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PERCHÉ L’ACTA HA PULITO IL CENTRO?NELL’ACCORDO TOCCAVA A SALVIA

POTENZA Sull’affaire “+ Sport”, il consigliere Telesca chiede come siano state gestite le aree della manifestazione, anche per l’individuazione degli standisti

POTENZA. Se nella Giunta comunale di Potenza vi è un silenzio assordante sul caso Salvia dall’opposizione c’è chi tuona. Il consigliere comunale Vincenzo Telesca condivide le posizioni espresse da Cronache: è opportuno che il Comune di Potenza continui a collaborare quasi in forma esclusiva e “privilegiata” per gli eventi e le “donazioni” (recte sponsorizzazioni) con il Comitato del consigliere forzista?
Un quadro a tinte fosche che a quanto pare è stato tramandato da amministrazione ad amministrazione, e che ha preso il via quando Salvia era già assessore e portavoce dell’ex sindaco Dario De Luca, ma su cui nessuno si è mai interrogato sul possibile conflitto di interesse. I riflettori sono puntati da tempo su questa “situazione” ma con la pandemia dovuta dal Covid che ha colpito soprattutto il settore dello Sport i malumori degli addetti ai lavori sono diventati più forti.

TELESCA INDIGNATO, SALVIA AVREBBE PIAZZATO PURE LE AREE
Dopo le inchieste di Cronache il consigliere Telesca non nega che a catturare la sua attenzione sia il fatto che il coordinamento dell’evento sia stato affidato proprio a Salvia, Presidente del Comitato +Sport e consigliere di maggioranza evitando qualsiasi procedura di Gara pubblica: «In una mia interrogazione avevo già posto delle perplessità su questa situazione proprio all’assessore allo Sport Guma. Il progetto non ha seguito alcun Bando di gara che di fatto ha impedito la partecipazione di altre realtà associative al progetto. Come se non bastasse l’intera organizzazione è stata affidata solo a Salvia. Infatti il consigliere non si sarebbe occupato solo dei vari eventi sportivi, ma lungo il vasto perimetro concessogli dal Comune lungo tutto il centro storico Salvia si sarebbe occupato anche di far posizionare i vari stand dedicati alle bevande e al cibo». Non può allora che destare curiosità il rapporto che intercorre tra Comune e Comitato +Sport.
È l’Amministrazione stessa a concedere una vasta area di suolo pubblico ad un soggetto senza che vi sia un procedimento di selezione pubblica op-pure effettivamente quello di Salvia era l’unico progetto presentato in Comune? «Siamo di fronte ad un Comune -sottolinea Telesca- che non solo smette di amministrare la città in tutte le sue sfaccettature (anche nello sport) ma delega questa attività ad un Comitato. Dall’amministrazione vorremmo sapere non solo con quali caratteristiche sia stato indicato il Comitato di Salvia rispetto agli altri presenti sul territorio per organizzare la manifestazione, ma i vari stand di cibo e bevande presenti all’evento sono solo quelli invitati dal consigliere o c’è stato un invito rivolto a tutte le categorie e solo chi ha risposto vi ha potuto partecipare?».

Dalla documentazione si evince che a Salvia viene concesso «per lo svolgimento dell’iniziativa “VI Festa dello Sport-Più Sport” dalle ore 00:00 del 9 settembre 2021 alle ore 24:00 del giorno 12 settembre 2021 per consentire le operazioni di scarico e montaggio delle attrezzature, nonché lo svolgi-mento della manifestazione Più Sport ed il successivo smontaggio delle attrezzature nelle varie strade del centro storico indicate. Il presente atto è valido solo ai fini dell’occupazione di suolo pubblico e non esonera del munirsi di eventuali ulteriori autorizzazioni o licenze per l’esercizio dell’attività da svolgere». Parole chiare quelle presenti nell’autorizzazioni che a quanto pare sembrano riferirsi esclusivamente alla manifestazione sportiva come sono stati scelti gli stand non riferiti ad attività sportiva?
«In tre giorni in cui il centro storico si è rivitalizzato e che certamente ha portato nuova linfa alle attività presenti -aggiunge Telesca-, in un momento economicamente delicato come quello che stiamo vivendo è anche giusto chiedersi come siano state scelte le attività non sportive presenti in diversi punti. Con che criterio è stata data la possibilità a queste attività di partecipare e ad altre no?». Per il consigliere Telesca però la questione da approfondire è anche quella del dopo festa. «Molti dei luoghi occupati non sono stati lasciti cosi come sono stati trovati -tuona Telesca-. Nonostante i vari gestori degli stand abbiano fatto del loro meglio per pulire, in diversi punti la situazione non è stata lasciata affatto nel migliore dei modi. Un esempio su tutti nel tempietto di San Gerardo: la pavimentazione presenta ancora macchie indecenti che nonostante la pulizia risulta ormai impregnata. Credo impossibili da togliere». Appare già strano come il Comune abbia concesso, tra le zone a disposizioni per la manifestazione, l’installazione di uno stand proprio sul tempietto di San Gerardo, luogo di estrema devozione per i potentini. Al di la di questo va sottolineato come l’autorizzazione concessa a Salvia era molto chiara: «È fatto obbligo al titolare della presente autorizzazione di lasciare sempre pulito lo spazio occupato e, allo scadere dell’autorizzazione, di ripristinare lo stato dei luoghi. Ogni eventuale ulteriore onere sarà esclusivamente a carico del titolare della presente autorizzazione». Insomma in base a quanto sottolineato nell’autorizzazione Telesca si domanda: «Salvia e a questo punto anche il Comune hanno vigilato che lo stato dei luoghi fosse lasciato esattamente come prima?».

IL CENTRO DOVEVA ESSERE RIPULITO DA SALVIA, PERCHÈ L’HA FATTO L’ACTA?

Ma cosa ancora più strana Telesca denuncia come «nei giorni successivi alla Festa +Sport a pulire in modo approfondito cercando di eliminare quanto non fatto da Salvia, unico soggetto concessionario dell’autorizzazione, davanti il Tempietto di San Gerardo fossero gli operai dell’Acta, l’azienda municipalizzata del Comune. Come mai a pulire erano gli operai dell’Acta e non Salvia? Chi ha pagato per questo intervento, il Comune o l’organizzatore della manifestazione? Mi auguro che l’intervento non rientrasse in una spesa sostenuta dal Comune, anche se ne dubito. Perchè molto probabilmente per altre manifestazioni organizzate da Comitati “privati” non credo che l’amministrazione sia cosi zelante da concedere anche una pulizia gratis degli ambienti di cui hanno fatto uso». Considerazioni più che giuste quelle del consigliere Telesca che senza remore sul rapporto “privilegiato” che lega l’amministrazione con un suo consigliere di maggioranza alla fine si domanda: «Se così fosse, è giusto che la gestione di un capoluogo di regione sia affidata all’improvvisazione mista alla cultura di interessi particolari?»

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