LA PARROCCHIA DI SANTA CECILIA CELEBRA I 10 ANNI DI SACERDOZIO DI DON GERARDO CERBASI

In un mondo in cui – maggiormente dopo la pandemia e l’avvento di nuove tecnologie – i giovani sono sempre più lontani da luoghi di aggregazione sociale, la figura di un parroco all’interno di una comunità rappresenta da sempre un punto di riferimento cardine per tante realtà.
E se anni fa l’obiettivo principale del Buon Pastore era togliere ragazzi e ragazze dalla strada, accoglierli e allontanarli dalla malavita – vengono in mente figure come quelle di Beato Don Pino Puglisi e Don Diana- oggi spetta l’arduo compito di portarli almeno per qualche ora offline. Riscoprire la bellezza delle relazioni, della convivialità e di un cammino condiviso di riflessione e crescita comune, uniti attorno a sani valori che fanno da colonna portante.
Tutto in compagnia di una guida che giovane come loro sappia con esperienza indicarne le fatiche, preparandoli alle intemperie. Imparare a vedere nella diversità dell’altro, a partire da ogni suo aspetto, una ricchezza e non un ostacolo, un’occasione per trovare in noi ciò che magari in solitudine non avremmo mai notato. Educare ad uno spirito di accoglienza e fratellanza, aiutando chi è in difficoltà, donando parte del proprio tempo. Fermarsi a riflettere, formando un pensiero libero e critico che non si fondi su stereotipi e pregiudizi.
È di tutto ciò che ogni comunità cittadina avrebbe bisogno, non solo di un semplice spazio per giocare e chiacchierare, ma di uno spazio abitato e vissuto da persone e figure che abbiano le caratteristiche e i principi del Buon Pastore, che da e vive la propria vita per le sue pecore.