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ECONOMIA E BONUS 110%, I 5S: «È DA ABOLIRE IL PALETTO ISEE»

Al convegno potentino i senatori lucani pentastellati ribadiscono la posizione: «L’Italia non va frenata»

Una misura fondamentale per far uscire dallo stallo il settore edilizio e dare nuova linfa all’economia. Con il Decreto Rilancio è stato normato il cosiddetto “Superbonus 110%” che permette di detrarre le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 per interventi mirati nell’ambito dell’efficientamento energetico, di adeguamento e abbattimento del rischio sismico, di installazione di impianti fotovoltaici e di crea-zione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.
La specificità del “Super-bonus 110%” è stata al centro di un convegno organizzato dai Senatori del Movimento Cinque Stelle Arnaldo Lomuti e Agnese Gallicchio che ha visto la partecipazione, tra gli altri, anche dell’ideatore della misura, l’On. Riccardo Fraccaro componente della Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo della camera dei Deputati. Un tema attualissimo, dunque, che verte sull’opportunità e la criticità tra lavoro e rilancio dell’economia produttiva nazionale e regionale. Va ricordato che il Superbonus è stato prorogato dalla legge di bilancio al 30 giugno 2022 (e, in determinate situazioni anche al 31 dicembre dello stesso anno e addirittura al 30 giugno 2023) con importanti novità che continuano a susseguirsi.
Tra di esse una che non fa molto piacere e che risiede nella condizione dei li-miti Isee da parte del richiedente.
Si deve quindi tenere con-to delle criticità evidenziate guardando prevalentemente al cittadino come fruitore ed alle imprese come attuatori della misura principale per la ripresa economica. Per il Senatore Lomuti «è incomprensibile il tetto Isee ma anche l’aumento dei prezzi legati alla filiera di comparto visto che nell’ultimo periodo questa misura ha prodotto un valore di mercato di quasi dieci miliardi di euro e cinquantotto mila cantieri avviati». Se fosse realistica la previsione del Consiglio Nazionale degli Ingeneri, si potrebbe ipotizzare di arrivare a circa 20 miliardi di euro di lavoro produttivo.
Motivo per cui per il Senatore pentastellato «non vanno messi dei paletti, perché l’Italia non va frenata soprattutto in questo momento in cui la misura deve guardare prevalentemente al cittadino che vuole rendere la propria abitazione efficiente dal punto di vista energetico e sicura dal punto di vista sismico».
Significativo l’intervento del ‘padre’ del “Superbonus 110”: l’Onorevole Riccardo Fraccaro parla di «una misura concreta, capace di trainare l’economia e contemporaneamente la transizione ecologica che essendo sostenibile crea lavoro e opportunità di crescita economica e sociale».
La prossima settimana in Senato arriverà la Legge di Bilancio che in previsione ha la proroga definitiva del Superbonus anche se – dice Fraccaro- «il Consiglio dei Ministri limita fortemente questa misura soprattutto per le unità abitative unifamiliari e per le villette».Si lavorerà dunque in Parlamento affinché tale misura continui ad espletare tutte le sue potenzialità. «Il 2021 è stato un anno di grande crescita anche rispetto a Francia e Germania – ha aggiunto Fraccaro – e l’economia italiana si è saputa muovere nonostante le problematiche connesse alla pandemia. Il Bonus ha dato un enorme impulso ad un settore storicamente trainante l’economia, quale quello delle costruzioni, che oggi diventa “green” e quindi più appetibile».
Nel recupero del patrimonio edilizio, non rientrano i centri storici che presentano vincoli insuperabili. Su questo, l’Onorevole del Movimento Cinque Stelle lancia una sfida: «lavorare per trovare nuove forme, nuove tecnologie e nuove innovazioni per intervenire senza snaturare la bellezza dei centri storici».

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