EX CENTRALE DEL LATTE DEMOLITA, SI GONFIA L’INDIGNAZIONE: «ERA UN’OPERA DELLA STORIA URBANISTICA CITTADINA»
Al via i lavori di riqualificazione di “Serra Venerdì” e Torraca: l’opposizione si scaglia contro i difetti del progetto
Non si sono ancora placati gli animi dopo la recente decisione del consiglio comunale di Matera di abbattere la scuola di Via Giustino Fortunato, decisione per altro stroncata sul nascere dalla Regione Basilicata, che un’altra “demolizione” è tornata a dividere le forze politiche materane. Si è trattato dell’abbattimento della ex centrale del latte sita all’ingresso del Rione “Serra Venerdì”. «L’immobile abbattuto era un’opera – ha detto il consigliere comunale Pasquale Doria leader di “Matera Civica” – che rientrava in un disegno urbano firmato negli anni ‘50 dallo straordinario genio di Luigi Piccinato, avrebbe dovuto essere il mercato ortofrutticolo della nuova comunità trasferita dai Sassi e, invece, al suo posto si vuole fare una scuola».
Lo scontento di Doria si associa a quello di altri consiglieri comunali quali Sassone di “Coraggio Italia” e Schiuma del Pd che già lo scorso gennaio, durante il consiglio comunale che diede il via libera alla demolizione della ex centrale del latte per far posto alla nuova scuola Torraca, avevano espresso le loro perplessità circa il posizionamento del nuovo edificio scolastico.
Quest’ultimo infatti verrà a trovarsi in un trafficato e pericoloso crocevia che ogni giorno centinaia di bambini dovranno attraversare proprio nelle ore di punta. Ricordiamo che l’intero intervento urbanistico, oggetto tra l’altro di critiche anche da parte del movimento Matera Trepuntozero, rientra nel più ampio programma di rigenerazione urbana che fu deciso con deliberazione dalla giunta dell’ex sindaco De Ruggieri nel novembre 2019 e che consiste nell’intervento su Piazza della Visitazione e Piazza Matteotti per la realizzazione di un polo multimodale detto “Parco intergenerazionale”.
Cronache Lucane che è stata tra le prime a seguire tutta la vicenda sin dall’inizio, documentò anche come la demolizione della ex centrale del latte e la ricostruzione della scuola “F. Torraca” vennero riconfermate per un costo complessivo di 3,7 mln di euro con deliberazione dalla giunta Bennardi nel gennaio 2021. E malgrado la rinnovata soddisfazione dell’amministrazione circa la nuova opera di urbanistica scolastica da realizzare, il consigliere Doria ha incalzato dicendo che l’edificio da costruire: «Evoca una sorta di scatolone incombente su un crocevia in un’area a dir poco congestionata anche senza la scuola». Ulteriori criticità riguardo al progetto potrebbero venire secondo gli addetti ai lavori dall’insorgere di conflitti rispetto al piano regolatore cittadino per cui, si potrebbe essere costretti a ricorrere a ulteriori deroghe e varianti.
Infine, va ricordato che sempre il conigliere Doria, era già sceso in campo per fare luce su quella che secondo lui era un’altra ombra che si era allungata sul discusso intervento urbanistico: «L’amministrazione Bennardi – aveva detto Doria – ha proceduto a un affidamento diretto dell’abbattimento della ex centrale del latte, utilizzando una piattaforma telematica che però – aveva precisato Doria – è stata più volte sconfessata dal Anac, che è l’Autorità Nazionale Anticorruzione ».