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INDAGINI AL COMUNE DI MATERA, PROVINCIA E ATER: CHIESTA NUOVA PROROGA AL PRIMO APRILE 2022

Il procuratore Argentino ha chiesto altri sei mesi per raccogliere informazioni sul filone di inchiesta che riguarda l’ex ammistrazione De Ruggieri e non solo

MATERA. Il procuratore del Tribunale di Matera, Pietro Argentino, ha chiesto la proroga per ulteriori sei mesi e quindi alla data dell’1 aprile 2022 per le indagini preliminari che riguardano il caso delle attività amministrative di Comune di Matera, Ater e Provincia di Matera. L’indagine portata avanti dalla Procura della Repubblica della città dei Sassi dopo la notifica nello scorso mese di febbraio ad una cinquantina di indagati della proroga di 6 mesi di ulteriori indagini che riguardano alcune attività amministrative del Comune di Matera che fanno riferimento alla precedente Amministrazione Comunale guidata dal sin-daco Raffaello Ruggieri aveva come scadenza per la prima proroga , elle indagini preliminari, il primo ottobre 2021. Indagini che a quanto pare non è stato possibile concludere entro quella data in quanto, pur essendo state all’uopo compiute attività di rilievo, la complessità del-la vicenda processuale “de qua” rende indispensabile ai fini dell’accertamento della verità nell’interesse della giustizia la prosecuzione delle indagini. Indagini che lo ricordiamo riguardano diversi filoni: dalle attività del Comune di Matera, a quelle dell’Ater e della Provincia. Le indagini sono partite nel 2018 dall’Ater di Matera, altro ente interessato da un filone di inchiesta che coinvolge Franco Gravina, già dirigente del Comune di Matera e all’epoca direttore dell’ente territoriale di edilizia residenziale di Matera. Per il filone d’inchiesta legato all’Ater oltre all’ex direttore Franco Gravina, sono indagati anche gli avvocati Francesco Gallipoli e Antonio Vincenzo Tulliani e 4 dipendenti Ater, il dirigente Pasquale Lionetti e tre dipendenti. In particolare Gallipoli, Tulliani e Lionetti sono componenti dell’Ufficio dei procedimenti disciplinari dell’Ater Matera.
Nel mirino dell’inchiesta anche la Provincia di Matera, l’ente che il Comune di Matera aveva deciso di individuare come Stazione unica appaltante per alcune delle opere che avrebbe dovuto realizzare nell’ambito di finanziamenti arrivati per Matera 2019.

Tra le opere principali oggetto dell’inchiesta figurano piazza Visitazione e di conseguenza l’area dell’attuale scuola Torraca, Casa delle tecnologie e la Tangenziale anche se in questo caso il finanziamento non è ancora disponibile.
Di certo le ipotesi di reato al centro delle indagini vanno dall’associazione a delinquere alla turbativa d’asta, alla corruzione in atti d’ufficio, alla corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, al falso ideologico in atto pubblico, fino al concorso di reato e alla continuazione del reato stesso. Oltre all’ex sindaco, Raffaello De Ruggieri ci sono gli ex consiglieri comunali Angelo Bianco, Giovanni Scarola, Francesco Paolo Manicone, Vito Tralli, Antonio Iacovone, Gianfranco De Mola, Mario M-relli; il dirigente ai Lavori pubblici del Comune,Franco Gravina; il dirigente dell’ufficio tecnico della Provincia, Domenico Pietrocola, e vari funzionari pubblici, professionisti e imprenditori, come Giuseppe Gandi, Antonio Vammacigno, Nunzio Paolicelli, Pierluigi Piselli, Giovanni Dichio, Bartolomeo Dichio, Antonio Sagaria, Bruna Di Cecca, Antonio Montemurro, Eustachio Lunalbi ,Claudio Nuzzaci, Antonio Mazzeo, Filippo Venditti, Fabrizio Palmiotti, Umberto Rosatella, Biagio Ferrara, Gianluca Esposito, Venantina Capolupo, Michela Sardone, Roberto Tommaselli, Vincenzo Dottorini, Nicola Fabrizio, Daniele Tagliente, Giovanni Giorgialongo, Fabio Mazzilli, Valentino Ruzzi, Tommaso Di Bari, Romano De Pace.

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