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WFF: LA BACCANTE A STEFANIA AUCI

La kermesse guarda all’Afghanistan con il tema ‘Ritrovare la gioia’

Dal 23 al 25 settembre torna una fra le più attese kermesse letterarie in Italia. Si parlerà anche di Afghanistan, di tecnologia, di donne e di discipline Stem.

L’ultimo ad aver accolto l’invito è Enaiatollah Akbari, autore con Fabio Geda di Storia di un figlio. Andata e ritorno, (Baldini & Castoldi). Una scelta non casuale considerato il dramma che si sta vivendo in queste ore in Afghanistan. A conferma che il Women’s Fiction Festival è una manifestazione dedicata alla scrittura al femminile, ma che prova anche ad immergersi nella realtà che lo circonda affrontando temi di grande attualità sempre attraverso la potente voce della scrittura.

Enaiatollah Akbari si unirà a scrittrici riconosciute a livello nazionale ed internazionale, aspiranti scrittrici con un manoscritto nel cassetto, editor ed agenti letterari alla scoperta di talenti da lanciare nel panorama editoriale italiano e non solo che si sono dati appuntamento a Matera per partecipare alla quindicesima edizione del Women’s Fiction Festival organizzata dall’associazione culturale Matera Letteratura.

Dopo due anni di interruzione, torna a far sentire la sua voce una delle più importanti kermesse letterarie in Italia e unica in Europa per la sua originale formula rivolta a chi scrive ed a chi legge.

Passati circa due anni vissuti dentro la pandemia, e con la luce che si intravvede in fondo al tunnel, il Women’s Fiction Festival torna con un tema che vuole ispirare ottimismo e fiducia nel presente e nel futuro grazie alla potente forza dei libri: “Ritrovare la gioia”.

Scrivere è magia, acqua di vita, al pari di qualsiasi altra attività creativa. Scrivere rende la vita più felice e radiosa. […] È rialzarsi, rimettersi in sesto e passare oltre. Ritrovare la gioia.”

Lasciandosi ispirare dal grande scrittore americano, Stephen King, al WFF, luogo di scoperta di talenti letterari e di promozione della scrittura e della lettura, si vogliono puntare i riflettori sul potere della parola scritta. La scrittura è un’arte, ha il potere di generare nuovi contenuti e format, partorire sistemi segnici e produzioni culturali, nuovi mondi, più creativi, inclusivi e fluidi.

Su carta o su ereader, in audio, trasposte in sceneggiature per la tv o per il cinema, le parole scritte combinate con suoni e immagini in movimento rispondono al bisogno primordiale di raccontare storie.

Al WFF si vuole fare un’immersione nell’acqua della vita, attraversare storie di valore civile, politico, culturale, sentimentale in cui le protagoniste sono eroine inquiete, coraggiose, passionali, guerriere che non smettono mai di lottare per ritrovare la gioia e arricchire l’esistenza dei lettori.

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