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ECCO IL CAMBIAMENTO: UN CIELLINO, UN NAPOLETANO E UN CNR VIA ROMA

I “NUOVI” DG Trombati in 3, poi via alla rotazione. La Suarb è salva: la Santoro all’Ambiente. Bardi e la “comanda” romana

Ecco concretizzarsi il primo dei «segnali di cambiamento» che il presidente Vito Bardi aveva annunciato una quindicina di giorni fa: in «ossequio» alla “Pieni poteri” i Dg regionali sono Direttori generali delle Direzioni e «non più Direttori generali di Diparti-mento».

NUOVA GIUNTA… MA È SOLO UNA MARINIELLATA
Ad ogni modo, in attesa del rimpasto di Giunta regionale, c’è stato il rimpasto dei Dg anche se uno sviamento comunicazionale aveva fatto passare in secondo piano le nomine poiché la concertazione attirata dall’affermazione che dopo i Direttori generali, «nel fine settimana ci sarà una nuova Giunta». Per quanto l’espressione ha tratto in inganno gli stessi ambienti politici, ancora, nell’immediato, non è previsto, ma semplicemente una «nuova» riunione di Giunta. Questi e altri fenomeni bagatellari in un comunicato ufficiale di poche battute. Quanto annualmente percepisce come compenso il capo Ufficio stampa della Giunta regionale, il patronimico di Aversa, stride con sbavature davvero elementari. Nominati i nuovi Dg, ma da via Verrastro inoltrati soltanto i nomi e non anche le fotografie degli interessati. Non si ambiva ai curricula, ma almeno le foto… Mariniello ha ottenuto la bici, ma, magari con un calembour sarà più comprensibile, ignora l’abc. Stendendo ovviamente un velo pietoso sul fatto che si è dato ad intendere, erroneamente di un imminente rimpasto di Giunta, che non ci sarà. Poi Bardi che dichiara co-se, a torto, a ragione, in buona fede o ipocritamente, come fosse un giocatore di tressette, incensandosi da solo sull’avvenuta «rotazione dei Direttori Generali» come da segnalata «best practice dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac)». Dg a parte, con tutte le proroghe di incarico avvenute in questa legislatura, per converso, quella di Bardi è un’ammissione di colpa, spetterà alla magistratura contabile esprimersi in merito, su quelle altre postazioni, invece, non ancora variate rispetto al centrosinistra.

I “NUOVI” DG, CRONACHE CI AVEVA VISTO BENE

In ogni caso, chiusa la premessa, varati i conferimenti di incarico ai nuovi Direttori generali. Come previsto da Cronache Lucane, la prima vittima, alla Sanità. Il primo a saltare, infatti, ad incidere anche l’inchiesta penale in corso, Ernesto Esposito che, tra l’altro, come sempre Cronache aveva riportato, era stato già avvistato in Campania per comunicare il rientro alla Asl napoletana di appartenenza.

IL DG PER TUTTELE STAGIONI:TRIPALDI E IL FLIRT CON LA SANITÀ

Al suo posto, per lui mai sopito il flirt con la Sanità, Domenico Tripaldi. Nonostante Tripaldi abbia raccolto 3 impugnazioni da parte del Governo nazionale in soli 6 mesi, all’ex responsabile finanziario della Regione, affidata la materia contabilmente più corposa e delicata.Un ritorno: quasi esattamente 10 anni fa, nel 2012, Tripaldi ha iniziato la carriera in Regione proprio come Dg alla Sanità. Poi è stato, prima di arrivare alla Programmazione e Finanze con Bardi, Dirigente generale al Consiglio regionale. Il cambio di postazione era nell’aria da mesi, tanto che così come l’attuale Direttore sanitario dell’Asp, Luigi D’Angola, anche Tripaldi s’è iscritto al corso, la cui organizzazione e gestione è stata affidata all’Irccs Crob di Rionero in Vulture, di formazione manageriale in ambito sanitario per direttore generale, sanitario, amministrativo delle Aziende e degli Enti del sistema sanitario regionale Basilicata.

O’ CURNICIELLO: NON POTEVA MANCARE IL NAPOLETANO E IL CIELLINO

Perso Esposito, Bardi, che ci tiene che o’ curniciello rosso e grande venga inquadrato nelle fotografie che lo ritraggono nella sua stanza presidenziale, ha comunque il suo napoletano portafortuna: Alfonso Morvillo. Morvillo, Direttore dell’Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo del Cnr, piazzato al vertice della Direzione Generale per la programmazione e la gestione delle risorse strumentali e finanziarie.Bardi, sarà forse che l’attuale legislatura è ab-bastanza sperimentale, dal Cnr non ha “pescato” solo Morvillo, ma anche il ricercatore, tra le sue più note pubblicazioni, “Armento nella sua dimensione rurale raccontata dal Villone”, Canio Alfieri Sabia quale Dg della Direzione generale per lo sviluppo economico il lavoro e i servizi alla comunità.È lui, l’agronomo che parrebbe esser entrato al Cnr non per concorso, ma per nomina, per poi essere stabilizzato con la Madia, il nuovo braccio tecnico dell’assessore, dimissionario (?), Cupparo.Di provenienza da Comunione e liberazione, ha lavorato nella segreteria dell’ex parlamentare Co-simo Latronico, così per Sabia la chiamata a via Verrastro. Non solo Cl per Sabia, ma anche l’amicizia con una dei nuovi amici di Bardi teorizzatore di «cambiamento», Giampiero Perri già Dg dell’Apt e via discorrendo. L’ex Dg di Cupparo, Maria Carmela Panetta, trasferita alla Direzione generale Personale e Organizzazione. In rotta da tempo con l’assessore, pare non riscuotere molta fiducia anche negli altri e di conseguenza l’incarico in una postazione piuttosto comoda e soprattutto poco pubblica dove non c’è molto da fare e, probabilmente, da sbagliare. La gestione del Dg Panetta, raccontano i rumors, starebbe creando un dilemma da risolvere relativamente alla durata del nuovo incarico. L’ideale, secondo alcuni, è che in prosecuzione col mandato triennale del 2019, termini tra un annetto.

UNA GUIDA AUTOREVOLE ALLA SUARB
Il vero sacrificio, verrebbe da definirlo posizionale, oppure lo si potrebbe paragonare ad una sorta di vendita in negativo, l’ha fatto l’assessore all’Agricoltura Francesco Fanelli. Ha ceduto il “pezzo forte”, ma con la perdita di materiale ha ottenuto un doppio vantaggio: “leghizzare” maggiormente il suo territorio e deviare l’“anello debole” dei Dg a lui destinato in altra direzione.L’avvocato Donato Del Corso è il nuovo Dg della Stazione unica appaltante della Regione Basilicata, forse una delle scelte più azzeccate, per non dire l’unica. Subentra al posto di Liliana Santoro, prossima alla pensione e non giudicata bene per i risultati ottenuti, che già in forza al Dipartimento agricoltura, invece che tornare in “sede”, è spostata al Dipartimento dell’ambiente.L’assessore Rosa perde Galante come Dg, ma lo ritroverà comunque in Dipartimento dove, prima di salire sul “trono” di Dirigente generale, era soltanto responsabile dell’Ufficio ciclo dell’Acqua .Per la seconda parte del “sacrificio” di Fanelli, la Direzione al suo assessorato collegata, affidata ad Emilia Piemontese che insieme al marito super leghista Cuomo, lavora al Comune di Tolve da Pepe, è considerata tra i grandi elettori del Carroccio. Con il rimpasto dei Dg, si è chiusa finalmente la patemica vicenda del già Dipartimento, ora Direzione, Infrastrutture e Mobilità.

VIA ROMA ARRIVA ANCHE IL POTENTINO DEL CNR
Dalle dimissioni di Caivano dopo neanche un anno di mandato al caso dell’architetto Chiriatti nominato, nel dicembre scorso, ma mai insediatosi, l’imbarazzo di Bardi cresceva con il passare dei mesi.
L’argomento fu oggetto anche di una interrogazione consiliare. Adesso, la Direzione ha il suo Dg: è l’ingegnere Roberto Tricomi, Dirigente Area tecnica del Commissario delegato della Presidenza del Consiglio dei Ministri. È questa, all’apparenza, la nomina che sembra più risentire dell’influenza dall’alto.
La Giunta regionale si è svolta nel pomeriggio in modalità telematica perché il presidente Bardi era a Roma a prendere “la comanda” politica. Mentre sulla scrivania la webcam del computer inquadrava lui, dall’altro lato c’erano i parlamentari segretari dei partiti.

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