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RIMPASTO DI GIUNTA, LA “TRIPLICE”: «SI CONFERISCA UN PROFILO ALTO»

I sindacati “suggeriscono” a Bardi di rompere la «stasi» e uscire «dall’immobilismo» anche scegliendo assessori «adeguati alle grandi sfide»

Negli esecutivi unitari di Cgil, Cisl e Uil Basilicata, i sindacati hanno tracciato, insieme ai segretari generali di categoria, le sfide lucane tra cui, inserita, quella in-solita, ma necessaria, riguardante l’attivazione di una concreta interlocuzione con la maggioranza di centrodestra: «Questo governo regionale, ad oggi, al di là di aperture formali, non ha avviato alcun tavolo di confronto con le par-ti sociali sul piano del lavoro presentato, ormai, da due mesi».
Seppur improprio come paragone, lo spunto è nel fondo militare, Bardi sembra stare ai sindacati, come Eisenhower stava al comunismo.
«L’immobilismo, che più volte abbiamo denunciato – hanno rimarcato i sindacati i cui segretari regionali sono Vincenzo Tortorelli (Uil), Angelo Summa (Cgil) e Vincenzo Cavallo (Cisl) -, indice della debolezza politica e programmatica della Giunta, si è materializzato con l’instabilità degli equilibri politici delle ultime settimane, ancora irrisolta, determinando di fatto l’assenza di un governo autorevole e nelle piene funzioni, fondamentale per risolvere le tante vertenze in essere nei diversi comparti produttivi e dei servizi pubblici che generano estremo disagio tra i lavoratori. Si pensi, ad esempio, alla drammatica situazione dei lavoratori impegnati nel settore della forestazione, per i quali Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil della Basilicata hanno proclamato uno sciopero per il prossimo 8 ottobre».

RIMPASTO:PURE I SINDACATILO CHIEDONO
«Bisogna uscire da questa stasi – ha proseguito la “Triplice” sindacale lucana – conferendo un profilo alto alla prossima Giunta, adeguato alle grandi sfide che abbiamo dinnanzi e necessario in vista della fase di concertazione per l’attuazione delle scelte contenute nel Pnrr. La Basilicata non può permettersi il rischio di disperdere anche questa irripetibile opportunità, lo chiedono i lavoratori, lo chiedono i lucani. Il vincolo dei tempi per realizzare i progetti previsti nelle mission non può essere un alibi per evitare un passaggio imprescindibile quale il confronto con le parti sociali: le scelte che si faranno determineranno il futuro della regione e l’impatto economico e sociale dei prossimi anni».

AGENDA DEL LAVORO: IL DOCUMENTO IGNORATO DA BARDI
«La Regione apra subito i tavoli di confronto con le parti sociali e individui le priorità per i prossimi mesi – hanno specificato i sindacati -. Abbiamo fornito alla Giunta regionale, con il Patto per il lavoro, un’agenda dettagliata e un percorso chiaro per non sprecare nemmeno un euro del Pnrr in quelle che Cgi,l Cisl e Uil hanno indicato come “aree di trasformazione”. Dalle politiche industriali alle infrastrutture, alla mobilità, dalla svolta ecologica all’innovazione, dalle politiche del lavoro alla formazione e all’inclusione socio-sanitaria) in grado di generare nuova occupazione all’altezza della nuova situazione di divario. È quello che pretendiamo dal governo regionale, non ci sarà un’altra occasione come questa per la Basilicata».
Per i sindacati lucani, l’idea forte è di generare un nuovo ciclo di pianificazione, partecipata da territori e sociale, per inanellare le diverse e cospicue leve finanziare del Pnrr e dei fondi europei, con interventi coerenti e cumulativi secondo i bisogni delle nuove generazioni coniugati alla valorizzazione dei beni comuni nel contesto globale.
«Centrale – hanno aggiunto – è la questione della sicurezza nei luoghi di lavoro: le stragi di questi giorni hanno rimesso il tema al centro del confronto dei sindacati con il governo nazionale. Lo faccia anche la giunta regionale: si impegni subito per interventi immediati e necessari a partire dall’assunzione dei tecnici per la prevenzione dei rischi sui luoghi di la-voro».
Già nei prossimi giorni, come annunciato dalle parti sociali, si svolgeranno assemblee sui territori e nei luoghi di lavoro, mettendo in campo una forte iniziativa di mobilitazione per rispondere alle richieste dei lavoratori. «La Regione -hanno concluso i sindacati i cui segretari regionali sono Vincenzo Tortorelli (Uil), Angelo Summa (Cgil) e Vincenzo Cavallo (Cisl) – non può continuare a navigare a vista eludendo le proprie responsabilità, diversamente, la risposta unitaria sarà la mobilitazione generale».

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