AttualitàBasilicata

RIPARTE IL TEATRO SAN MAURO

Falaguasta inaugura il cartellone

La partenza della stagione teatrale ha sempre un fascino particolare perché segna l’inizio di un viaggio che per gli amanti del Teatro non è solo fonte di svago o divertimento, ma è arte vivente, alla cui creazione partecipa anche il pubblico in un arricchimento reciproco.

La riapertura del teatro San Mauro di Lavello dopo la lunga chiusura imposta dalla pandemia ha amplificato l’entusiasmo del suo affezionato pubblico e lo spettacolo scelto dalla direzione artistica di Vidio Carbone e Francesco Cicolella e portato in scena da uno spumeggiante Marco Falaguasta è perfetto per segnare il rientro degli artisti sul palco e gli spettatori in sala e per rappresentare la magia del teatro che per quanto si riproduca non sarà mai uguale a se stesso.

“Neanche il tempo di piacersi”, infatti, più che un monologo è stato un dialogo interattivo con il pubblico che ha partecipato attivamente alla realizzazione dello spettacolo facendolo proprio. Un microfono che fischia, un commento ad alta voce dal pubblico, quattro chiacchiere in platea e, “strada facendo”, per citare la canzone che ha aperto lo spettacolo, anche il numeroso pubblico del San Mauro si è trovato catapultato nel viaggio nel tempo condotto da Falaguasta che passa con non chalance e la satira agrodolce tipicamente romanesca attraverso quattro generazioni, cogliendone pregi, difetti, peculiarità e conflittualità.

Con ironia e nostalgia, l’attore romano ha solleticato i ricordi di proustiana memoria patrimonio di ciascuno, dalle maschere di carnevale fatte in casa all’attenzione che i nostri nonni sapevano dedicare ai nipoti, ed ha giocato sulle grandi differenze che segnano le quattro generazioni che, dalla guerra ad oggi, hanno attraversato le famiglie italiane.

Partendo dagli anni ottanta, periodo corrispondente all’adolescenza dei genitori dei nativi digitali di oggi ed omaggiati con una evocativa serie di citazioni, musicali e non, Marco Falaguasta racconta degli istituti ormai desueti, come i “permessi”, e della variabile impazzita, la tecnologia, che caratterizza gli adolescenti di oggi, non mancando, però, di far notare come certi atteggiamenti dei padri, sia pur con le dovute differenze, restino uguali. Il ciclo, quella della vita, che si ripete, si cambiano ruoli e ci si trova, da padri, a dire e fare, proprio quel che da figli si era avversato. Un bel caleidoscopio di emozioni, dunque, frammezzate da scenette di cabaret ispirate dalla vita reale e interpretate da Falaguasta con la naturalezza di una chiacchierata tra amici.

E da amici la direzione artistica del San Mauro ha trattato i suoi abbonati per ringraziarli della generosità mostrata durante la chiusura per pandemia quando in tantissimi hanno sostenuto il loro teatro non chiedendo rimborsi per gli abbonamenti non fruiti.

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