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AMMINISTRATIVE, PIPPONZI: «PARITÀ RISPETTATA FARE DI PIÙ SULLE CANDIDATE A SINDACO DONNE»

La consigliera regionale di Parità: «Dalla disamina delle liste si nota come lo sforzo legislativo teso alla parità di genere stia realizzando il suo obiettivo»

La quasi totale scomparsa dei partiti tradizionali. Il proliferare di liste civiche. L’alleanza giallorossa Pd – 5 Stelle che il più delle volte non regge e il Movi-mento condotto da Giuseppe Conte che in cinque anni perde la sua spinta propulsiva. La quasi totale assenza della Lega e ancora una volta delle donne.
Sono 26 i comuni lucani al vo-to per le amministrative del 3 e 4 ottobre (il ballottaggio nei comuni sopra i 15mila abitanti è in programma il 17 e 18 ottobre). E come sempre lo scenario per la rappresentanza femminile non è dei migliori. Se a livello di rappresentanza nelle liste la parità sembra essere stata rispettata e sui ruoli di candidata sindaca che la partita come sempre non è ancora cominciata. A offrire però una disamina attenta e puntuale su questo avvio di campagna elettorale è la consigliera regionale di Parità, Ivana Pipponzi: «Dalla disamina delle liste si nota come lo sforzo legislativo (legge 215/2012 che ha imposto la quota di genere pari ad un terzo nei comuni con più di 5.000 abitanti) teso alla parità di genere stia realizzando il suo obiettivo».
«Infatti, salvo alcune eccezioni, mediamente si registra una presenza di donne anche superiore al terzo. Quanto invece al numero dei candidati sindaci – prosegue la consigliera di Parità – si registra che in provincia di Potenza su 20 comuni solo in 9 concorra anche una donna, mentre in provincia di Matera, su 6 comuni s-lo in 1 concorre una donna. Desta attenzione il comune di Viggianello dove si assiste ad uno “scontro” di maschi contro donne, atteso che in una lista ci sono solo maschi e nell’altra solo donne».
Infatti nella lista del candidato sindaco uscente Rizzo con 12 candidati uomini si contrappone quella della Propoto in corsa per la fascia tricolore con altre 9 donne nella sua lista. Uno dei primi casi nella storia lucana in cui assistiamo ad un vero e proprio scontro tra maschi contro donne.
«Non mi rende certo felice questa divisione – afferma Pipponzi – in quanto l’obiettivo della parità si raggiunge attraverso l’equilibrio dei generi chiamati a collaborare e non a scontrarsi -continua-. Con la medesima legge è stato previ-sto che nei comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti si possa esprimere la doppia preferenza, purché di genere diverso. Trattasi di una importante “norma riequilibratrice” volta ad ottenere un’azione positiva di promozione della parità».
«Saluto con favore la presenza delle tante donne che si sono candidate in misura via via crescente – conclude la Consigliera regionale di Parità – a testimonianza di quanto sia forte in loro lo spirito di comunità ed il senso civico. Ai candidati, ed in particolare alle candidate, va il mio forte in bocca al lupo, con l’auspicio che anche tra gli eletti e le elette ci sia l’equilibrio di genere».

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