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GIANNI ROSA: «LA BASILICATA VERSO UNO SVILUPPO CHE GUARDA OLTRE LE SOLE ESTRAZIONI DEL PETROLIO»

L’APPROFONDIMENTO Concessione Gorglione, avviata la concertazione con i sindaci. L’assessore all’Ambiente ribadisce: «Approccio differente al passato»

Un incontro con il presidente e l’assessore Cupparo per progetti da attuare con 3milioni sui contributi a compensazione del mancato uso alternativo dell’area interessata alle estrazioni

POTENZA. La Basilicata è il Texas d’Italia. I giacimenti della Basilicata sono i più importanti giacimenti petroliferi su terraferma dell’Unione europea. Eppure nonostante le continue estrazioni il futuro lucano ridisegnato dai fondi provenienti dal petrolio non è mai apparso roseo.
I comuni ricadenti tanto nella Concessione Val D’Agri quanto in quella Gorgoglione hanno sempre rivendicato il diritto di ricevere un quantitativo di fondi maggiore rispetto al resto del territorio lucano. Ma se dovessimo guardare al riutilizzo di quei fondi arrivati per anni e anni sono pochissimi i progetti di reinvestimento degni di nota.
Un crepa nel futuro della Basilicata che sembra giunta l’ora di ricucire, perchè in realtà il futuro come ci insegnano non è poi così lontano ma è già domani. A pensarla così è anche l’assessore regionale all’Ambiente Gianni Rosa che incontriamo all’indomani dell’avvio della concertazione con i sindaci della concessione Gorgoglione. Un incontro nato proprio per individuare le misure da attuare attraverso le risorse finanziarie previste dall’Accordo Quadro sottoscritto con Total, Shell e Mitsui per la concessione di coltivazione degli idrocarburi nell’area di Gorgoglione.
Si tratta di tre milioni di euro a valere sui contributi a compensazione del mancato uso alternativo dell’area interessata alle estrazioni petrolifere. La parole chiave per l’assessore Gianni Rosa sembrano essere solo due: «Progettualità e concretezza».
L’assessore all’Ambiente ci spiega che all’incontro, dove erano presenti sia il presidente Bardi che l’assessore alle Attività Produttive Cupparo, si è voluto mettere in chiaro con i rappresentanti delle comunità lucane che «l’approccio è completamente differente dal passato e che deve portare alla risoluzione dei problemi esistenti sul territorio e al miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Bisogna che tutti insieme lavoriamo a dei progetti per il futuro della Basilicata, serve lasciare qualcosa di fattivo e concreto alle generazioni future. Non è più concepibile ragionare sulla concessione di contributi a pioggia senza che nessuno ci spieghi come voglia investirli. Dobbiamo puntare su iniziative che facciano crescere la Basilicata e la nostra forza lavoro». L’assessore Rosa pare infatti avere le idee chiare. Un lavoro di squadra lo definisce che non può prescindere da un dialogo costruttivo tra tutti i soggetti in campo, ognuno per la sua parte di competenze. Per questo ha ribadito che: «Nell’ottica di un utilizzo trasparente delle compensazioni ambientali e leale collaborazione tra le amministrazioni regionale e comunali ritengo che il percorso intrapreso con i 13 Comuni della concessione sia la strada giusta. I sindaci hanno accolto favorevolmente la nostra richiesta di presentare quanto prima dei progetti su cui poter investire. Solo facendo rete si possono coniugare favorevolmente con degli ottimi risultati la visione di politica economica della Regione con le reali esigenze del territorio». Guardare al petrolio non solo come una risorsa ma come una opportunità. Sembra essere questo il motto della Giunta Regionale. Lo stesso Rosa, già critico numerose volte con le compagnie petrolifere per il mancato rispetto degli accordi, ha voluto evidenziare come «bisogna lavorare a uno sviluppo della nostra regione che guarda oltre il petrolio, che deve produrre nuova occupazione e ricchezza nel rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini».
A ribadire i concetti chiavi dell’assessore all’Ambiente Gianni Rosa durante l’incontro di concertazione con i sindaci della concessione Gorgoglione anche il governatore lucano che ha infatti sottolineato: «È l’inizio di un processo importante perché le risorse derivanti dal petrolio non possono prescindere dall’obiettivo di promuovere lo sviluppo socio-economico con progetti che coinvolgano tutto il territorio interessato. Invito i sindaci ad esprimere una visione programmatica condivisa. Nell’attività di concertazione sarò al vostro fianco con tutta la giunta regionale, per recepire e farmi portatore delle esigenze che esprimerete, con l’obiettivo di contribuire attivamente a trasformar-le in azioni concrete nell’interesse di tutti i cittadini».
Le linee guida tracciate dalla Giunta regionale guidata da Bardi sembrano andare in una unica direzione, come ricordato anche dall’assessore alle Politiche di Sviluppo, Francesco Cupparo, «l’approccio di condivisione con i territori è stata già portata avanti quando si è ripreso a parlare del Programma operativo Val d’Agri, dove oggi i riparti delle somme destinate sono legate a una concertazione dei territori che guarda ai problemi esistenti. Medesima cosa stiamo facendo con la concessione Gorgoglione».
La Regione punta così a riappropriarsi del ruolo di pianificazione economico coinvolgendo e coordinando tutti gli attori in campo, senza elargire fondi e non badare al loro utilizzo. Per qualcuno di questi attori può apparire come una stortura, certo è che se si vuole cambiare qualcosa che fino ad oggi ha fruttato poco o nulla (non è un caso che nonostante le estrazioni petrolifere la Basilicata sia tra le regioni più povere d’Italia ndr.) bisogna pur partire da una nuova strada.
Al momento che andiamo in stampa i sindaci della concessione Gorgoglione pare abbiano fatto pervenire alla Regione solo la ripartizione dei fondi ad ogni Comune. Sui progetti bisognerà attendere ancora, ma ci si augura che la Regione resti a vigilare per un futuro che non sia più solo ricordato per le fiammate anomale.

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