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SANITÀ, STIGLIANO FERMA AL SECOLO SCORSO

72nne muore aspettando il 118 che arriva dopo 80 minuti e senza medico


Ai fatti drammatici avvenuti a Stigliani, l’assessore regionale alla Sanità, Rocco Leone, ha risposto con promesse e slogan come se invece che impegnarsi ad offrire una pronta soluzione, anche tampone e in attesa di quella definitiva, alla comunità, stesse ancora in campagna elettorale: «Il presidio ospedaliero di Stigliano è strategico e, attraverso una programmazione sanitaria attenta alla valorizzazione dei centri periferici, intendiamo rafforzarlo con attrezzature e risorse umane per garantire risposte mediche sempre più adeguate ai cittadini della collina materana».

Nonostante il dolore che ha colpito la famiglia Marchese, i parenti con l’aiuto dell’associazione “Nuova sanità e benessere”, sono riusciti a denunciare l’«inconcepibile e inaccettabile » tragedia di Stigliano. Nel pomeriggio di luned’, intorno alle 18, mentre passeggiava in compagnia dei suoi amici, Egidio Marchese (72 anni, ndr), d’improvviso si è accasciato al suolo privo di sensi. «In attesa del 118, subito chiamato – ha spiegato il Prof. Salvatore Pellegrino, responsabile della comunicazione dell’associazione citata -, gli infermieri Lopardo, Disisto, Barisano e la dottoressa Sarubbi accorsi sul luogo volontariamente, prestavano i primi soccorsi praticandogli il massaggio cardiaco». Soltanto dopo quaranta minuti, però, i soccorritori hanno potuto utilizzare anche il defibrillatore della Casa Hostilianus. Purtroppo il loro intervento è risultato inutile. Un’ambulanza del 118 sarebbe stata impegnata a Craco, mentre quella giunta sul posto, «è arrivata dopo un’ora e venti minuti» e non era neanche medicalizzata poichè a bordo solo «l’autista e una infermiera: mancava il medico! ».

«L’infermiera – ha proseguito Pellegrino – ha utilizzato l’attrezzatura in dotazione. A nulla è servito. Egidio, persona gioviale, stimata e amabile ci lascia per colpa di una sanità malata ». Da parte sua, il sindaco di Stigliano Francesco Micucci, ha lamentato come ritiene «un atto di grande viltà dislocare a Pisticci, come accade di frequente , il medico del 118 di Stigliano ». «L’area interna della collina materana – ha denunciato l’associazione “Nuova sanità e benessere” – viene ancora una volta umiliata e offesa da una scellerata politica che negli ultimi decenni l’ha gradatamente condannata all’isolamento. È ora di ridare al nosocomio di Stigliano quel ruolo che in passato ha egregiamente svolto per la salvaguardia della salute dei cittadini dell’intero comprensorio».

Già prima ancora dello sterile annuncio dell’assessore regionale alla Sanità, Rocco Leone, l’associazione chiedeva: «Basta con le vuote promesse, occorrono i fatti». Poi, infine, l’appello all’Azienda sanitaria locale di Matera, Asm, ad intervenire «con immediatezza per rimuovere le inefficienze dell’Ospedale di Stigliano svuotato delle sue funzioni originarie». Dal punto di vista penale, sul caso della morte per infarto e dei soccorsi in ritardo, non si può escludere a priori un’inchiesta della Procura competente, che, se indagherà, dovrà primariamente valutare se sia stato un errore di valutazione da parte di chi ha ricevuto la chiamata di pronto intervento o se quanto é avvenuto sia stato determinato da una carenza di ambulanze e personale sanitario a causa del quale non si riesce a garantire un efficiente servizio di emergenza urgenza sul territorio.


 

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