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CARO NIPOTE’ A FERRANDINA CON ATTORE E REGISTA NEL CINEFORUM

Con la partecipazione e presenza dell’attore e sceneggiatore lucano Massimo Previtero e il regista Emanuele Di Leo

Ottima partecipazione presso l’atrio del Chiostro di San Domenico a Ferrandina, per la serata dedicata al cinema, con la proiezione di un interessante e ben curato docufilm girato interamente in regione, dal titolo ‘Caro Nipote’ (2015).
A dare il benvenuto agli spettatori e ospiti intervenuti, la presidente Maria Carlucci, della dinamica e intraprendente Associazione locale ‘Donna 2000 & Amici’, con la presentazione di Antonio Petrino e la partecipazione dell’attore e sceneggiatore pisticcese Massimo Previtero e del regista romano Emanuele Di Leo.
In apertura di serata, uno showreel relativo alla carriera cinematografica di Previtero e ai lavori realizzati dalla produzione.
Tratto da una storia vera, con una trama emozionante con protagonista una nonna (Domenica Maria, scomparsa nel 1993) che si racconta al suo nipote: una donna bella e fragile, innamorata di un uomo sbagliato.
Una tematica antica e purtroppo attuale come quella della violenza sulle donne, peodotto dalla Dilprev CineFilm Production.
Dopo la proiezione del film si è aperto un dibattito sul tema, con interventi di Mimma Grillo (Commissione Regionale Pari Opportunità Regione Basilicata), Vita Tondo, Vincenzina Veneziano, Milena Gentile, Carmela Lampo e Rocco Cifarelli (partecipante al film), oltre all’esibizione di Bloody Mary (Erick Ammaturo) contro il femminicidio.
Dopo qualche anno l’opera cinematografica è stata riproposta in Basilicata, dopo essere stato premiato e discusso presso la sala della protomoteca del Campidoglio a Roma e non solo, presentato in America presso l’Indiana University di New York, ha fatto appassionare critici e antropologi.
Presentato persino al Miur, Ministero dell’Istruzione, Ministero dall’Università e della Ricerca, proiettato in molte scuole.
Un’iniziativa apprezzata, che ha rimarcato il talento e la bravura dell’attore protagonista lucano e ha evidenziato una riscoperta della nostra affascinante regione in un tuffo nel passato, tra silenzio, omertà e guerra, tra legami che durano nel tempo e un’epoca mai dimenticata.
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