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TERMINATA LA VERTENZA EX AUCHAN, IL SINDACO MAGLIONE: «PRIORITÀ TUTELARE IL DIRITTO AL LAVORO»

Al Tavolo di concertazione la società Margherita non si è presentata, l’assessore Cupparo: «L’unica strada è il licenziamento per far partire il bando»

POTENZA. Giunge al termine la vertenza dello stabilimento ex Auchan di San Nicola di Melfi. Ieri il Prefetto della provincia di Potenza, Annunziato Vardè ha ricevuto il sindaco di Melfi, Giuseppe Maglione i sindacalisti di Filt Cgil, Luigi Di Tella ed Emanuele De Nicola di Uila Uil, Antonio Cefola e l’assessore regionale alle attività produttive, Francesco Cupparo.
Alla riunione hanno preso parte anche l’ingegnere Lovecchio della regione Basilicata ed in rappresentanza di Margherita e Cisa rispettivamente il legale Zanotti ed il presidente La Falce oltre al consulente, Maiolino. «Siamo alle battute finali di questa vertenza -spiega il segretario Filt, Luigi Di Tella – e stiamo andando verso la risoluzione del contratto in quanto sia Margherita sia Cisa non sono in grado di mantenere gli impegni più volte presi sui tavoli. Noi oggi dobbiamo dare una risposta a questi lavoratori e non possiamo prorogare oltremodo questa vertenza che dal mio punto di vista doveva già essere chiusa d un pezzo. Del resto solo chiudendo la vertenza apriremo la fase del bando. La Naspi è una forma di ammorti-zatore sociale migliore rispetto alla cassa integrazione che non consente per esempio al lavoratore di andare a trovare magari una ricollocazione. In questo modo proviamo a dare un minimo di garanzie ai lavoratori. Intanto continueremo sui tavoli ad incontrare i nostri interlocutori mentre i lavoratori non avranno l’esasperazione ogni me-se di dover aspettare gli SR 41 per cassa integrazione».
Il primo cittadino di Mel-fi. «Tutelare e difendere il diritto al lavoro di questi ragazzi è la priorità -spiega il Sindaco, Giuseppe Maglione – sebbene questo incontro con Cisa e Margherita non abbia fornito le risposte che mi aspettavo. Nulla abbiamo sentito a proposito di un eventuale pagamento del Tfr, o di eventuali altri incentivi. Si va verso un licenziamento oppure verso dimissioni per giusta causa così da poter accedere alla Naspi. In questo modo potrà partire il bando regionale che è concentrato sul quel sito. Ritengo si tratti dell’unica strada che possa concedere ad imprenditori interessati di poter accedere a questi fondi e creare così nuovi posti di lavoro magari in grado di riassorbire i dipendenti ex Auchan. In qualità di amministratore della città di Melfi seguirò attentamente questo tipo di percorso. Sono un imprenditore anche io e tocco ogni giorno con mano questi problemi. Capisco quanto sia importante far sentire la nostra vicinanza a queste persone ed ecco perché dobbiamo impegnarci tutti politici azienda e sindacati per garantire ai lavoratori un futuro migliore».
Infine l’assessore regionale alle attività produttive. «A questi incontri Margherita non compare mai – attacca Francesco Cupparo – hanno sempre fretta e non prendono mai impegni. A questo punto credo che la strada sia o il licenziamento o le dimissioni per accedere alla disoccupazione anche per far partire il bando regionale che noi dobbiamo assolutamente portare in Giunta ed approvare. Se questi imprenditori non si decidono ci hanno bloccato. Così non va bene. L’altra strada sono le dimissioni. Resta che nei due anni di Naspi potrà partire il nostro bando che in una zona industriale come quella di Melfi potrà servire a trovare nuova occupazione. Se questa gente ogni venerdì ci porta ai tavoli della concertazione per non dire niente la situazione non si sbloccherà mai. Questi avvocati frequentano una scuola che è quella del non dire mai niente. Vorrei andarci pure io a questa scuola per-ché li vedo così tranquilli che fanno invidia. Eppure gli ho detto che se avessimo aperto le finestre della prefettura avrebbero ascoltato le urla e la disperazione dei la-voratori. È facile parlare senza concludere niente quando hai la possibilità di mangiare ma qui c’è gente che ha invece proprio questo problema. Qui c’è gente che non può più mangiare e la disperazione è totale. Ora serve o un bel si o un bel no. Gli operai non possono più aspettare. Infine accolgo con piacere l’ingresso nella vertenza del sindaco di Melfi che ha già portato una novità. Pare che una parte del capannone ex Auchan sia stato fittato ad altra società. Anche qui c’è qualcosa che non quadra. Maglione vigilerà ma ora è arrivato il momento di dare una risposta definitiva a questi lavoratori».

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