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PUNTO, SET E PARTITA PER LA PM VOLLEY: SULLA PAROLA, IL COMUNE DÀ 20MILA EURO

A Potenza per il “Beach volley Golden gala” lauto contributo pubblico: la scheda costi manca, la rendicontazione sarà a posteriori

Potenza si prepara all’anno, come da estensione concessa dalla federazione Aces, di “Città europea dello Sport” e lo fa nel modo più insolito: con la due giorni d’evento “Beach volley Golden Gala”. Sulla carta l’iniziativa potrebbe, nel capoluogo di regione più alto d’Italia, risultare una superflua distrazione. Ogni disciplina sportiva, tuttavia, merita pari dignità rispetto a tutte le altre.
La questione, non casualmente, è un’altra: la sorta di inusuale “join venture” tra pubblico, Comune di Potenza, e privato, Pm volley, appositamente creata per la realizzazione della manifestazione sportiva.
Ad attirare l’attenzione, sul versante burocratico, è l’entità economica del patrocinio dal Comune concesso: «un contributo pari a 20 mila euro».
Per completezza di informazione, da precisare che il patrocinio stesso include contestualmente anche l’autorizzazione, per la Pm volley, all’utilizzo del suolo pubblico di Piazza Don Bosco «a titolo gratuito».
Oggi e domani il Golden Gala, ma la piazza a disposizione della società privata dal 22 al 27 agosto. Sospeso, domani e venerdì, persino il mercato rionale perchè l’area, anche la attigua via Milano, è destinata «alla sosta delle autovetture».
Gli ospiti sono di livello, buona parte fino a ieri era a Palinuro per la tappa del Campionato Italiano di beach volley, e le aspettative dell’amministrazione sono alte anche se, a bocce ferme, le esaltanti dichiarazioni dell’assessore comunale allo sport, Patrizia Guma, «ricadute economiche e turistiche su tutto il territorio», appaiono un po’ esagerate. Magari, invece, sarà così. Chissà. Ancora una volta, occorre sottolineare che non sono di questo tenore gli spunti critici ai quali il “Beach volley Golden Gala” presta il fianco. Come da atti comunali, la manifestazione per la maggioranza governativa ben «si colloca» nella cornice di “Potenza città europea dello Sport”. Nulla quaestio, si potrebbe aggiungere.
Ma se il modus operandi del sindaco Guarente e della Giunta di centrodestra deve essere questo, allora il primo passo non può che essere errato. Amministrativamente la “join venture” pubblico-privato, il Comune è «coorganizzatore» dell’evento, ha, come automaticamente, per le modalità che sono state perseguite, prodotto una zona grigia di gestione dei soldi pubblici.
Il Comune ha ritenuto «proficuo» compartecipare con la società sportiva Pm Volley e così fifty-fifty: 20mila euro ciascuno. A parte che non si comprende quali sarebbero stati i non benefici per il Comune qualora il privato fosse riuscito a sue spese a realizzare l’evento che è nell’ottica di “Potenza città europea dello Sport” e non rientrante ufficialmente.
Come in certe, perchè solo ad alcuni accade, tradizioni lucane, il privato propone e la pubblica amministrazione accetta. Il Gala, infatti, è iniziativa avanzata dalla Pm volley al Comune che fino al “suggerimento” non avvertiva questa esigenza sul beach volley.
La vera anomalia sembra risiedere nel vulnus delle spese. Ufficialmente non compare nessuna scheda dei costi come se sulla parola il Comune avesse preso per buono il necessario impegno di complessivi 40mila euro. Per cosa e in favore di chi, 20mila euro, va ricordato, sono soldi pubblici, non è noto. Così saltato il passaggio di una rendicontazione preventiva, la stessa si trasformerà in fatturazione. La Pm volley gestirà i pagamenti e il Comune, per la sua parte, li liquiderà.
Da rilevare, inoltre, come ancora una volta al Comune di Potenza si preferisce la pratica del face to face con i privati. Anche nello sport, 20mila euro a una sola società sportiva evitando così il coinvolgimento di altre potenzialmente interessate che se partnership avrebbero potuto anche consentire eventualmente una riduzione della spesa pubblica. Chi ne beneficerà ne beneficerà, la città, solo la Pm volley, entrambe, l’importante è che la «rendicontazione» affidata interamente al privato, libero tra l’altro, a questo punto, di rivolgersi a chi vuole lui, è a posteriori. Anche questa è la gestione dei soldi pubblici a Potenza.

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