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NÉ È DECADUTO DALLA CARICA ASSESSORILE NÈ CHIARISCE SULLA INC SPA: CUPPARO IN TANA

Dall’affaire Amazon alle dimissioni orali che di «irrevocabile» per ora non hanno niente: in Giunta passano le delibere su sua proposta

Amazon in Basilicata: se il dimissionario assessore Cupparo, ex solo voce poichè dagli atti risulta ancora in carica in Giunta, ha altre “carte” sulla corrispondenza con la Inc SpA che è socio di maggioranza del Consorzio Sis Scpa che, in Italia, subappalta all’azienda di famiglia, la C&P Srl, le commesse pubbliche, è il caso che le renda pubbliche.
È evidente, emerge nitidamente dal tenore della decina di righe che l’assessore alle Attività produttiva ha scambiato con la Inc SpA, che le due “letterine” sbandierate da Cupparo a mo’ di finale che lascia il segno sul mandato assessorile, siano di facciata.
Tra i due interlocutori, da ricordare che sono amici di vecchia data, con la famiglia Dogliani (Inc SpA) «decennale la collaborazione» dei Cupparo, ci devono essere state altre comunicazioni, si auspica scritte, ancora non note ai più.
Che poi l’eventuale investimento di Amazon per la realizzazione di un Polo Sud sia interamente privato, allo stato attuale delle cose, risulta quasi un’affermazione tautologica poichè dato assolutamente non ricavabile dalla decina di righe ormai nota.
Gli uffici regionali hanno lavorato alla pratica Amazon, ma a che titolo e perchè non è del tutto chiaro e inequivoco.
Al momento, soprattutto sulla scorta dei rapporti imprenditoriali tra i Dogliani e i Cupparo, la trasparenza zoppica.
Non c’è chiarezza sulle dimissioni, dato che proprio ieri sono state approvate dalla Giunta regionale delibere «su proposta» dell’assessore Cupparo, solo assente non votante e non decaduto, così si intravede la superficie di una frangia ambigua sulla pratica Amazon. Il fatto che l’eletto di Francavilla in Sinni non si sia astenuto dal seguire l’operazione Polo Sud, non si può non negare neanche un potenziale conflitto di interessi dati i rapporti commerciali-economici tra la C&P Srl e la Inc Spa via Consorzio Sis, apre, di conseguenza, a qualsiasi ipotetico scenario di scambio.
Il passaggio dalla politica al privato è così semplice che per come è stato finora trattato il tema quasi non c’è per Cupparo una linea di confine tra i due ambiti.
Se i Dogliani si affidano ai Cupparo per la Superstrada Pedemontana Veneta, ma non è questa l’unica opera pubblica che coinvolge entrambi, non si comprende, per esempio, il perchè non dovrebbe affidarsi sempre ai Cupparo anche per il Polo Sud.
La politica, Cupparo in questo caso, avrebbe attratto l’intermediario dell’investitore privato e americano, e poi, nel campo tra privati, sempre nell’alveo delle circostanze ipotetiche, a guadagnarci anche l’azienda privata della politica, i Cupparo.
Ad ogni modo che l’assessore abbia messo a disposizione a favore della Inc gli uffici regionali che hanno lavorato sulla base di una letterina che richiama anche un «mandato verbale», non è credibile. Cupparo ha mostrato il fumo, adesso, però, tra l’altro chiarendo perchè solo Melfi o Tito sarebbero aree idonee, dovrebbe toccare all’arrosto.

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