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IL PRANZO DA DIGESTIVO CON NOMINA: AL TAVOLO, LA PORTATA DEI FONDI DEL PNRR

Da Momò Bardi, Busciolano e Perri: l’ex forzista dopo aver “suggerito” Vergari all’Apibas e Sabia Dg, verso la Struttura di missione

Nonostante i numeri allegramenti sparati a più riprese in Consiglio regionale, 9, 10, 11 miliardi di euro, sembrava un’asta al rialzo, sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), per la Basilicata una batosta considerevole. Considerando le risorse già territorializzate, il riferimento è fondamentale, secondo il rapporto dell’Associazione nazionale costruttori edili (Ance), l’incidenza delle risorse assegnate alla Basilicata è pari all’1% del totale. Questi e altri dettagli dovrebbero occupare l’attenzione del presidente di Regione, Vito Bardi, che, invece, al contrario dei suoi omologhi al Sud, è intento a strofinarsi le mani per l’ennesima nomina, insieme al mescolare le carte è il suo gioco preferito dall’inizio della legislatura, da assegnare.
Come da Bardi stesso spiegato, per agevolare la realizzazione in Basilicata «dei traguardi e degli obiettivi stabiliti dal Pnrr», dalla Giunta regionale è stata istituita una Struttura di missione che «in stretto raccordo con il Dipartimento programmazione» ha come obiettivo «la puntuale realizzazione degli interventi inclusi nei Piani e Programmi regionali, attraverso un impulso decisivo allo snelli-mento delle procedure amministrative in tutti i set-tori».
La Struttura di Missione presentata come utile ad «effettuare la ricognizione periodica sullo stato di attuazione degli interventi», in realtà, come la denominazione stessa suggerisce, non sarà di controllo e monitoraggio.
«La nostra azione di cambiamento della macchina amministrativa regionale -ha anche aggiunto Bardi -continua». Ed è vero, continua. Continua in prosecuzione con la concezione di cambiamento di Bardi che non è la stessa usualmente nota per derivazione lessicale. Il cambiamento di Bardi è tutt’altro: porre per intuit personae un suo uomo di fiducia sul Pnrr lucano. Si dice che i tecnici non dovrebbero fare politica, in Basilicata è il contrario, è la politica che, tramite ingerenze di ogni tipo, si sostituisce ai tecnici. Sembra proprio che Bardi si è tradito la-sciando intendere di voler “mettere le mani” in pasta, dicendolo, non potendo dirlo, in altre parole. Secondo quanto registrato dalle telecamere di via Verrastro, il “predestinato” a capo della Struttura di missione sul Pnrr, è Gianpiero Perri: in stile «cambiamento» bardiano. A due passi dalla Regione, in scena da Momò, il “banchetto” tra Bardi, Perri e il capo Ufficio di Gabinetto, Michele Busciolano.
Si sta ormai profilando con maggiore nitidezza lo schema che vede Busciolano “braccio armato” del presidente e Perri in qualità di “mente” come già allo stato attuale pare si possa desumere in base a certe nomine varate tra cui pure quelle dei Direttori generali delle Direzioni (Dipartimenti) regionali: il caso del ricercatore Cnr, Canio Alfieri Sabia, alle Attività produttive è uno di questi.
Perri, che da ex Dg dell’Apt sotto il centrosinistra, si è occupato della cultura col sindaco di Potenza, De Luca, dopo aver piazzato Vergari come Amministratore unico all’Apibas, ha visto andare in porto anche l’operazione Sabia col quale insieme si erano occupati del Patrono del capoluogo, San Gerardo.
Il feeling tra Perri e Busciolano, che ha visto la ricomparsa dell’altro “super” consigliere, Cuoco, era, proprio sul Pnrr, già stato pubblicizzato un anno fa. Adesso, però, con la costruzione di un apposito Ufficio, la Struttura di Missione, per Perri creato lo sbocco naturale: lui a capo, come esterno.

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