AttualitàBasilicata

UNA LEGGE PER ATTIVITÀ DI TATTOO E PIERCING

I consiglieri regionali di Forza Italia presentano una proposta di legge per normare il settore

Un proposta di legge per normare le attività di tatuaggio e piercing in Basilicata è stata presentata dai i consiglieri del gruppo regionale di Forza Italia, Francesco Piro, Vincenzo Acito e Gerardo Bellettieri. Il prossimo passo sarà quello di ascoltare in commissione i lavoratori del settore. Le attività di tatuaggio e di piercing, pur antichissime e molto richieste, mettono in gioco la salute di chi si sottopone a tali trattamenti per tanto- dicono i consiglieri regionali- occorre porre su di esse molta attenzione e soprattutto molta formazione. La proposta di legge, richiamando e integrando le linee guida del ministero della Salute ed inserendosi nell’ottica della legiferazione già portata avanti da altre Regioni, nasce per sopperire a un vuoto legislativo nazionale. Ad oggi non esiste in Italia una legislazione specifica che regolamenti in modo organico l’attività. Il provvedimento della Regione Basilicata si compone di 13 articoli che coprono le lacune esistenti e indicano un corretto svolgimento delle attività e le condizioni di sicurezza e professionalità necessarie per operare.

In particolare si prevede che l’operatore per svolgere l’attività abbia la maggiore età o, anche se ancora minorenne, sia comunque in possesso di qualifica professionale, in attuazione del diritto-dovere all’istruzione o alla formazione professionale e abbia il diploma di scuola secondaria di primo grado. I corsi formativi dovranno prevedere un corso teorico-pratico di almeno 800 ore per l’esercizio delle attività di tatuaggio, di cui 200 di esercitazioni pratiche, mentre per le attività di piercing 300 ore. Per volontà di Piro, Acito e Bellettieri, i corsi dovranno essere portati avanti da soggetti accreditati che sono tenuti a partecipare periodicamente a programmi di aggiornamento.

Il documento prevede anche specifici divieti, come quello di svolgere queste attività in forma ambulante; l’attività temporanea, invece, è regolamentata con la “Segnalazione certificata di inizio attività”. Per qualsiasi violazione delle normative previste sanzioni pecuniarie. Per i consiglieri di Forza Italia serve la massima informazione da parte degli esecutori di queste sia sulle caratteristiche dei prodotti utilizzati che sui potenziali rischi per la salute e sulle precauzioni da tenere dopo l’effettuazione del tatuaggio o del piercing. 7 milioni gli italiani tatuati, ma resta il 13% di soggetti che si affida a canali non ufficiali esponendosi a un rischio concreto di infezioni. Normare le attività permette dunque di garantire la qualità degli interventi, soprattutto in questa fase di Covid che richiede il rispetto delle procedure di sanificazione.

 

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