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PD, È NOTTE FONDA

Segreteria, Roma ha bisogno di più tempo, così rischiano di saltare pure le liste per le provinciali


Resta nel caos il Partito democratico lucano. La presidente della commissione di garanzia nazionale, Silvia Velo, avrebbe chiesto qualche giorno in più per decidere sul ricorso presentato dalla sindaca di Genzano Viviana Cervellino, candidata alla segreteria regionale da un fronte che comprende il senatore Margiotta, i fratelli Pittella e alcuni amministratori locali. La mancata decisione sul ricorso ha fatto sì che slittassero anche le aperture delle urne nei circoli lucani previste per oggi, dove gli iscritti del Pd sono chiamati a scegliere il loro segretario regionale. In corsa oltre alla Cervellino c’è anche il giovane 28enne “lettiano” Raffaele La Regina.

Una decisione attesa tra oggi e domani quella sul ricorso che rischia di cambiare ancora una volta gli schieramenti in corsa, dal momento che ha ad oggetto proprio le irregolarità denunciate dalla Cervellino sulla composizione delle liste collegate ai due candidati alla segreteria con gli aspiranti a un posto nella nuova assemblea regionale.

La presidente Silvia Velo prima di rendere noto il verdetto ha audito non solo il presidente della commissione consiliare lucana Riserbato ma anche i due candidati. Audizioni che però non avrebbero del tutto sciolto le riserve della presidente Velo che avrebbe cosi chiesto più tempo per esaminare le intere liste. Il sei novembre scorso lo ricordiamo sono state presentate quattro liste per 163 aspiranti a un posto nella nuova assemblea regionale per La Regina, e cinque liste più corte, da 98 aspiranti in tutto, per Cervellino. Di questi aspiranti una decina sono quelli esclusi dalla commissione regionale per mancanza di requisiti. Motivo che ha portato a presentare il ricorso alla Cervellino.

Ad oggi però il caos creatosi intorno al congresso ha avuto ripercussioni negative anche sulla vita politica del partito. Infatti, a 24 ore dalla presentazione delle liste per il rinnovo dei Consigli provinciali il Partito democratico non avrebbe ancora (almeno ufficialmente) avviato un dibattito interno per scegliere i canidati. Per la Provincia di Potenza, secondo i ben informati, il centrosinistra potrebbe non presentarsi affatto compatto nella competizione che prende il via domani.

Anzi, gli amministratori si sarebbero raggruppati in tante diverse liste senza una presenza ufficiale del simbolo di un partito. Infatti, in casa dem non ci sarebbe stato nessun confronto neanche con gli altri partiti. Motivo che avrebbe cosi spinto gli amministratori a organizzarsi in autonomia. Domani infatti dovrebbero essere presentate liste “autonome” non quelle riconducibili espressamente ai partiti di centrosinistra. Se così dovesse essere il centrosinistra dimostrerebbe ancora una volta l’assenza di unità e strategia sul territorio, lasciando ampio margine di manovra al centrodestra. La mancanza di confronto e di una coalizione ben chiara potrebbe portare a elezioni con delle vere e proprie sorprese.


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