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LA TOTAL FA DIETROFRONT E ANNULLA LA SELEZIONE. È TUTTO DA RIFARE

Adecco richiamerà i 116 partecipanti che dovranno rifare la prova tecnica alla presenza di un organo supervisore e con firma autografa

POTENZA. Tutto da rifare. Le selezioni per “Operatore di Produzione” alla Total vanno rifatte con trasparenza, correttezza e soprattutto basandosi sul principio di meritocrazia. Hanno vinto i sindacati e le amministrazioni comunali che all’ennesimo Tavolo della Trasparenza hanno inchiodato il colosso francese alle proprie responsabilità nonostante pochi minuti prima dell’avvio della riunione il Direttore degli Affari Istituzionali Dante Mazzoni avesse garantito di «stare ancora procedendo con le verifiche» e di non avere intenzione di annullare la selezione «perché tutto si sarebbe svolto secondo procedura». Alla fine, in nome e per conto di casa madre, ha dovuto fare un passo indietro e nullificare una selezione che di problemi ne ha portati troppi in termini di credibilità.

RICHIAMARE I PARTECIPANTI E RISELEZIONARLI: NUOVE MODALITÀ PER LA PROVA
I 116 giovani residenti nei comuni della Concessione “Gorgoglione” di Tempa Rossa che hanno partecipato alla selezione dopo aver superato i test psicoattitudinali, ora dovranno essere riconvocati dalla società esterna Adecco che ha gestito le modalità selettive fino a ieri e dovranno rifare la prova tecnica.
In pratica, dovranno rispondere in forma scritta nuovamente alle cin-quanta domande a risposta multipla e a crocette, ma questa volta dovranno non solo mettere sul foglio delle risposte le proprie generalità (a meno che non siano già preventivamente stampate), ma dovranno anche firmare con firma autografa il foglio delle risposte in modo che nulla può opinarsi rispetto alla modalità d’esame e nessuno possa dire che i plichi siano stati scambiati. Non è l’unica novità: la seconda fase della selezione avverrà alla presenza di un Dirigente regionale, presumibilmente uno dei due che da sempre siedono al Tavolo della Trasparenza, che dovrà essere elemento di terzietà e garante di trasparenza. La selezione si dovrà svolgere per altro in un’unica giornata in modo tale da evitare che le domande possano essere diffuse ai partecipanti divisi su più turni e quindi su più giorni, così come avvenuto in precedenza. Una valutazione dunque molto restrittiva ma soprattutto assolutamente non discriminatoria: verrà garantita la ‘meritocrazia’ che da tempo pare essersi persa nei meandri delle opportunità favorevoli a questo o a quel soggetto legato evidentemente a questo o quel politico. E d’altronde, il problema di fondo ‘della selezione della discordia’ è stato proprio questo: si è vociferato e si è giurato che i venti selezionati per la fase formativa di un anno fossero stati preventivamente indicati a Total dalla politica locale accusando l’ex Sindaco Antonio Massari di aver stretto patti con i dirigenti e i funzionari locali. Da parte dell’ex amministratore, le stesse accuse rivolte invece all’attuale governo comunale.

I COMMENTI DELLE PARTI: TOTAL, SINDACATO E COMUNE DI CORLETO
Come detto, a margine del ‘tavolo della trasparenza’ il referente di To-al Dante Mazzoni ha dichiarato che «dalle verifiche che si stavano effettuando, la selezione sarebbe stata corretta e senza pregiudiziali così come comunicato anche alla Regione Basilicata ed all’Assessorato alle Attività Produttive». Durante il tavolo però le cose sono cambiate e nonostante siano state mostrate le carte, forse per evitare ulteriori pressioni e infinite polemiche, Total ha accettato di annullare quel processo selettivo «per garantire terzietà, trasparenza e merito- ha sottolineato Mazzoni- con l’unico obiettivo di garantire ai giovani partecipanti una possibilità di futuro formativo che costruirebbe ponti per un’occupazione duratura e stabile». Soddisfazione per la posizione condivisa da Total così come avanzata da sindacati e sindaci, è stata espressa dall’Assessore competente Franco Cupparo per cui «è stato riaffermato il principio cardine del Tavolo che è proprio quello della trasparenza». Con il passo indietro fatto da Total, «si mette fine ad una situazione che ha alimentato polemiche e sospetti- ha aggiunto Cupparo e si ristabilisce la piena titolarità dell’organismo ad occuparsi a pieno dell’attività e dell’incremento dell’occupazione nel comprensorio della concessione Gorgoglione». Da parte sindacale, è intervenuto il segretario provinciale della Cgil Emanuele De Nicola soddisfatto per l’accoglimento di Total e convinto che «si è finalmente alla risoluzione di una triste vicenda che possa avere risvolti positivi in nome della trasparenza, così come pattuito negli accordi sottoscritti tra Total, Regione e sindacati».
Sulla questione il Sindaco di Corleto Mario Montano ricorda che «alla prova di verifica a cui parteciperanno tutti i soggetti interessati e che avevano superato la prima fase, verranno riesaminati i venti selezionati precedentemente ma anche tutti gli esclusi e quindi prevarrà certamente il merito, per cui nessuno ha nulla da temere». Per Montano con il riproponimento della prova «si metterà fine ai dubbi e alle perplessità e verranno finalmente verificate le conoscenze professionali ristabilendo la legalità che è mancata fin ora».

I SELEZIONATI DELUSI ANNUNCIANO BATTAGLIA

Quattordici dei venti selezionati hanno prodotto una nota scritta in cui esprimono il loro malcontento sentendosi danneggiati «dopo aver anche subito una campagna ai limiti della diffamazione e aver letto sulla stampa di procedure non aderenti a uno Stato di diritto». Per alcuni dei selezionati si è «davanti a una vera e propria commedia del grottesco che non tiene conto del rispetto delle regole». Quanto stabilito al Tavolo della Trasparenza- sostengono ancora i vincitori della selezione annullata- «è lesivo e pregiudizievole per l’onore ed il decoro di professionisti» che ora presenteranno una diffida legale in merito alla ripeti-zione della selezione per la tutela dei diritti e degli interessi degli ammessi. I giovani che risiedono nei vari comuni della concessione sottolineano infine che «si è evidenziato un comportamento persecutorio e condizionato dalle solite logiche politiche e di filiera tristemente note agli onori della cronaca».
Il Tavolo della Trasparenza tornerà a riunirsi nelle prossime settimane per definire l’Addendum al Protocollo di Intesa Regione-Total-Comuni-parti sociali per definire nello specifico le regole per appalti e subappalti garantendo la tutela occupazionale, salariale e l’ubicazione delle aziende nel territorio lucano.

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