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MATERA, “IL FIUME CIECO” DI PRILLO ALLA MOSTRA SULLA DIVINA COMMEDIA

L’artista policorese descrive la sua opera ricca di enfasi

 

Si è svolta presso la “Sax Art Gallery” di Matera, la mostra itinerante dal titolo “La Divina Commedia con le opere degli artisti contemporanei” curata dallo Storico e Critico D’Arte Giorgio Gregorio Grasso.
Presente alla mostra, anche un’opera dell’artista contemporaneo policorese Gianfranco Prillo intitolata “Il fiume cieco”, ricca di enfasi.
« In quest’opera – specifica Prillo – l’aspetto dell’aria appare sereno, di un colore di zaffiro orientale. Il custode del Purgatorio, Catone l’Uticense ricorda, insieme alla figura del saggio antico, quello del patriarca biblico ».
« Le anime del Purgatorio – prosegue l’artista – sono già salve ma prima di giungere in Paradiso per espiare i propri peccati, devono salire il monte come facevano ai tempi di Dante i pellegrini che si recavano a Roma o a Santiago De Compostela. Prima di entrare in Paradiso ci si immerge in due fiumi, l’immersione nelle acque del fiume Lete che annulla il ricordo delle colpe, e del fiume Eunoe che vivifica il ricordo del bene compiuto durante l’esistenza terrena.
Appare poi un uomo – continua Prillo – il quale suscita timore alla sola vista. Le stelle virtù ne illuminano il viso. Sul piano del racconto, l’ascesa dalla chiusa voragine infernale verso la superficie della terra comporta il recupero della visione del mondo naturale che si attua, tramite un passaggio improvviso dal buio totale allo sfolgorio di una luce meridiana ».
« I riferimenti legati al cielo, al mare, alla spiaggia – conclude l’artista – riconducono ad un’isola reale, anche se il significato profondo di ogni immagine è legato al suo valore simbolico, in particolare alla rinascita dello spirito, che recupera l’innocenza ».

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