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«BARDI EVITI L’IMMOBILISMO DELLA REGIONE E RISOLVA LA CRISI»

LE REAZIONI Dall’opposizione Cifarelli (Pd) e Braia (IV) spronano la maggioranza a fare chiarezza: «Se c’è unione è il momento di dimostrarlo»

POTENZA. La crisi aperta con le dimissioni dell’assessore alle attività Franco Cupparo potrebbe ricadere non solo sulle dinamiche politiche all’interno della maggioranza ma anche sulle attività amministrative.
L’allarme viene lanciato soprattutto dai consiglieri regionali di opposizione che da tempo denunciano un immobilismo nel governo targato Bardi. «Al di la della vicenda personale di Cupparo a cui posso solo che augurare ogni bene, soprattutto se sono problemi di natura personale che lo hanno spinto a questo gesto, sul lato politico invito la maggioranza a cogliere il lato positivo di questa vicenda: fare chiarezza». Commenta così l’accaduto delle dimissioni dell’assessore alle attività produttive il capogruppo del Partito democratico, Roberto Cifarelli.
«Fino a questo momento abbiamo assistito a tanti litigi, a tanti slogan- continua Cifarelli-ma a nulla di concreto per la Basilicata. Se perciò esiste una maggioranza ed è coesa come più volte da loro sottolineato, anche se non credo, questo è il momento di dimostrarlo» ha concluso il capogruppo dem.
A fargli eco il capogruppo di Italia Viva, Luca Braia per il quale: «Se la decisione di Cupparo è prettamente personale o in quanto imprenditore di rassegnare le dimissioni è certamente rispettabile per quanto mi riguarda. Quello che temo è che ad una paralisi amministrativa si aggiunga una di carattere politica che in un periodo anche di Amministrative non può certo durare molto. E se si prolunga per molto, come temo, tra le elezioni e l’orizzonte di novembre, la data in cui ci sarà il cambio della presidenza del Consiglio, saremo avanti ad un atto di follia».
«Il mio auspicio è che Bardi prenda in mano immediatamente la situazione -afferma Braia- , sostituendosi a Cupparo e risolvendo immediatamente la crisi. È chiaro che il presidente o deve farsi carico delle deleghe o fare immediatamente una nomina. Certo è che tutto può fare tranne che immobilizzare la Regione in un problema politico della maggioranza che non si risolverebbe nell’immediato. Questo sarebbe gravissimo per tutti gli appuntamenti che ci sono da rispettare. Dalla riforma sanitaria che aveva appena preso il via con il dibattito sino alle importanti decisioni da prendere con il Pnrr».
«Mi risulta che la goccia che ha fatto traboccare il vaso è l’ultima nomina di Bardi all’Arlab non condivisa politicamente. Se non c’è quindi una capacità di governo anche in vista delle nomine che stanno avvenendo la situazione che ci aspetta è più grave del previsto. Da capogruppo di Iv la preoccupazione per la Basilicata è molta» ha concluso Braia.

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