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1 OTTOBRE: GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE PERSONE ANZIANE

La qualità della vita vista dalle persone con 65 anni e più
Dichiarazione del Presidente Mattarella in occasione della Giornata internazionale delle persone anziane

#GiornatadellePersoneAnziane: una popolazione in crescita e con aumentati bisogni.


Leggi il rapporto di Passi d’Argento: bit.ly/3kRRNhZ

Dichiarazione del Presidente Mattarella in occasione della Giornata internazionale delle persone anziane

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

«Quest’anno la Giornata internazionale delle persone anziane ha come tema l’equità digitale per tutte le età e si sofferma sulla necessità di offrire a tutti l’accesso pieno al mondo digitale e ai progressi tecnologici. Obiettivo delle Nazioni Unite è quello di raggiungere uno sviluppo sostenibile entro il 2030, cercando di colmare il divario digitale che ancora persiste tra i diversi Paesi.
Investire sulle opportunità offerte dalle nuove tecnologie significa promuovere la piena inclusione dei cittadini di tutte le età nella vita relazionale e culturale del Paese. Restare esclusi dalla dimensione digitale può essere per un anziano un fattore di emarginazione sociale.
Definire la persona anziana oggi non è facile perché l’età è un concetto dinamico e in continua evoluzione. Considerare “anziana” una persona non può costituire l’alibi per lasciare indietro una parte della popolazione rispetto a cambiamenti ed evoluzioni che hanno l’effetto di trasformare la nostra vita.
In questo periodo di pandemia abbiamo pienamente compreso l’importanza dell’uso di strumenti, anche telematici, che consentono di accedere ad operazioni essenziali come, ad esempio, la prenotazione di un vaccino o che sono utili anche semplicemente per non rimanere soli e per condividere i momenti della propria vita quotidiana con i propri cari.
Si deve dunque creare una sinergia tra le radici di un Paese e la sua crescita, perché è solo con l’inclusione di tutti, adeguatamente assicurata, a prescindere dall’età, che possiamo misurare la maturità di una società».

Statement for International Day for Older Persons

The President of the Republic, Sergio Mattarella, made the following statement:

 “This year, the theme of the International Day for Older Persons is digital equity for all ages, focusing on the need to offer everyone full access to the digital world and advancements in technology. The goal of the United Nations is to achieve sustainable development by 2030, trying to bridge the digital divide that persists, to this day, between different countries.

Investing in the opportunities offered by new technologies means promoting full inclusion of citizens of all ages in the country’s relational and cultural life. Being excluded from the digital dimension can be a factor of social exclusion for an elderly person.

It is not easy to define the elderly today because age is a dynamic and constantly evolving concept. Considering a person “elderly” cannot be an excuse to leave a part of the population behind with regard to changes and evolutions that can transform our lives.

In this period of pandemic, we have fully grasped the importance of using tools, including telematic tools, which allow access to essential operations such as, for example, booking a vaccine or which simply help us not to be alone and to share moments of daily life with our loved ones.

Therefore, a synergy must be created between a country’s roots and its growth, because only through adequately ensuring everyone’s inclusion, regardless of age, can we measure the maturity of a society”.

Roma, 01/10/2021

La qualità della vita vista dalle persone con 65 anni e più

In primo piano

30/9/2021 – Giornata mondiale delle persone anziane: i dati di PASSI d’Argento

In occasione della Giornata mondiale sull’anziano (1 ottobre) e di quella dei nonni (2 ottobre), EpiCentro pubblica i dati 2017-2020 della Sorveglianza PASSI d’Argento relativi a partecipazione sociale e anziano risorsa, isolamento e insoddisfazione per la propria vita:

  • quasi 1 persona su 3 (29%) rappresenta una risorsa per i propri familiari o per la collettività: il 19% si prende cura di congiunti, il 14% di familiari o amici con cui non vive e il 5% partecipa ad attività di volontariato
  • si stima che il 21% delle persone intervistate si ritiene poco o per niente soddisfatto
  • circa 2 ultra 65enni su 10 vivono in una condizione di isolamento sociale; in particolare, il 20% della popolazione in esame dichiara che, nel corso di una settimana normale, non ha avuto contatti, neppure telefonici, con altre persone e il 71% non ha frequentato alcun punto di aggregazione.

Per l’occasione la sorveglianza propone anche la scheda “La partecipazione attiva alla vita sociale e gli effetti della pandemia” (pdf 233 kb).

Consulta anche il documento (pdf 799 kb) che presenta i trend e le serie storiche mensili dei diversi indicatori aggiornati al 2020 su tutto il campione di dati raccolti (il documento sarà aggiornato alla pubblicazione di ogni indicatore).

Passi d’Argento a colpo d’occhio

PASSI d’Argento è il sistema di sorveglianza dedicato alla popolazione anziana, di 65 anni e più, che completa il quadro offerto dalla sorveglianza PASSI dedicata agli adulti.

Come il sistema di sorveglianza PASSI, anche PASSI d’Argento si caratterizza come una sorveglianza in Sanita Pubblica che raccoglie informazioni, dalla popolazione generale residente in Italia, su salute e fattori di rischio comportamentali connessi all’insorgenza o alle complicanze delle malattie croniche non trasmissibili.

PASSI d’Argento raccoglie anche informazioni su alcune condizioni peculiari della popolazione ultra65enne volte a descrivere la qualità di vita e i bisogni di cura e assistenza delle persone di questa fascia di età, ma con uno sguardo nuovo al fenomeno dell’invecchiamento, a partire dalla definizione di “invecchiamento sano e attivo” voluta dall’OMS.

Con PASSI d’Argento si “misura” infatti anche il contributo che gli anziani offrono alla società, attraverso lavoro retribuito o fornendo sostegno all’interno del proprio contesto familiare e della comunità (“anziano risorsa”) con attività di volontariato per i quali sono centrali non solo la salute fisica, l’autosufficienza, ma anche il benessere psicologico e sociale della persona. Questo sistema è dunque in grado di fornire informazioni utili alla programmazione di azioni e interventi per le scelte di politiche sanitarie volte a migliorare la qualità di vita degli anziani e a rafforzare le condizioni alla base di un “invecchiamento sano e attivo”.

Sperimentato per la prima volta nel 2009, realizzato nel 2012 come indagine trasversale, PASSI d’Argento è stato avviato come indagine in continuo dal 2016. Anch’esso disegnato come strumento interno al Sistema Sanitario Nazionale è coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità e portato avanti da ASL e dalle Regioni ed è in grado di restituire informazioni utili a livello territoriale per guidare le azioni di prevenzione e valutarne l’efficacia nel tempo.

I temi indagati in PASSI d’Argento sono molteplici e consentono di disegnare il profilo della popolazione ultra65enne centrato sui tre pilastri dell’invecchiamento attivo, individuati dalla strategia Active Ageingdell’OMS: salute, partecipazione e sicurezza. Sulla salute e prevenzione vengono raccolte informazioni inerenti: la salute percepita, la soddisfazione per la propria vita, la qualità della vita connessa alla salute (unhealthy days), i sintomi di depressione (Patient Health Questionnaire-2) la presenza di patologie croniche e l’autonomia nelle attività funzionali e strumentali della vita quotidiana (ADL e IADL), la presenza di problemi sensoriali (di vista, udito, masticazione), le cadute, l’uso dei farmaci, la vaccinazione antiinfluenzale e fattori di rischio comportamentali (fumo, alcol, consumo di frutta/verdura, eccesso ponderale o perdita di peso involontaria, attività fisica (con lo strumento specifico PASE).

Nell’ambito della partecipazione vengono raccolte informazioni sullo svolgimento di attività lavorative retribuite, sul supporto fornito alla famiglia o alla collettività e sulla partecipazione eventi sociali o a corsi di formazione.

Infine sul tema della tutela vengono indagati aspetti inerenti l’accessibilità ai servizi socio-sanitari, alla qualità dell’ambiente di vita e alla sicurezza domestica, alla sicurezza del quartiere.

L’ulteriore ricchezza di informazioni socio-anagrafiche raccolte consente di far emergere e analizzare le disuguaglianze sociali nella salute, nella qualità della vita e nei bisogni di tutela e assistenza delle persone anziane.

Le informazioni vengono raccolte attraverso interviste telefoniche o vis a vis a campioni mensili rappresentativi per sesso ed età della popolazione ultra 65enne afferente al bacino di utenza delle ASL. Le interviste vengono effettuate, attraverso l’uso di un questionario standardizzato, da operatori socio-sanitari opportunamente formati.

I dati raccolti dalle ASL vengono riversati via web in un database nazionale, cui hanno accesso i coordinatori aziendali e regionali, secondo un approccio gerarchico ognuno per i dati di propria competenza.

Nel triennio 2016-2018, hanno partecipato tutte le Regioni e P.A. ad eccezione di Lombardia e Val d’Aosta. Il tasso di risposta supera l’85% del campione e il tasso di rifiuto è pari all’11%.

I dati si riferiscono alla popolazione generale di 65 anni ed oltre residente in Italia e iscritta alle anagrafi sanitarie

Dall’indagine sono esclusi gli anziani istituzionalizzati (ovvero ospedalizzati o residenti in RSA, RSSA o Case di riposo.

Conoscere le condizioni di vita e di salute degli anziani assicura le azioni di prevenzione e ne migliora la qualità di vita.

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