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BAR DEL TRIBUNALE, DAL GIP ARRIVA L’OK ALLA RESCISSIONE DEL CONTRATTO

A settembre riaprirà e la gestione alla stessa società finita nell’inchiesta Iceberg sul clan Riviezzi: il Comune di Potenza, però, deve fare subito la nuova gara

Sarebbe dovuto durare 6 anni l’affidamento in concessione, , da parte del Comune di Potenza, del locale sito all’interno del Palazzo di Giustizia del capoluogo precipuamente destinato a Bar-Caffetteria, ma a distanza di poco più di 3 anni dall’aggiudicazione del marzo del 2017 c’è da ripartire da zero.
Da settembre, però, il Bar potrà riaprire agli avventori, come richiesto, il 29 giugno scorso, anche dalla Presidente della Corte d’Appello, al fine di «garantire l’erogazione di servizi funzionali alle attività del Tribunale».
Nel frattempo, tra il 2017 e il 2023, la scoperta investigativa, lo scorso aprile, dell’inchiesta dell’antimafia della Procura di Potenza sul «clan Riviezzi che ha coinvolto anche Mario Giugliano e Mario Restaino, ovvero i funzionari del Comune che si sono occupati dell’appalto e che per l’accusa «turbavano la gara».
A seguito dell’inchiesta, il sequestro preventivo della società “Bar del Tribunale Srl” e la nomina, come amministratore giudiziario, di Antonino Dattola con studio in Reggio Calabria.

Sul piano giudiziario, la vicenda prosegue il suo corso, ma il Tribunale non può attendere: il servizio di Bar Caffetteria è da «ritenersi funzionale per un miglior svolgimento delle attività e per l’utilizzo di tutti i servizi presenti all’interno del Palazzo di Giustizia». Per cui lo stesso, come specificato dal Comune di Potenza, «deve essere riavviato e garantito con continuità». La soluzione, dopo interlocuzioni e comunicazioni, anche per le vie brevi, circa l’autorizzazione del Gip alla prosecuzione delle trattative, è stata trovata: il Giudice per le indagini preliminari ha emesso il provvedimento autorizzatorio alla rescissione del contratto in essere, oggetto di rilievi da parte degli inquirenti, tra il Comune di Potenza e la società Bar del Tribunale Srl.
A gestire il Bar Caffetteria, tuttavia, sarà ancora la stessa società: la “Bar del Tribunale Srl”.
Lo farà tramite un nuovo contratto temporaneo con il Comune che potrà durare poco o anni. Più precisamente il tempo necessario ad avviare ed espletare la procedura ad evidenza pubblica per l’individua-zione di un nuovo contraente.
C’è un limite temporale massimo: fino all’11 magio 2023 che è la data di scadenza del precedente contratto, quello del 2017 annullato ora dopo l’inchiesta sul «clan Riviezzi» di Pignola.
Tra le accuse, a vario titolo, per il considerato boss dell’omonimo clan, Saverio Riviezzi, e altri, quella di «associazione per delinquere di stampo mafioso operante in Pignola e nella Provincia di Potenza con ramificazioni su tutto il territorio nazionale e con alleanze con analoghe strutture mafiose operanti in Basilicata Campania e Calabria che avvalendosi della forza d intimidazione derivante dal vincolo associativo e del conseguente stato di assoggettamento ed omertà che ne deriva, acquisiva il controllo diretto ed indiretto pure a mezzo di presta-nomi ed anche impiegando le risorse economiche ed i profitti derivanti da altre attività delittuose di interi comparti economici ovvero di specifiche attività economiche», come quella «della gestione del Bar Caffetteria presso il Palazzo di Giustizia di Potenza».
A vincere l’appalto nel2017, la società Trepiccione Mirone Maria, che, istituita «lo stesso giorno di pubblicazione del bando di gara», «non aveva i requisiti per aggiudicarsi la gara».
Nel dicembre del 2017, poi, il subentro della “Bar del Tribunale Srl” costituita 2 mesi prima, nell’ottobre dello stesso anno, e l’inerzia del Comune, così come contestata dalla Pro-cura, che «nonostante, la Trepiccione avesse ceduto alla “Bar del Tribunale Srl” l’azienda comprensiva quindi dell’attività di bar e ristorazione all’interno del Palazzo di Giustizia di Po-tenza», non «revocava» l’affidamento nonostante mancassero ormai imprescindibili presupposti di legge. Tra questi, non c’era stata «la preventiva autorizzazione del Comune di Potenza in violazione del-le disposizioni del disciplinare», o l’assenza, da parte di un requisito fondamentale previsto dal bando.
Il Comune adesso ha approvato lo schema di contratto per l’affidamento temporaneo: a settembre riaprirà il bar e la gestione, seppur provvisoria, ancora in capo alla “Bar del Tr-bunale Srl”, in amministrazione giudiziaria.

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