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PEPE RILANCIA SU PRIORE: «NON SOLO BULLO MA PARE ANCHE PESSIMO AMMINISTRATORE»

PARCO DEI BALOCCHI Il senatore lucano della Lega riprende Cronache sulla nomina “a futura memoria” del Commissario e annuncia interrogazione parlamentare

POTENZA. I leghisti si sono legati al dito l’offesa che il presidente Giuseppe Priore, commissario del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri – Lagonegrese, ha fatto nei confronti del loro leader Salvini.
Per alcuni è stata solo una battuta goliardica, per altri – indipendentemente dal proprio credo politico – è stato un gesto di cattivo gusto difficile da perdonare. Così Matteo Salvini querela Giuseppe Priore, che aveva pubblicato un foto-montaggio in cui il leader della Lega appare con le sembianze di un talebano. Giuseppe Priore sul suo profilo Facebook aveva pubblicato un post in cui Salvini, con la barba lunga e alle spalle delle scritte arabe, viene paragonato a un talebano. Nell’immagine pubblicata si legge anche: “Questo è il mullah Ommemerd capo del talebani padani”.
Immediate le polemiche e tanta l’indignazione da parte del diretto interessato, ma anche di leghisti e non solo. Priore, successivamente, ha rimosso il post, ma le critiche ormai erano all’ordine del giorno.
Il caso ha fatto il giro non solo del web ma anche dei vari ambienti politici, aprendo così il vaso di Pandora all’interno del Parco dell’Appennino Lucano.
Il senatore lucano della Lega, Pasquale Pepe appreso del post social di Priore è stato uno dei primi ad esprimere la sua contrarietà e la ferma convinzione di chiederne le dimissioni. Pepe però non ne ha fatta solo una questione “partitica”. Il senatore lucano da tempo segue le inchieste Tanto sulla nomina dei vari commissari che sulla stessa gestione del Parco dell’Appennino Lucano portate alla ribalta proprio da Cronache Lucane. Anche questa volta infatti Pepe prendendo spunto dall’inchiesta di Cronache ha annunciato: «Si prepara l’interrogazione parlamentare sul contegno del Commissario del Parco dell’Appennino Lucano/Val d’Agri/Lagonegrese. Non solo bullo: a quanto pare, anche pessimo amministratore, e con una nomina “allegra” disposta a futura memoria. Andare fino in fondo è d’obbligo!».
Una interrogazione che il senatore della Lega ha spiegato alla nostra redazione si suddividerà in due capitoli: il primo riguardante la gestione di Priore del Parco (che a quanto pare risulterebbe essere non ottimale) e la seconda sulla nomina dello stesso che a ottobre sarebbe in scadenza anche se dal giungo 2020 dopo una intesa tra il Ministro Costa e il governatore lucano Bardi risulterebbe aver ottenuto già l’incarico da presidente del Parco ma senza Consiglio di amministrazione rimarrebbe una nomina a “futura memoria”. Cronache Lucane continuerà ad occuparsi della vicenda.

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