase». La prima fase, quella dell’invio delle manifestazioni di interesse, è terminata la terza settimana di novembre e l’esito, formalmente, non è quello di gara deserta, poichè lo stato è, invece, «in corso ». S’attende che l’Au di Acquedotto lucano, Alfonso Andretta, scopra le carte.

Ferdinando Moliterni

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