DALLA PEDEMONTANA AL MOSE: LE CONSORZIATE E L’INCROCIO CON FIENGO COMMISSARIO ASI
AFFAIRE AMAZON Dalle commesse in Veneto per la C&P dei Cupparo nuovi elementi: intanto gli statunitensi non confermano sulla Inc Spa
Tutto tace in Regione sia sul caso Amazon in Basilicata, dell’annuncio dell’assessore Cupparo da ricordare anche come sottolineò, su basi ignote ai più, «si ipotizza un migliaio di posti di lavoro», sia sul giallo delle dimissioni «irrevocabili» dello stesso Cupparo.
Sulle tracce della Inc SpA, il mittente della lettera alla «c.a dell’assessore Cupparo», nonchè sull’investimento lucano l’intermediario, per «mandato verbale», del colosso statunitense del commercio elettronico, è facile arrivare in un attimo dalla Basilicata in Veneto. Più si indaga, maggiormente il grafico a cerchi e insiemi, s’arricchisce di conne-sioni e livelli.
Le interessenze commerciali, si veda la Superstrada Pedemontana Veneta, tra la Inc Spa, dei Dogliani, e la C&P Srl, l’azienda di famiglia dei Cupparo, tramite il Consorzio stabile Sis scpa, il cui socio di maggioranza è proprio la Inc SpA, sono ormai note.
Tra le grandi opere in Veneto, anche il modulo sperimentale elettromeccanico, meglio conosciuto con l’acronimo Mose, costituito da sistema di dighe mobili finalizzato alla difesa della città di Venezia dal fenomeno dell’acqua alta. Dire Mose, per anni ha sign-ficato dire il general contractor Consorzio Venezia Nuova.
Tra i Commissari straordinari del Consorzio, la decisione delle dimissioni risale all’ottobre dell’anno scorso, l’avvocato Giuseppe Fiengo.
Fiengo è l’attuale Commissario liquidatore del Consorzio Asi di Potenza che per competenza si occupava della gestione delle aree industriali del Potentino, come, per esempio, Melfi d-ve Amazon vorrebbe insediarsi.
Data l’istituzione di ApiBas, il passaggio alla neo società lucana per azione dell’attuazione e della gestione di interventi coordinati di infrastrutturazione, rilancio e valorizzazione delle aree produttive regionali, anche con riguardo alla predisp-sizione di strumenti semplificativi per l’insediamento nelle medesime, nonché gestione e manutenzione delle aree industriali regionali. Ma Inc Spa, per conto di Amazon, come la società dei Dogliani ha sostenuto, ha interessato l’assessore regionale Cupparo.
Ad ogni modo nel Consorzio Venezia Nuova dove Fiengo ha svolto il ruolo di Commissario, come consorziata anche la Società Ita-iana per Condotte d’Acqua SpA così come la Grandi Lavori Fincosit SpA Sempre incrociando i dati con i lavori eseguiti dalla C&P Srl, tra i committenti, non è specificato l’anno però, sia la Società Italiana per Condotte d’Acqua SpA che la Grandi Lavori Fincosit S.p.A.
Il Commissario liquidatore del Consorzio Asi di Potenza, voluto da Cupparo, è Fiengo che è stato Commissario del Consorzio Venezia nuova che tra le consorziate ha 2 imprese che hanno affidato commesse alla C&P Srl che è l’impresa dei Cupparo che lavora con Inc Spa, il tramite di Amazon per l’investimento lucano, tramite il Consorzio Sis che alla stessa C&P Srl ha subappaltato opere per la Superstrada Pedemontana Veneta.
I dati offrono spunti, che sia in una direzione o in un’altra.
Certo silenzio, spingerebbe quasi a imboccare una particolare direttrice, ma altri approfondimenti sono necessari. Al momento, l’ordine degli elementi appare interessante.
Da aggiungere che Amazon Italia, contattata ufficialmente e tramite comunicazione rintracciabile, ancora non ha fornito risposta a Cronache Lucane circa il caso Inc Spa, il «mandato verbale» e l’investimento della realizzazione di un polo logistico in Basilicata. Cupparo aveva stigmatizzato le richieste dai territori sullo stabilimento Amazon come «propaganda elettorale di basso livello per lasciare».
Intanto, però, a chiedere di valutare un’altra area oltre a quelle industriali di Tito e Melfi, è proprio la Lega tramite le dichiarazioni del consigliere regionale Pasquale Cariello e del Commissario regionale, Roberto Marti.
«L’interesse palesato da Amazon a costruire in Basilicata un polo logistico per il Sud Italia – hanno sostenuto Cariello e Marti -, è un’opportunità per la crescita occupazionale ed economica della nostra regione che non può essere mancata. A questo proposito sarebbe da valutare la possibilità di insediare il polo logistico nell’area di sviluppo industriale “ex Felandina” a Metaponto, nel Comune di Bernalda, recentemente occupata da più di 600 migranti e restituita alla leg-lità dallo sgombero effettuato dal Sindaco Tataranno nell’agosto del 2019». «È un’area di circa 40 ettari – hanno concluso Cariello e Marti -, situata in un punto strategico che ben si presterebbe a soddisfare le esigenze logistiche che un insediamento di questo tipo richiede. In ogni caso, ovunque Amazon volesse insediarsi, bisognerà che l’azienda garantisca di assumere personale lucano».