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OPERE AL SERVIZIO DELL’IDENTITÀ LUCANA CREATIVITÀ E RADICI: SUCCESSO PER IL PROGETTO ESPOSITIVO

La collettiva di opere pittoriche, promossa dal Consiglio regionale della Basilicata in collaborazione con la Galleria “Idearte” di Potenza per omaggiare l’identità della Basilicata, porta la firma di Ditaranto, Spinazzola e Ventura


Inaugurato il progetto espositivo “LucaniaTerraMadre, Nuove visioni di una terra antica”, la collettiva di opere pittoriche, promossa dal Consiglio regionale della Basilicata in collaborazione con la Galleria “Idearte” di Potenza per omaggiare l’identità della Basilicata e, quindi, il senso di comunità, il sentimento di appartenenza, il paesaggio urbano, l’acqua in quanto elemento determinante nella storia della regione.

Attraverso le 11 opere che portano la firma degli artisti Maria Ditaranto, Giovanni Spinazzola e Dino Ventura e che resteranno in esposizione presso l’atrio del palazzo del Consiglio regionale fino al 15 febbraio prossimo, si offre uno spaccato su cosa significhi amare la propria terra e comprenderne il sentimento di appartenenza e si interpreta il senso di sicurezza emotiva che consegue nell’avere dei legami significativi con i luoghi dell’anima. Una iniziativa che vedrà altri momenti importanti con la cerimonia di donazione di tre delle opere in esposizione all’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale e con un percorso di visite dedicate ai diversamente abili.

Il vicepresidente del Consiglio regionale Mario Polese aprendo i lavori, riferendosi all’iniziativa ha affermato: «Siamo qui per vivere insieme una iniziativa di pregio dal punto di vista culturale ma anche dall’alto valore simbolico non solo per le belle opere in esposizione che apprezziamo e che richiamano la profonda essenza della nostra terra, ma anche perché siamo sostenitori dell’economia della cultura.

Siamo convinti assertori del fatto che con la cultura si mangi, nel senso che da anni la strada che abbiamo tracciato è quella di uno sviluppo che passi dalle imprese creative, dalla valorizzazione del territorio come elemento di una strategia di sviluppo chiara. Veniamo fuori da una straordinaria esperienza, quella della passata legislatura “Matera 2019”, la parte più visibile di un lavoro fatto nel tempo, ma penso anche a “Visioni urbane”, progetto ancor più datato della Regione Basilicata che aveva, tra i suoi obiettivi, quello di incanalare la creatività e lo spirito di iniziativa verso progetti di crescita economica e sociale, guardando non solo ai grandi centri, ma dando spazio anche ad altre aree della regione. Bene si è fatto ad agganciare questo tipo di riflessione sulla cultura al nostro anniversario, un anniversario importante.

La mia presenza qui è a testimoniare che siamo sulla strada giusta, quando si investe sulla cultura sono risorse ben spese». La consigliera delegata alla cultura Dina Sileo ha commentato il video proiettato ad inizio della manifestazione che ha proposto una performance dell’attore e regista Dino Becagli. «Con la sua voce calda e profonda – ha dichiarato – è riuscito ad attraversare la Basilicata, trasferendo con forza la fierezza e il senso di appartenenza che è nel cuore di ognuno di noi». «Una iniziativa straordinaria, quella di questa stasera – ha sottolineato – che ben si colloca all’interno della celebrazione dei 50 anni della Regione Basilicata e che mi piace vederla come una trasformazione, un mutamento dei tempi». «La cultura, con il suo carico di identità, tradizione e innovazione rappresenta, di fatto, una risorsa per la crescita a tutti i livelli.È una risorsa anzitutto per la costruzione e lo sviluppo della comunità. Non vi può essere una comunità senza un substrato culturale che ne fondi in maniera profonda il suo essere. È intorno alla nostra cultura che si è generata nel tempo la nostra identità, il nostro essere lucani”.

Così il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Carmine Cicala. «Questa iniziativa ricca di significati e simboli- ha sottolineato Cicala – momento che avevamo sperato di vivere in un contesto ben diverso, si incornicia al meglio in questo difficile anniversario dei cinquant’anni della Regione. Nonostante tutto abbiamo voluto tener fede al nostro impegno, per rendere omaggio ai tre artisti e soprattutto per offrire ai cittadini lucani un ulteriore pezzetto della propria cultura e della propria storia. Chi visiterà il Consiglio regionale avrà come cartolina qualcosa di bello. Io sono convinto che la bellezza renda migliori, elevi dalla quotidianità e dai suoi inciampi. Di fronte ad un bel quadro, per goderne fino in fondo, siamo costretti a dedicare del tempo.In una società che corre ed è tendenzialmente distratta, l’arte, foriera di creatività, sviluppo, nuove idee e nuovi progetti, ci costringe alla riflessione».

Giudizio positivo sull’iniziativa anche da parte e del presidente degli ex consiglieri regionali Gabriele Di Mauro che ha espresso l’ammirazione da parte di tutti i componenti dell’Associazione. «Ritengo giusto ricordare qui con voi la stagione della prima legislatura della Regione, un’esperienza entusiasmante per noi tutti, uomini delle Istituzioni e collettività. Il pensiero corre a quel momento che segnò il passaggio dall’accentramento amministrativo al regionalismo con un nuovo protagonismo delle classi dirigenti locali. Sin da allora forte era la convinzione che la cultura fosse un elemento importantissimo per la crescita della società lucana che aveva una tradizione e una storia ricca». Grazia Lo Re, gallerista e curatrice dell’esposizione, con un’attività ultraventennale alle spalle, intrattenuta negli anni con il mondo delle istituzioni ma anche con quello dell’associazionismo, si è soffermata a sottolineare la bellezza che si concretizza nello scoprire nuovi talenti e renderli noti al pubblico, facendo divenire questo lavoro anche un modo per valorizzare il territorio.

«Opere che abbiamo realizzato con grande emozione – ha affermato Mario Ditaranto che si è fatta portavoce del progetto realizzato-. Un lavoro che ci ha consentito di guardare questa regione e indagarla con occhi nuovi, di scegliere i colori più giusti per interpretarla, di focalizzare l’attenzione sugli elementi distintivi più importanti di questa terra. Io mi sono soffermata sull’elemento umano, omaggiando le donne ma anche gli uomini che vivono questo territorio, che ne diventano parte e gli somigliano. Giovanni Spinazzola ha descritto gli spazi urbani, città e piccoli centri in cui ognuno può riconoscere una scalinata, un palazzo, un rudere, una finestra. Dino Ventura ha raccontato le risorse naturali di questa meravigliosa terra.

L’acqua con i suoi impeti, la sua forza ed irruenza». «Meritoria l’opera della gallerista Lo Re che si mette dalla parte delle Istituzioni donando tre opere». Così ha esordito il critico d’arte e giornalista Rino Cardone prima di entrare nel merito delle opere oggetto _ della mostra.


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