BasilicataBlogPolitica

IL BLUFF DELLE DIMISSIONI DI FRANCO CUPPARO ECCOLO DI NUOVO (LA SECONDA) IN CARICA

REGIONE Le inchieste e il caso Amazon hanno solo fatto “sciacquare” la bocca a Bardi che se lo tiene stretto

Il Governatore parla di estetica della politica e poi rimane chiuso nelle logiche di palazzo con incontri segreti con i segretari senza aggiornare i lucani

POTENZA. Sono state un bluff le ennesime finte dimissioni (successe la stessa cosa solo qualche mese fa) dell’assessore regionale Franco Cupparo. Il suo annuncio di soli 15 giorni fa di lasciare il posto in Giunta, alla luce del rientro in sella, sembra essere stato solo una “tattica” politica al rialzo. Infatti, l’ex sindaco di Francavilla cala la maschera. E dopo la riunione carbonara tra i segretari regionali dei partiti di maggioranza e Bardi (ma perché non fanno un comunicato o ancor meglio una conferenza stampa) è tornato a parlare ufficialmente da assessore alle Attività Produttive, con tanto di comunicato (questa volta sì) su carta intestata della Giunta. Lo ha fatto sulla vicenda dei lavoratori ex Auchan con tanto di comunicato diffuso dall’ufficio stampa della Giunta, rassicurando che «entro la prima settimana di ottobre sarà pubblicato un Avviso pubblico per dare una risposta ai lavoratori ex Auchan di Melfi». Permettendo così alla Regione di mantenere gli impegni assunti. Parole virgolettate direttamente all’assessore alle Attività Produttive. Un atto che a quanto pare rende veritiere le voci di Palazzo che riportano come a ieri all’ufficio protocollo della Regione Basilicata non siano mai state trasmesse le dimissioni più volte sbandierate e mai effettivamente date. dimissioni che avevano messo in fibrillazione i lucani e il mondo produttivo, da Confindustria in giù. Già nell’ultimo Consiglio regionale di mercoledì scorso il caso delle dimissioni di Cupparo erano avvolte da un giallo. Il presidente del Consiglio Cicala aveva infatti definito “assente giustificato” per motivi istituzionali l’assessore Cupparo. In più Bellettieri, consigliere “supplente”, era ancora seduto tranquillamente al suo posto. Motivi che avevano indotto tutti a dubitare sulla veridicità delle dimissioni di Cupparo. Considerato che con la mancanza del protocollo ufficiale delle dimissioni non è stato possibile nemmeno avviare le pratiche per il suo rientro in Consiglio regionale, e il congedo del consigliere “supplente” Bellettieri. Il nuovo bluff delle dimissioni di ricorda quanto già accaduto sempre con Cupparo a gennaio scorso, quando l’ex sindaco di Francavilla aveva già fatto un simile annuncio in seguito alla mancata approvazione della riforma dei consorzi industriali per il dissenso del capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Giovanni Vizziello. Di-missioni allora rientrate dopo le estenuanti trattative in maggioranza. Dopo l’ultimo Consiglio regionale però in molti credevano che l’addio di Cupparo fosse imminente.

BARDI PREDICA BENE,MA RAZZOLA MALE
Le dure parole espresse dal presidente Bardi nel suo discorso l’altro giorno in Consiglio, che senza nascondersi dietro un dito aveva lanciato stoccate a tutti richiamando gli eletti all’etica e all’estetica della politica, sottolineando che «chi ha incarichi istituzionali deve essere di esempio», sono state dunque frasi di circostanza. Parole ribadite anche a distanza di 24 ore in un incontro ad Avigliano, dove Bardi non si è risparmiato: «Noi non vogliamo tornare indietro. È il momento di avviare davvero una più ampia stagione di cambiamento». Parole che a quanto pare hanno toccato ben poco l’assessore Cupparo: prima con la nota vicenda Amazon volendo mettere il “cappello” sull’operazione, poi prendendo parte all’incontro sulla vertenza dei lavoratori della ex Caruso e in-fine ieri sulla questione ex Auchan. E a proposito di chiarezza, che si deve soprattutto ai cittadini e di etica della politica, ieri Bardi ha incontrato i leader regionali dei partiti per provare a ricucire lo strappo della crisi. Ovviamente tutto nella casa di vetro, che tutto è tranne che di vetro. Senza dire nulla a nessuno, né consiglieri né ad altri. Figuriamoci ai cittadini. In questa riunione si è così deciso di congelare le dimissioni di Cupparo. Dando così conferma alla “tattica” politica messa in atto dall’ex sindaco di Francavilla per giocare al rialzo. E così Cupparo viene autorizzato, a quanto pare, a fare il bello e il cattivo tempo, lasciando la maggioranza a bollire nella sua stessa acqua, nonostante i ripetuti appelli di immobilismo di organizzazioni sindacali e datoriali (come quelli della Cisl nella pagina precedente) mentre il presidente della Regione resta in silenzio. Non discutendo con nessuno e non condividendo scelte. Questa è l’estetica della politica che nasconde ai propri cittadini ciò che succede nel palazzo. Perché Bardi non spiega ai lucani cosa sta succedendo dando seguito logico alle sue parole di questi giorni? Le dure parole utilizzate in Consiglio e poi ancora ad Avigliano dal governatore Bardi stridono con le sue attuali azioni che a quanto pare continuano nel solco del “mancato cambiamento”.

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti