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MARIO DRAGHI IN ATENE PER EU MED 9

“Dobbiamo raggiungere un’intesa comune sulla necessità di ridurre in modo significativo tutte le emissioni di gas a effetto sera, compreso il metano, nel prossimo decennio”

Il Presidente Draghi ad Atene per l’EU MED 9

17 Settembre 2021

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, partecipa al vertice EU MED 9 ad Atene.

Di seguito i dettagli del programma (orario locale): 

  • Ore 14.10 – Arrivo al Centro Congressi al Stavros Niarchos Foundation Cultural Centre (SNFCC).
  • Ore 15.30 – Prima sessione di lavoro “Climate change and its impact on the Mediterranean”.
  • Ore 16.45 – Foto di famiglia.
  • Ore 17.00 – Sessione plenaria EU MED: 
    • “Peace, Security and Stability in the Mediterranean”,
    • “European agenda”,
    • “Promotion of a Renewed and Enhanced Partnership with the countries of the Southern Neighbourhood: A ‘New Agenda for the Mediterranean’”.
  • Ore 19.40 – Dichiarazioni congiunte alla stampa.
  • Ore 20.30 – Cena di lavoro. 
Gallerie

17 Settembre 2021

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, è intervenuto al Major Economies Forum on Energy and Climate, promosso dal Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.

Videomessaggio del Presidente Draghi al Major Economies Forum on Energy and Climate

Venerdì, 17 Settembre 2021

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, è intervenuto al Major Economies Forum on Energy and Climate, promosso dal Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.
(A seguire traduzione di cortesia)

Dear President Biden,
Dear Colleagues,
 
I would like to thank President Biden for hosting this event.
Its timing could not be more appropriate.
Less than two months from now, all of us will be in Glasgow for COP26.
The eyes of the world will be on the outcomes of our negotiations.
On what we’ll be able to achieve for the planet and for the next generation. 
 
In the Paris agreement, we pledged to limit global warming to 1.5 degrees compared to pre-industrial levels.
Most of our countries renewed this commitment in recent G20 meetings.
However, we must be honest to ourselves and to our citizens: we are falling short of this promise.
Under current policies, we’ll reach almost 3 degrees of global warming by the end of the century.
The consequences of such an increase in global temperatures would be catastrophic.
 
The effects of climate change are already very clear.
Over the past 50 years, the number of weather-related disasters has surged fivefold.
Wildfires are ravaging forests, from California to Australia.
And from Germany to China, we are witnessing ever more destructive floods.
In Italy, we are dealing with rising sea levels in Venice and melting glaciers on the Alps.
Severe water shortages and droughts have become increasingly common and are hitting disproportionately some of the world’s poorest, for example in Africa.
 
According to the latest United Nations Intergovernmental Panel on Climate Change, to be successful we must carry out immediate, rapid and sizable cuts in emissions.
We can’t simply rely on others: we all have to do our part.
In the European Union, we set ourselves ambitious targets to reduce emissions and reach climate neutrality. 
We must honour our climate pledges and, in some cases, be ready to make bolder ones.
And we must support our own citizens and developing countries as we undergo this costly transition.
Italy welcomes the “Global Methane Pledge”.
We must reach a shared understanding of the need to reduce all greenhouse emissions, including methane, significantly in the next decade.
And we must build on the agreement at the G20 meeting on climate in Naples, stressing the importance of credible monitoring mechanisms. 
 
This is just one of the steps we must take in the coming months and years. 
I look forward to keep working with you all, President Biden, for a more sustainable and equitable future.
Thank you.

****

Presidente Biden,
Cari colleghe e colleghi,

Ringrazio il Presidente Biden per aver ospitato questo evento, la cui tempistica non potrebbe essere più appropriata. 

Tra meno di due mesi saremo tutti a Glasgow per la COP26. 

Gli occhi del mondo saranno puntati sull’esito dei nostri negoziati. 


Su ciò che saremo in grado di fare per il pianeta e per le prossime generazioni. 

Con l’accordo di Parigi ci siamo impegnati a contenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi rispetto ai livelli preindustriali. 

La maggior parte dei nostri paesi ha rinnovato questo impegno nelle recenti riunioni del G20. 


Tuttavia, dobbiamo essere onesti nei confronti di noi stessi e dei nostri cittadini: stiamo venendo meno a questa promessa. 


Se continuiamo con le politiche attuali, raggiungeremo quasi 3 gradi di riscaldamento globale entro la fine del secolo. 


Le conseguenze di un tale aumento delle temperature sarebbero catastrofiche. 

Gli effetti dei cambiamenti climatici sono già molto chiari. 

Negli ultimi 50 anni, il numero di disastri legati ad eventi meteorologici si è quintuplicato. 


Gli incendi stanno divorando le foreste, dalla California all’Australia. 


E dalla Germania alla Cina, stiamo assistendo a inondazioni sempre più devastanti. 


L’Italia sta fronteggiando l’innalzamento del livello del mare a Venezia e lo scioglimento dei ghiacciai sulle Alpi. 


Gravi carenze idriche e siccità sono fenomeni sempre più frequenti e colpiscono in maniera sproporzionata alcuni paesi tra i più poveri del mondo, ad esempio in Africa. 

L’ultimo Gruppo intergovernativo delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici ha dichiarato che, per raggiungere l’obiettivo, dobbiamo realizzare riduzioni immediate, rapide e significative delle emissioni. 

Non possiamo semplicemente contare sugli altri: dobbiamo tutti fare la nostra parte. 


Nell’ambito dell’Unione Europea, abbiamo fissato obiettivi ambiziosi per ridurre le emissioni e raggiungere la neutralità climatica. 


Dobbiamo onorare gli impegni presi in materia di clima e, in alcuni casi, essere pronti a prenderne di più audaci. 


E dobbiamo sostenere sia i nostri cittadini, sia i paesi in via di sviluppo, nell’affrontare questa onerosa transizione. 


L’Italia accoglie con favore il “Global Methane Pledge”. 

Dobbiamo raggiungere un’intesa comune sulla necessità di ridurre in modo significativo tutte le emissioni di gas a effetto sera, compreso il metano, nel prossimo decennio.

E dobbiamo basarci sull’accordo raggiunto nella riunione del G20 sul clima a Napoli, che sottolinea l’importanza di meccanismi di monitoraggio credibili.

Questo è solo uno dei passi da compiere nei prossimi mesi e anni.  

Presidente Biden, non vedo l’ora di continuare a lavorare con tutti voi per un futuro più sostenibile ed equo.
Grazie.

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