Centrodestra lucano e nomine apicali: a distanza di 1 mese dalla Giunta prevista, ma saltata, per chiudere la pratica, le trattative politiche sembrano ormai navigare in acque tranquille.
Anche la matematica, questa volta, ha un po’ semplificato le cose: se a luglio i conferimenti di incarico erano 3, Apibas, Arlab e Fondazione Farbas, adesso sono soltanto 2. Nel frattempo, infatti, il presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Potenza, Luigi Vergari, è stato nominato Amministratore unico di Apibas. Rimangono le altre 2, ma le mediazioni appaiono in stato avanzato.
Forza Italia è riuscita a portare a casa la postazione: alla Fondazione Farbas andrà Antonino Capuano di Lavello.
Per lui un “ristoro istituzionale”. Nell’ottobre del 2019, i Berlusconiani avevano di intesa tra loro espresso il suo nome per la carica di Amministratore unico dell’Ater di Potenza.
Tuttavia, l’accordo non li mise al riparo dalla sorpresa: l’allora candidatura di Capuano, fu esclusa. Per il classe ‘74 e laureato in Scienze politiche, «mancata datazione Curriculum vitae» e domanda non ammissibile in base a 2 articoli del relativo Avviso.
Per i forzisti, tra l’altro, concorreva anche l’ex parlamentare e sottosegretario di Governo, Vincenzo Taddei.
Ad ogni modo, come da nomine del presidente del Consiglio regionale, Carmine Cicala, per l’Ater di Potenza fu scelto Vincenzo De Paolis.
Chiusa la pratica Farbas, parzialmente aperta quella dell’Agenzia regionale , commissariata da 2 anni, per il lavoro e l’apprendimento Arlab.
Si sa il partito, ma dubbi sul nome anche se sarebbe già stato individuato. Come da intese, la postazione per il Direttore generale resta in capo a Fratelli d’Italia, versante provincia di Matera.
Data la proiezione geografica, il secondo “ristoro istituzionale” disponibile sembrava destinato all’ex deputato e già senatore Cosimo Latronico. Nel 2019 la candidatura alle regionali lucane la sua candidatura, per l’appun-to, nelle liste di di Fratelli d’Italia. partito con il quale si è federato Direzione Italia.
Benchè Fratelli d’Italia a Nova Siri risultò il partito più votato, le mille e 685 preferenze raccolte lo fecero fermare al secondo posto, in provincia di Matera, dietro all’attuale consigliere regionale Giovanni Vizziello: Latronico non eletto. In pole per l’Arlab, in realtà le possibilità risultano di molto scemate. Nel frattempo, decorsi ormai 2 anni e mezzo, Latronico si è sistemato alla Cascina Costruzioni, e come facile immaginare e desumibile anche dalle note stampa come amministratore dell’impresa, con il bonus 110% attualmente guadagna di più che se nominato al vertice dell’Arlab.
È preso dall’impegno che già ha e si è “appassionato” al tema come si può notare anche dalla «riflessione» sui borghi lucani con particolare riferimento alla «rigenerazione urbana», da lui redatta proprio ieri (vedi pagina 15). Ecco perché Latronico ha declinato l’invito e così la nomina può essere gestita direttamente dal consigliere Vizziello.
Ci sarebbe un’altra nomina ancora, ma la politica lucana ha poca capacità di “infiltrazione”.
Il riferimento è all’incarico di Direttore generale di Acquedotto lucano. Com’è noto, la società Acquedotto Lucano Spa ha avviato la selezione per l’affidamento dell’incarico, ma la procedura di selezione è stata affidata alla società “Ranstad Italia Spa”.
Per i candidati interessati, c’è ancora tempo poichè per l’invio delle domande di partecipazione, la finestra temporale si chiuderà tra pochi giorni: il 31 agosto.
La politica può e potrà, anche se ancora per poco, provarci, ma con la schermatura di Ranstad ha probabilità pressoché nulle di gestire l’iter.