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RICORSO AL TAR CONTRO NOMINA DG ARLAB: «EPILOGO DI UNA SERIE DI ATTI DISASTROSI»

Laconici i pentastellati Perrino, Leggieri e Carlucci: «Basta scempi e spartizioni politiche, Bardi ne prenda atto e tragga le conseguenze»

Avendo appreso del l’aggiornamento del ricorso al Tribunale amministrativo regionale (Tar) di Basilicata contro la nomina di Di Ginosa quale Direttore generale dell’Arlab, incarico in via anomala, tra le varie irregolarità contestate, conferito con decreto del Presidente Bardi, i consiglieri regionali del Movimento 5stelle sono tornati sull’argomento e sulla «situazione di imba-azzante stallo, determinata soprattutto da ragioni di spartizioni politiche». L’Avviso pubblico per l’individuazione del Dg del 2019, necessario e conseguente alla scadenza del mandato del precedente Direttore generale, pur non essendo mai stato correttamente revocato, non ha mai avuto seguito. In corso d’opera, anzi peggio, ad Avviso esperito, prima, nel dicembre 2020, tramite Consiglio regionale sono stati cambiati, con inconsueto allargamento delle maglie, i requisiti richiesti per ricoprire la carica, tanto che, da quanto si è potuto apprendere Di Ginosa che “vince” il secondo Bando, e poi, nel giugno scorso, la rinnova-zione dell’Avviso pubblico. Nel frattempo, per 2 anni l’Agenzia del lavoro commissariata.
Per i pentastellati Gianni Perrino, Carmela Carlucci e Gianni Leggieri, le motivazioni che hanno portato il dottor Fiore al ricorso al Tar, «sembrano non essere altro che l’epilogo di una serie di atti maldestri e di dubbia legittimità che Bardi e la sua Giunta hanno messo in atto in questi 2 anni di scellerata gestione delle politiche del lavoro e in particolare dell’Arlab, agenzia deputata alla programmazione e alla messa in campo di politiche pubbliche fondamentali per rilancio delle nostre comunità». Nel ricordare che sui finanziamenti del Governo per il rafforzamento dei centri per l’impiego, mentre le altre regioni hanno concluso o stanno concludendo gli iter concorsuali, in Basilicata tutto è fermo «per incapacità e volontà politico-amministrativa», i consiglieri regionali del Movimento 5 stelle hanno lamentato come «questo possibile ulteriore stallo di Arlab purtroppo potrebbe andare a inficiare sia l’utilizzo delle risorse previste nella Missione 5 “Inclusione e coesione” del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che il reclutamento delle circa 200 unità a tempo indeterminato utili al Piano di Rafforzamento dei Centro per l’impiego lucani».
«Prendiamo ad esempio il caso del piano “Garanzia di occupabilità dei lavoratori” (Gol) – hanno aggiunto Perrino, Carlucci e Leggieri -, il maxi piano del governo finalizzato al rilancio delle politiche attive per il lavoro. Per la Regione Basilicata è previsto uno stanziamento di circa 9 milioni di euro, previo invio, da parte dell’ente di via Verrastro, di un piano operativo per l’impiego del finanziamento. Come saranno gestiti e impiegati questi fondi con l’Arlab ancora impantanata per colpa di questa scellerata giunta “‘del cambiamento” targata centrodestra? Questa di Arlab, è una delle tante situazioni disastrose create dalla maggioranza al governo della Regione in questi due anni e mezzo di consiliatura».
«Come abbiamo ribadito più volte – hanno concluso i consiglieri regionali del Movimento 5stelle, Gianni Leggieri, Gianni Perrino e Carmela Carlucci -non è più tollerabile continuare ad assistere a questo scempio politico-amministrativo, se non ci sono più le condizioni per governare la Regione, Bardi ne prenda atto definitivamente e tragga le dovute conclusioni».

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