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L’IDEA DI BENNARDI DI AVERE PIÙ ASSESSORI PENTASTELLATI FA INFURIARE GLI ALLEATI

CRISI IN COMUNEIl sindaco pare rimangiarsi la scelta di una nuova Giunta con il “metodo paritetico”, i dissidenti pronti alla contromossa per evitare più forza al M5S

MATERA. «Dobbiamo ridefinire un metodo paritetico tra le forze politiche che compongono la coalizione che è fisiologico ha subito delle variazioni, è sempre così nel corso dei mesi, degli anni di un inizio di una nuova amministrazione». Con queste parole, pronunciate durante l’ultimo consiglio comunale il Sindaco Bennardi si era difeso rispetto all’audizione richiesta dal Centrodestra e finalizzata a chiedergli conto della crisi amministrativa in atto.
Ebbene è stata proprio la presa d’atto del Sindaco circa le variazioni degli equilibri interni alla maggioranza e il suo dichiararsi pronto a voler ricorrere a un “metodo paritetico” tra le forze di coalizione, che è diventato in questi giorni, l’infuocato tema in cui sta evolvendo la crisi amministrativa. Quella dichiarazione di Bennardi infatti in un primo momento ha riacceso le speranze degli otto consiglieri cosiddetti “dissidenti” che, hanno richiesto, proprio per riequilibrare pariteticamente le forze consiliari di maggioranza, due assessori i componenti di “Campo Democratico – Gruppo Misto”, due quelli di “Verdi – PSI”, e uno “Matera Trepuntozero”. Ma, subito dopo, la recente riunione dei Pentastellati finalizzata a risolvere la crisi, gli scenari sarebbero apparsi a tutti completamente diversi. Pare infatti che l’utilizzo del “metodo paritetico”, non si baserebbe sul ricomporre la giunta in base al variato peso numerico dei nuovi gruppi consiliari di maggioranza, ma, come sta insistendo un intenso rumor di queste ore, sulle relazioni “amicali” che legano i singoli consiglieri e assessori in seno al M5S e “Volt”. In merito a ciò, sempre indiscrezioni vorrebbero che sebbene il tentativo di apertura del perimetro di maggioranza proposto da alcuni esponenti dei consiglieri Grillini, rimarrebbe ferma la volontà del Sindaco di tenere in gioco a pieno titolo le forze già presenti con una sorta di “rappresentatività fittizia”. Sarebbe, come da più parti si è detto, proprio il caso dei “Volt”. L’audace strategia di crisi del Sindaco Bennardi dunque, come riportato ieri da Cronache, prevederebbe di trasformare la situazione svantaggiosa in un duplice vantaggio, e cioè non solo confermare i tre assessori Grillini che fin dall’inizio del suo mandato Bennardi si era assicurato, ma pretendendone altri due, arrivando così al fatidico numero di cinque. Facendo un po’ i conti in tasca al M5S si vede che hanno, il Sindaco, il Presidente del Consiglio comunale, l’intero staff e il portavoce –capo di gabinetto e dieci consiglieri su ventuno di maggioranza, più l’undicesimo voto del Sindaco, quindi è chiaro che nessuno della coalizione vorrebbe lasciare altro terreno ai pentastellati.
E così ci si preparerebbe alla cosiddetta “Giunta del Sindaco” che si ha quando non c’è una giunta politica né di coalizione e così di volta in volta in consiglio ciascun singolo consigliere è libero di votare come preferisce senza vinco-lo di maggioranza.
Nel frattempo gli “otto dissidenti”, considerando che le commissioni consiliari “Hanno il compito di verificare, lo stato di attuazione dei piani dei programmi e degli altri atti di indirizzo” e dato che esse possono essere convocate anche “Qualora 1/3 dei componenti del-la commissione o 1/5 dei Consiglieri comunali lo richiedano”, non sarebbe da escludere che i consiglieri dissidenti, passino alla contromossa di spostare le decisioni di voto in commissione, raggiungerebbero così in tutte e nove il rapporto di 10 a 3 sulla maggioranza.

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