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«PRIORE CAMBI MESTIERE! FARÒ BENEFICENZA AI LUCANI CON I SOLDI CHE DOVRÀ SBORSARE»

L’INTERVISTA Il leader della Lega Salvini a Cronache sulla querelle con il Commissario del Parco dell’Appennino Lucano. Su Green Pass, sanità e viabilità

l leader della Lega Matteo Salvini sposa la causa meridionale parlando di riscatto del Sud nel suo tour in giro per le regioni del Mezzogiorno. Lo abbiamo intercettato in Calabria, chiamata al voto per il rinnovo dell’amministrazione regionale dopo il temporaneo governo di Nino Spirlì che ha preso il posto di Jole Santelli, deceduta lo scorso anno per un male incurabile. Ai microfoni di Cronache ha parlato di temi fondamentali della politica nazionale e meridionale: di Green Pass e vaccini in particolare, ma anche di reddito di cittadinanza, di criminalità organizzata, di sanità e del nuovo corso di laurea in Medicina e Chirurgia che quest’anno per la prima volta vede protagonista anche l’Università degli studi della Basilicata. Impossibile con Salvini, non parlare della questione aperta con il Commissario del Parco Appennino Lucano Val d’Agri-Lagonegrese Giuseppe Priore che lo stesso leader della Lega avrebbe querelato dopo la diffamazione attraverso un post su Facebook in cui Salvini era vestito da talebano.

Ci siamo occupati qualche tempo fa di un post su Facebook che la riguardava: lei vestito da talebano con una frase istituzionalmente poco corretta che recitava “Questo è il Mullah Ommemerd capo dei talebani padani”. Quel post era preceduto da un altro che faceva intendere il sostegno alla causa talebana. Parliamo della sua querelle aperta in Basilicata con Giuseppe Priore, Commissario del Parco Appennino Lucano Val d’Agri-Lagonegrese di cui Cronache ha chiesto la rimozione dall’incarico.

«Poveretto…Uno che fa il Commissario del Parco e scherza sui talebani e su Salvini manca di rispetto a chi in Afghanistan sta rischiando la vita. Quindi, vada a cambiar mestiere…Poi se vinciamo la causa, daremo in beneficenza ai lucani i soldi che questo ‘genio’ della politica dovrà sborsare».

Al Sud la sanità, tranne qualche eccezione non sta messa benissimo.

«Sicuramente in Italia, al Sud e anche in Basilicata c’è una forte carenza di medici e di infermieri. È emblematico il fatto che il Ministero dell’Università abbia sbagliato le domande per i test di ammissione alle Facoltà di Medicina: è un dato sintomatico di qualcosa che non funziona. C’è bisogno di aperture, c’è bisogno di togliere il numero chiuso per l’accesso a Medicina e lasciare a tutti i ragazzi la possibilità di studiare. La Basilicata da oggi ha il corso di laurea in Medicina ma bisogna capire che proprio al Sud ci sono strutture sanitarie che si potrebbero inaugurare e che non lo si fa proprio perché mancano medici e infermieri».

Presidente, la questione Green Pass crea più di qualche fibrillazione nella maggioranza di Governo. Intanto si va verso l’estensione del certificato verde. La posizione della Lega?

«La Lega ha chiesto una garanzia per tutti i milioni di italiani che ancora non hanno il Green Pass o che non possono vaccinarsi, quindi non ci saranno obblighi indistinti per lavoratori pubblici e privati, non ci sarà l’obbligo per prendere l’autobus, il treno, il tram o la metropolitana. Abbiamo ottenuto l’ok del Governo e a ciò si aggiunge la nostra proposta che riguarda un milione di tamponi salivari rapidi. Stiamo lavorando perché tutti gli studenti rientrino a scuola in sicurezza ed abbiamo guardato alla società aggiungendo un intervento sul rinvio delle cartelle esattoriali. Il Governo ci sta ascoltando. Mentre Letta e i Cinque Stelle approvano in Parlamento una legge assurda per coltivarsi la cannabis in casa, noi ci stiamo occupando della gente e di qualcosa di più interessante».

Sull’obbligo vaccinale che verrebbe proposto da una parte politica cosa ci dice?

«Un obbligo simile non esiste in nessun Paese dell’Occidente sviluppato. Gli italiani stanno rispondendo volontariamente e liberamente ma soprattutto si stanno informando. Gli italiani non hanno bisogno di cani da guardia. Su chi non può sottoporsi al vaccino stiamo lavorando per avere tamponi rapidi salivari gratuiti: pensiamo ai ragazzi che fanno sport, che fanno volontariato, ai gruppi scout, a chi va in parrocchia. Dobbiamo certamente garantire la salute per chi vuole e può vaccinarsi ma garantire il ritorno alla vita normale anche per chi non può o non vuole».

Il futuro in Italia ed in particolare al Sud si chiama Recovery Fund.

«L’importante è spendere bene i soldi, non importa quanti siano. In passato ne sono arrivati tanti, molti mal utilizzati. L’importante è fare scelte oculate nel loro utilizzo. Al Sud, e quindi anche in Basilicata, servono le infrastrutture e va migliorata la sanità».

La Lega vorrebbe abolire il Reddito di Cittadinanza. In molti non sono d’accordo con questa sua idea. Altri si chiedono perché ce l’abbia così tanto con chi percepisce il sussidio.

«Noi proponiamo un modello di politica italiana fondato sullo sviluppo, sul lavoro, sul futuro e non sull’assistenza, sugli aiutini, sulla beneficenza. Io porto avanti un’idea di lavoro e non di soldi per stare a casa senza muovere un dito. Il Reddito di Cittadinanza premia migliaia di furbetti che non fanno nulla dalla mattina alla sera. Dobbiamo dare una mano alla gente che lavora, non quelli col Suv. Se qualcuno non può lavorare e penso ai disabili che non possono essere occupati perché non ce la fanno è doveroso aiutarli ma il problema è che oggi noi stiamo dando un sussidio mensile a chi in aggiunta al reddito, svolge magari lavoro in nero e si porta a casa più soldi di chi si alza alle sette ogni giorno per andare a lavorare e spezzarsi la schiena. Ecco, il reddito di cittadinanza, inteso così, è una mancanza di rispetto per chi vorrebbe lavorare ma non trova lavoro o non è in condizione di farlo. Aiutare chi non ce la fa è un dovere della politica, ma dar via miliardi di euro per dare una mano ai furbetti è una follia. Vogliamo investire sul futuro dell’Italia per bene».

Volete investire sul lavoro, ma anche sulla viabilità?

«Assolutamente si. Non può esserci ancora una strada statale nota come la ‘statale della morte’ che è la 106 Jonica. Stiamo facendo i cani da guardia a Roma perché arrivino tutti i soldi che devono arrivare per portare questa arteria ad essere degna del suo nome».

Al Sud c’è una questione fondamentale: la questione criminalità organizzata.

«Il crimine organizzato è un alibi che riguarda tutto il Sud. Chi si riempie la bocca con le parole ‘ndrangheta, camorra, mafia, Sacra Corona Unita non fa un favore al Mezzogiorno d’Italia. I mafiosi sono sempre di meno e dove c’è puzza di criminalità dalla Lega partono i calci nel sedere. Con certa gente non vogliamo assolutamente avere nulla a che fare ma tutti devono sapere che la Lega dà un’opportunità e apre le porte a chi magari vuole cambiare vita e vuole uscire da alcuni meccanismi genetici criminali. Per qualcuno la mafia, la ‘ndrangheta, la camorra, sono un comodo alibi per addossare a questi fenomeni le proprie responsabilità che non verranno mai ammesse. Ho fatto il Ministro degli Interni e a certa gente portavamo via ville, macchine, palazzi, conti correnti. Li ho visti in faccia i malavitosi e posso dirle che al Sud la Lega c’è ed è al fianco della gente per difendere il loro onore e il loro orgoglio»

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