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L’OMBRA DELLA NOMINA DEL PORTAVOCE DEL SINDACO SULLO STRAPPO TANTONE-BENNARDI

CRISI DI GIUNTA Dietro le dimissioni dell’assessore del Psi ci sarebbe la volontà del primo cittadino di sostituire Otranto con Lopez, poco gradito alla maggioranza

MATERA. La lettera inviata al Sindaco Bennardi, dall’Assessore alla Mobilità Raffaele Tantone, per rassegnare  in maniera irrevocabile le sue dimissioni hanno aperto ufficialmente la crisi all’interno di Palazzo di Città. Se fino a ieri il rimpasto di Giunta era solo paventato oggi diventa una necessità a cui dover far fronte per permettere a Bennardi di amministrare.

Eppure i mal di pancia all’interno della coalizione invece che diminuire sono aumentati. Certo la spaccatura con Il Psi di cui Tantone fa parte è più profonda di quello che si vuol far credere.

A dimostrarlo la lettera di dimissioni che lo stesso Tantone ha diffuso, in cui ha evidenziato che: «Preso atto dell’impossibilità di costruire un rapporto paritetico fra le forze politiche che compongono la maggioranza e considerato che all’orizzonte non si scorge nemmeno un ripensamento rispetto ad alcu-ne scelte palesemente errate» le dimissioni sono l’unica strada plausibile. Le dimissioni dell’assessore alla mobilità dunque, oltre a confermare la tesi che Cronache Lucane da tempo ormai sta sostenendo sulla situazione di grave crisi e totale immobilismo dell’amministrazione, confermano sia l’impossibilità di sanare gli squilibri che stanno erodendo dall’interno la maggioranza sia l’ostinatezza della giunta nel non voler ritornare sui suoi passi rispetto a quelle che Tantone stesso definisce «scelte palesemente errate». Ma al Sindaco viene anche ricriminato dall’assessore alla mobilità, la mancanza da parte dell’amministrazione di «chiare priorità programmatiche» e soprattutto la scarsa attitudine a ricorrere a «dibattito e condivisione» sulle varie tematiche. Lacuna quest’ultima che, lo ricordiamo, i consiglieri di maggioranza cosiddetti “dissidenti” hanno fatto più volte riscontrare a Bennardi, e talune, come le consigliere Scarciolla e Tosti, talvolta lo hanno fatto usando anche toni molto decisi. Un’ ultima intenzione, dal punto di vista politico, poi Tantone ha espresso in qualità di segretario cittadino del Partito Socialista, ed è quella di “Voler rilanciare l’azione amministrativa”, il che è una dichiarazione tacita per dire che il suo gruppo non abbandonerà la maggioranza.

LE REAZIONI

Il primo a intervenire sulle dimissioni dell’Assessore Tantone, è stato il Sindaco Bennardi, il quale, ha subito tenuto, seppure in maniera velata, a “smentire” le manchevolezze imputate da Tantone alla sua amministrazione. «La Giunta – ha infatti ribattuto Bennardi – di concerto con i consiglieri comunali, da 11 mesi sta lavorando in maniera armonica e intensa, ed ha già ottenuto risultati amministrativi importanti, ha sbloccato procedimenti fermi da molti anni ed ha messo in cantiere una serie di nuovi progetti». Inoltre, sempre per controbattere indirettamente le motivazioni dimissorie di Tantone, il Sindaco ha aggiunto: «Da alcuni mesi mantengo un costante confronto, con incontri periodici ravvicinati con gli esponenti della maggioranza: l’ultimo incontro con i rappresentanti del gruppo consiliare Verdi-Psi risale a giovedì scorso, ed è stato utile anche per verificare il livello di coesione tra forze politiche, consiglieri e assessori comunali».

Altre reazioni politiche alle dimissioni di Tantone sono giunte solo dai consiglieri comunali del Partito Socialista di Matera, De Palo e Iosca che, elogiato il lavoro di assessore del loro collega di partito, hanno ribadito che l’atto di Tantone: «È stato condiviso da tutto il gruppo dirigente del PSI». Impossibile non riferire del fatto che al di là del PSI e del Sindaco, nessun assessore e nessun consigliere di maggioranza abbia sentito la necessità politica, istituzionale e se non altro quel minimo senso di “fair play istituzionale” nell’ esprimere un messaggio a Raffaele Tantone che, se non altro con il suo gesto ha dimostrato che la sua coerenza politica vale di più dell’attaccamento alla “poltrona”. Questo silenzio inoltre la dice lunga sulla conflittualità e l’at-tacco alle “deleghe” che in questo momento tiene imbrigliata l’amministrazione materana. Certamente più dure le considerazioni del commis-sario provinciale dell’Udc di Matera Angelino che senza mezzi termini invita la maggioranza ad andare a casa. «Le dimissioni dell’assessore comunale alla mobilità Raffaele Tantone hanno certificato il fallimento dell’amministrazione a trazione pentastellata gui-data dal sindaco Bennardi al Comune di Matera tuona Angelino. Caro sindaco, basta con questa farsa, prenda atto del fallimento della sua azione di governo sotto tutti gli aspetti: comunicazione, atti-vità amministrativa e politica.Il sindaco Bennardi non può sperare in alleanze innaturali dal punto di vista politico. Deve solo andare a casa prima pos-sibile per il bene della città di Matera».

LA PROPOSTA DI BENNARDI SUL SUC-CESSORE DI OTRANTO SCATENA LE IRE DELLA MAGGIORANZA

In un primo momento si era ipotizzato che le dimissioni dell’assessore Tantone, costituissero una sorta di “staffetta” preconcordata tra Tantone stesso e un altro esponente dell’area PSI o di alleanza. Successivamente, però, stando anche ai recenti rumors sulle nomine del nuovo portavoce del Sindaco, e la dichiarazione di Bennardi e del M5S che, come sostituto del dimissionario portavoce Otranto, avrebbero prescelto Gianfranco Lopez, ciò non avrebbe incontrato i favori del PSI e quindi di Tantone. Lopez, infatti, l’avvocato materano che nel 2009 era stato candidato alle provinciali nel partito “Italia dei Valori”, vanterebbe un’amicizia personale con il Sindaco Bennardi. La conflittualità dunque tra M5S e PSI sarebbe scattata proprio perché Bennardi non sarebbe disposto a cedere sulla figura di Lopez, rimanendo in scia con le “scelte ad personam” del suo entourage, mentre il PSI e lo stesso Tantone si sarebbero aspettati un cambio di passo puntando alla nomina a portavoce di Valeriano Delicio, uomo chiave quest’ultimo del PSI materano e anch’egli con esperienza politico-istituzionale.

BENNARDI PUNTA A TENERE LA DELE-GA NELLE SUE MANI?

Si vocifera inoltre che il Sindaco, sempre nell’ottica di non far scoppiare il bubbone della crisi amministrativa che in realtà è già in atto, e per non dover andare in consiglio a chiedere la fiducia, potrebbe trattenere per sé anche la delega alla mobilità. Quest’ultima è anche’essa una carica molto ambita e visto che sempre rumors di Palazzo dicono che gli assessori Acito all’innovazione e Corti alle opere pubbliche sarebbero “intoccabili”, beh!, allora pare proprio che tutti questi continui confronti che il Sindaco da un mese tiene con la maggioranza, non siano affatto risolutivi e l’immobilismo e l’assalto alle poltrone andrebbero avanti più di prima. E intanto il “toto-delega” alla mobilità continua.

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