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IL GEN ALL’ASSALTO DEL PNRR

Dopo la “lista della spesa” per le assunzioni in Regione, altro incarico per Busciolano


Il “sub monarca” Michele Busciolano, l’intuitu personae nominato capo di Gabinetto del presidente Bardi, è ormai completamente inebriato dalla “Pieni Poteri” e gioca a fare l’uno e il trino: sulla Struttura di Missione Pnrr ennesima infelice vicenda di negata trasparenza.

Bardi, Busciolano e le altre comparse complici, senza leggere le avvertenze, persistono nell’ignorare le conseguenze del trasformare la “cosa pubblica”, in cosa loro. In Regione Basilicata il problema non è né la burocrazia, intesa e descritta concettualmente come il “mostro” da sconfiggere, né la necessità, come va sproloquiando Bardi dal primo giorno del suo insediamento, di ammodernare la macchina amministrativa: il dilemma sono i burocrati e le persone fisiche che si occupano delle procedure che adattano le regole o alla propria inadeguatezza, inventando percorsi fantasiosi, o alle convenienze da raggiungere, deformando, anche in questo caso, la prammatica.

Il “discorsone” in Consiglio regionale del presidente Bardi sull’etica e l’estetica è apparso dal mentre dell’esposizioni, già privo di sostanza contenutistica, anche per via della scarsa credibilità sul tema in capo all’enunciatore. Adesso il “discorsone” è completamente imploso, e da seminatore di germogli di enigmi, a necroforo, è toccato proprio a Busciolano, seppellirlo.

STUTTURA DI MISSIONE PNRR: LA PARTENZA

I fiumi di milioni di euro che sfoceranno in Basilicata grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza, avranno, chissà, acuito certi appetiti. Ad ogni modo, per Bardi e Busciolano, il personale aggiuntivo di cui disporrà la Regione grazie ai Bandi governativi, non basterebbe. Di qui il regalo al capo di Gabinetto, con l’istituzione, proposta da Bardi alla Giunta e dagli assessori approvata lo scorso ottobre, della Struttura di missione Pnrr. Struttura istituita presso il Gabinetto del presidente e che opererà sotto la direzione del Dirigente amministrativo assegnato all’Ufficio di Gabinetto della Presidenza. Nell’assegnazione delle posizioni organizzative, lo scorso novembre, iter alla quale Busciolano ha attivamente partecipato unitamente ai Dg dei Dipartimenti regionali, la postazione all’Ufficio “Struttura di Missione Pnrr”, è andata in favore dell’ex Dg ai Trasporti, dimissionario dopo neanche 1 anno di mandato, Alberto Caivano.

Da precisare che Struttura di missione è sotto Busciolano, ma si raccorderà col Dg Alfonso Morvillo, ovvero con la Direzione generale del Dipartimento Programmazione e la Gestione delle risorse strumentali e finanziarie. Per 2 anni, la Struttura come da previsione originale doveva costare ai lucani 160mila euro di soldi pubblici. Sennonchè il da poco in carica Dg Morvillo, ne ha subito maggiorato i costi. Ritenendo «insufficiente » l’importo di 160mila euro, ha deciso che ne servono 170mila. In ogni caso, nella previsione di 3 incarichi individuali di collaborazione in favore di «esperti esterni», dalla Giunta l’ok all’indizione della «procedura comparativa» per assumere i “fortunati” che per 2 anni si occuperanno del Pnrr al Gabinetto con Busciolano.

L’AVVISO PUBBLICO PER I 3 «ESPERTI ESTERNI»

L’Avviso pubblico della «procedura comparativa», in maniera parzialmente impropria così definita dalla Regione, è stato pubblicato il 18 novembre e la finestra temporale per l’invio delle domande di partecipazione si è chiusa alle ore 23, 59 minuti e 59 secondi, del primo dicembre.

PER LA COMMISSIONE ESAMINATRICE, LA TERZIETÀ… QUESTA SCONOSCIUTA

Raccolte le domande di partecipazione, lo step successivo, la nomina della Commissione esaminatrice. Le Commissioni devono essere neutrali: è la legge a stabilirlo. Nessuna “Pieni Poteri” di Bardi può scavalcare mai determinate gerarchie. Per la Struttura di Missione del Pnrr, il quadro normativo di riferimento, stravolto. Già da un particolare, c’era da prevedere che il prosieguo sarebbe stato, come si è puntualmente verificato, un fuoco d’artificio di fantasia amministrativa. Il Dg Morvillo, ha dato atto che «l’Avviso all’articolo 5 prevede che la Direzione Generale per la Programmazione e la Gestione delle risorse strumentali nomini la Commissione esaminatrice con proprio atto». Cioè, la Commissione esaminatrice è stata istituita ai sensi dell’articolo 5 dell’Avviso pubblico e non ai sensi della legge. Sfumature ad colorandum, ma comunque sintomatiche. Il nodo focale è che non solo il nominato si è autonominato, ma ha, a sua volta, nominato presidente l’intuitu personae Busciolano.

A Busciolano è stata accordata la Struttura di Missione, Busciolano ha partecipato all’assegnazione del “capo” Caivano e lo stesso Busciolano ora potrà scegliersi i 3 professionisti «esperti esterni». Nel resto d’Italia, invece, funziona che «la scelta dei componenti della Commissione esaminatrice assume una valenza determinante in considerazione del ruolo che gli stessi componenti sono chiamati a svolgere in ragione della loro competenza ai fini della valutazione e della posizione di terzietà in cui devono operare». Volendo si potrebbe continuare, ricordando, per esempio, che si procede alla nomina delle Commissioni, previo Avviso pubblico, e si procede alla nomina dei componenti mediante sorteggio differenziato per tipologia di componente. Tutte pratiche piuttosto sconosciute in Basilicata. Ad ogni modo, l’obbligo inderogabile per la Pubblica amministrazione interessate, è quello di «assicurare una composizione equilibrata delle commissioni, includendovi esperti delle varie materie».

Tra le competenze di Busciolano, non si può non annoverare quella della valenza fiduciaria del suo mandato che lo lega a filo unico al presidente Bardi. La scelta del presidente di Commissione, poi, è, poi, fondamentale sia «per ragioni di trasparenza», sia «per evitare decisioni poco meditate». Alle Pubbliche amministrazioni, è concesso integrare, e non stravolgere, l’iter in questione, con «regole chiare» e sempre a tutela della «trasparenza», «neutralità» e «terzietà» della Commissione esaminatrice. Tutto questo, nella Commissione esaminitrice delle domande per l’assunzione alla Struttura di Missione Pnrr, non c’è. Queste le nomine: Michele Busciolano (Presidente), Alfonso Morvillo (componente), Antonio Corona (componente) e, infine, Grazia Santarsiero (segretario).

La deriva autoritaria di Busciolano che già con la “lista della spesa” aveva iniziato con le ingerenze nelle assunzioni in Regione, prosegue e ad ogni passo si tinge di tinte sempre più nere. Ma del resto i “burocrati” nostrani oltre che le leggi nazionali, sembrano non conoscere neanche lo Statuto della Regione Basilicata che al Titolo V, “La funzione amministrativa”, ricorda come «nell’organizzazione e nello svolgimento delle funzioni amministrative è assicurata la distinzione tra le funzioni di indirizzo politico-amministrativo e controllo e le funzioni di attuazione e gestione». Una Commissione che deciderà chi verrà assunto, con presidente l’intuitu personae capo di Gabinetto dove è stata posizionata la Struttura di Missione e con il nominato Dg autonominatosi componente che con i 3 «esperti esterni » che verranno assunti, dovrà costantemente raccordarsi: Basilicata, pare il quinto mondo della buracrazia italiana. Oggi, alle ore 11, la prima riunione della Commissione


 

Ferdinando Moliterni

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