LA DIA IN BASILICATA: LA CHIEDE ANCHE LOMUTI

Se ne parla da tanto tempo dell’esigenza di avere un ufficio Dia in Basilicata. La politica si muove su più fronti dopo la richiesta del Procuratore Capo Francesco Curcio che in un’intervista in esclusiva a Cronache ha dichiarato come la Basilicata, con tutti i suoi problemi di criminalità organizzata, non possa rimanere sguarnita di un ufficio così importante. Sulla necessità di istituire la Direzione Investigativa Antimafia interviene il senatore Arnaldo Lomuti (M5S) che ne chiede ufficialmente l’istituzione. E lo fa attraverso il lancio e la sottoscrizione di una petizione online, banchetti in ogni Comune per raccogliere le firme e lettera formale al ministro lucano Luciana Lamorgese. L’iter è stato quindi avviato ufficialmente affinchè non solo la Dia arrivi in Basilicata con un proprio ufficio ma si abbia anche una adeguata dotazione organica. Per il senatore 5 stelle, è tempo di agire, di dare quelle risposte concrete che i cittadini lucani e il territorio aspettano ormai da tanto. Le motivazioni della richiesta di istituzione dell’ufficio stanno nei timori concreti di infiltrazioni mafiose nel tessuto imprenditoriale territoriale. Nelle prossime settimane arriveranno i fondi del PNRR. Il futuro della Basilicata dipende fortemente dalla gestione di questi fondi destinati per infrastrutture, formazione, sburocratizzazione, questione energetica e automotive. Occorre, quindi, che tali risorse vengano investite in maniera accurata e avveduta, senza il rischio di ingerenze criminali. La sezione Dia in Basilicata è quindi un atto dovuto e necessario per monitorare, prevenire e bloccare le infiltrazioni mafiose che di fatto andrebbero a pregiudicare in maniera irreversibile lo sviluppo della nostra regione. Lomuti si rivolge quindi ai cittadini lucani, alle istituzioni locali e agli esponenti di tutti i partiti per contrastare una piaga che affligge la nostra comunità. I banchetti verranno istituiti nei prossimi giorni nei comuni lucani a partire da Scanzano Ionico.