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MENSA SCOLASTICA, ANCHE LA MAGGIORANZA CONTRO GUARENTE IDEA CAMBIAMO E FRATELLI D’ITALIA: «UNA GRANDE CANTONATA»

Contro l’aumento delle rette anche l’ira della “Lista Guarente”, Lamonea: «È indispensabile un confronto»

La decisione della Giunta Guarente di aumentare, per il nuovo anno scolastico, di circa il 40% la tariffa della mensa ha generato molte polemiche sia da parte dei genitori che non trovano giusto, per la crisi economica dovuta alla pandemia e per la “scarsa qualità” del servizio offerto, pagare quasi il doppio rispetto all’anno scorso sia da parte delle opposizioni che trovano inaccettabile il comportamento del sindaco e della giunta che a quanto pare ha preso la decisione senza coinvolgere il consiglio comunale e le commissioni. Fin qui nulla di strano, è normale che i consiglieri di opposizione attacchino l’operato della Giunta, ma quando a criticare la scelta di Guarente sono i membri della maggioranza allora le cose cambiano. È proprio quello che è successo con i gruppi Idea cambiamo e Fratelli d’Italia. «C’è una parte della maggioranza che non condivide il modo con cui viene gestita la macchina amministrativa. – affermano i due gruppi – È facile dire sempre sì, ancor più facile risolvere i problemi tassando i cittadini. Quel senso di responsabilità, di capacità, di esperienza amministrativa che solitamente viene fuori proprio nei momenti di maggior bisogno sociale è venuto meno con la grande “cantonata” presa sull’ aumento delle tariffe delle mense scolastiche comunali». Che questo particolare momento storico non sia il più adatto per tassare ulteriormente i cittadini è fuori dubbio ecco perchè diventa ancora più incomprensibile la scelta di aumentare il costo di un servizio importante per le famiglie che decidono di utilizzarlo. «La fase storica degli ultimi due anni – proseguono i gruppi Idea cambiamo e Fratelli d’Italia – che ha visto la comunità gravemente pressata dalle vicende legate alla pandemia, vicende che, ancora oggi, hanno strascichi e ricadute economiche preoccupanti, avrebbe richiesto una vicinanza, una comprensione e una maggiore attenzione da parte dell’amministrazione la quale invece ha pensato bene di scaricare tutto sui cittadini». Oltre a una questione di vicinanza e “sensibilità” verso le problematiche dei cittadini che con il loro voto hanno permesso a queste forze politiche di governare, i gruppi consiliari Idea cambiamo e Fratelli d’Italia ne fanno anche una questione politica: «La politica ha delle responsabilità ma soprattutto un ruolo ben preciso: quello di dettare l’indirizzo all’azione amministrativa nell’interesse e a tutela del cittadino e dell’amministrazione stessa. Non si può continuare ad affidare la gestione dell’ente ai suoi dirigenti. Tocca a coloro che sono stati scelti dai cittadini assumere le decisioni. È fondamentale che il confine tra azione tecnica e azione politica resti ben saldo soprattutto per evitare qualsiasi tipo di ingerenza della prima sulla seconda. Ecco perché la politica deve da un lato essere in grado di contemperare la “convivenza” di queste due realtà e dall’altro assolvere a pieno al suo compito naturale di cercare soluzioni giuste e opportune che non penalizzino né l’amministrazione né la sua stessa comunità». E infine avvertono: «Da oggi non ci sarà più spazio per iniziative assunte in maniera del tutto autonoma. Saremo vigili e attente affinché il ruolo per cui siamo stati eletti possa essere svolto nel pieno delle nostre funzioni. Non ci saranno sconti per nessuno. Questo è un momento molto delicato per la città ed è necessario l’impegno di tutti per dimostrare quanto sia con-creta e tangibile la voglia di cambiamento premiata dai cittadini». Non è d’accordo con la scelta della Giunta a trazione leghista neanche Rosa Lamonea, capogruppo della lista civica “Guarente sindaco” che, quindi, ha appoggiato la candidatura a primo cittadino di Mario Guarente. «Nel chiarire che l’aumento dell’importo della mensa scolastica è stato determinato dalla necessità di adeguare il servizio alle misure di prevenzione anti-covid, ritengo che le variazioni tariffarie non debbano gravare sui cittadini, ma siano a carico dell’Amministrazione comunale, così come già verificatosi nel 2020». «Inoltre – sostiene Lamonea – è utile riformulare le fasce Isee, determinate dall’Amministrazione in carica nel 2014, in maniera non proporzionale ai redditi. Appare necessario, invece, adeguare le fasce Isee, utilizzando un criterio di proporzionalità dei redditi». La consigliera Lamonea, ritiene che, «prima di prendere decisioni a riguardo, sia indispensabile un serio confronto politico, così da evitare che si creino contrasti nella maggioranza». A loro discolpa il sindaco Mario Guarente e l’assessore alla Pubblica istruzione Alessandra Sagarese affermano di aver più volte affrontato il te-ma nelle commissioni competenti. «L’emergenza sanitaria ha comportato la necessità di dover riorganizzare il servizio di refezione che si è tradotto in un aggravio del costo del pasto già dall’anno scolastico precedente e per non gravare nessuna famiglia del maggiorazione, il Comune si è accollato la differenza di costo». Infine le rassicurazioni alle famiglie: «Vorremmo rassicurare i cittadini che l’Amministrazione comunale sta già lavorando, alla rimodulazione delle fasce Isee e a misure che siano di sostegno o comunque compensative, affinché la differenza tra il vecchio costo e il nuovo costo del pasto non abbia a ricadere sulle fasce più deboli».

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