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BENNARDI DRIBBLA LE RICHIESTE DELLA COALIZIONE E GUADAGNA TEMPO SUL RIMPASTO DI GIUNTA

MATERA Il sindaco poco propenso a rispettare l’aut aut della maggioranza. Il dubbio: nominare interni o tecnici esterni

MATERA. Ad ora non si ha alcuna smentita o conferma ufficiale, ma stando ad alcune voci di Palazzo pare che anche le decisioni, da prendere nella riunione di maggioranza prevista per il weekend appena trascorso e finalizzate a esaudire senza “veti e pregiudizi” le richieste per l’armistizio politico proposto dagli ex dissidenti di Campo Democratico, Socialisti – Verdi, non avrebbero ancora sciolto i nodi sugli ultimi nomi dei nuovi assessori.
A quanto pare le divergenze riguarderebbero le qualità dei profili degli assegnatari delle nuove deleghe, preferendo il M5S delle persone prettamente tecniche laddove invece i Socialisti e Campo Democratico propenderebbero per figure nettamente politiche. Per quanto Bennardi abbia si può dire ormai in cassaforte il consenso dei sei ex dissidenti, la questione dei nuovi nomi in Giunta rimane comunque delicata, perché, si è osservato da più parti, se non si risolvono le questioni che hanno indotto i due assessori socialisti Tantone e Summa a dimettersi, ben presto potrebbero verificarsi impasse ana-loghi nella nuova giunta. Certo puntando sul conferimento di una delega assessorile al socialista Delicio, un esperto politico ed ex-assessore, il cui nome verrebbe paventato in questi giorni, si spererebbe di prevenire future incomprensioni, ma non va dimenticato che Tantone e Delicio incarnano lo stesso spirito politico e di militanza partitica. Ad ogni modo, nel riportare le voci di un nuovo nulla di fatto circa la formulazione della nuova giunta, va anche detto, considerando le varie dichiarazioni espresse qua e là dai consiglieri di maggioranza che l’atmosfera tra i Pentastellati è senz’altro più spavalda, soprattutto se si considera, come hanno fatto notare le opposizioni, che si prospetta uno scenario amministrativo in cui non si vedono all’orizzonte consigli comunali e in cui le commissioni comunali tra epurazioni, dimissioni e situazione di stallo, sarebbero praticamente ferme da agosto essendo state quasi “deistituzionalizzate” e private del loro ruolo di confronto critico tra opposizione e maggioranza. Una maggioranza dunque che apparentemente ha ritrovato i numeri anche se, a chi ha seguito l’ultimo consiglio comunale non è senz’altro sfuggito, come qualcuno ci ha fatto osservare, l’apprensione nella voce del Presidente Materdomini e dell’amministrazione tutta in quelle circostanze in cui i votanti della maggioranza collegati da remoto per problemi tecnici di linea, non riuscivano “chiamati all’appello” a comunicare subito il loro voto favorevole. E sebbene un consigliere Pentastellato abbia più volte stigmatizzato in aula e sui social il fatidico numero “diciannove”, quello con cui i debiti fuori bilancio sono stati approvati, va anche detto che il totale dei consiglieri comunali è trenta-due, per cui il numero di maggioranza è di 17, che è uno stretto parente del 19. Numeri a parte, in settimana ci dovrebbe es-sere un’altra riunione della coalizione amministrativa per dare un volto definitivo alla nuove giunta e lì si vedrà fino a che punto Bennardi è disposto a cedere, anche se fino ad ora va detto che l’unica “concessione” Bennardi l’ha fatta ieri ai “Verdi” andando a inaugurare il campetto di calcio della zona Paip, dove il Sindaco ha senz’altro dimostrato di essere in grado di “dribblare” per ora le richieste della coalizione e guadagnare ancora una volta i tempi supplementari.

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