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CRESCONO CONTAGI E RICOVERI C’È PURE UN DECESSO A MATERA

I DATI Il tasso di positività sale, dal 4 al 6%. Si allarga il focolaio di Venosa. Sono 600 le vittime dall’inizio dell’emergenza

POTENZA. Crescono da metà luglio i contagi tra i più giovani. Ma si tratta di casi non gravi. E non si registrano decessi nella fascia d’età 12-35 anni, per fortuna. Segno che il livello immunitario, anche se in calo, continua a offrire un buon livello di protezione dagli effetti del Covid. L’ultimo bollettino della Task force regionale, però, oltre a registrare in salita il tasso di positività, 1.017 tamponi molecolari totali processati nelle ultime 24 ore 61 i positivi, che passa dal 4% al 6%, porta alla luce anche un nuovo decesso. Si tratta di un 62enne che era vaccinato ma con importanti patologie pregresse spentosi all’ospedale di Matera. Con questo ultimo aggiornamento salgo-no a 600 i morti dall’inizio dell’emergenza. Quarantasette i ricoveri complessivi, 3 in più di ieri. E 3, uno in più, sono anche i pazienti in rianimazione, due non vaccinati, di età compresa tra i 49 e i 67 anni. Intanto, secondo il report settimanale del ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, la Basilicata resta tra le diciassette Regioni a rischio moderato: il dato di occupazione dei posti letto in area medica è il 13,3% ma sempre sotto soglia, fissata al 15%. I posti letto occupa-ti in in terapia intensiva sono l’1,6%, molto lontani dal limite del 10%.Non solo. Nell’aggiornamento settimanale della mappa sull’incidenza del Covid nell’Ue la Basilicata resta colorata di rosso insieme a Calabria, Marche, Sardegna, Sicilia e Toscana. Lazio in rosso e la Campania che torna in giallo sono le principali novità. Questi cambiamenti di colore han-no un impatto sui viaggi, precisa il quotidiano belga Le Soir. Le persone che ritornano da una zona rossa nell’Unione Europea che non hanno un certificato di vacci-nazione, un certificato di guarigione o un recente test Pcr negativo dovrebbero sempre essere testate al loro ritorno.
Intanto in Basilicata cresce l’allarme per il focolaio al Centro dei Padri Trinitari di Venosa. Nella struttura sono circa 75 le persone positive al virus, tra ospiti e op-ratori. Da quanto si apprende da fonti interne sarebbero quasi tutti vaccinati. Diciotto ospiti sono stati trasferiti nel covid hospital della città oraziana. L’ultimo screening con tamponi rapidi ha rilevato altre 9 positività da confermare con molecolari. Il rettore del Centro, Vito Campanale, nei giorni scorsi, quando era scoppiato il focolaio, nel darne annuncio, aveva sottolineato che tutte le misure di sicurezza e i protocolli anti contagio erano stati adottati.

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