AttualitàBasilicataBlog

UN FONDO SOVRANO LUCANO CON LE ROYALTIES: PER TORTORELLI NON E’ PIU’ TEMPO DI INDUGIARE

Il modello norvegese produce utili a dismisura. Il segretario regionale della Uil rilancia la proposta del 2018: «Ogni euro ne crea 1,7»

Se il fondo sovrano Norvegese ha reso il 9,4% nel primo semestre del 2021, registrando profitti per circa 94 miliardi di euro, chissà allora quanto avrebbe prodotto il fondo sovrano della Basilicata alimentato dalle royalty del petrolio e istituito sul modello norvegese. Il dubbio interrogativo è stato approfondito dal segretario regionale della Uil, Vincenzo Tortorelli che ha ricordato, in premessa, come dal sindacato già nel 2018 fu lanciata l’idea progettuale con un calcolo preciso: «Per ogni euro depositato nel Fondo si possono creare circa 1,7 euro di redditi da investimenti per lo sviluppo e per nuova occupazione».
«Tenuto conto che solo l’Eni in cambio dell’estrazione del petrolio ha versa-to 1,6 miliardi di euro in poco meno di 20 anni – ha spiegato Tortorelli -, parliamo di tutt’altre cifre rispetto ai 60 milioni di spesa programmati di recente e tra l’altro per il prossimo triennio da Regione e sin-daci del comprensorio petrolifero per il Programma Operativo Val d’Agri. Un programma sicuramente utile ai 32 Comuni del Pov specie per far fronte ai ser-vizi essenziali ai cittadini ma che servirà a poco per lo sviluppo e soprattutto l’occupazione. Invece sul modello del fondo sovrano norvegese, che ha abbandonato ogni investimento oil, il più grande detentore di azioni nei mercati azionari globali, con partecipa-zioni in circa 9.000 aziende in tutto il mondo, la nostra proposta è ispirata da due sentimenti-guida: quel-lo della generatività delle commodities da far attecchire alla economia di famiglie e imprese lucane, massimizzandone i risultati e quello della destinazione per programmi rivolti al futuro delle nuove genera-zioni». «Il Fondo – ha aggiunto Tortorelli – arricchito da un impiego prudente sul mercato finanziario, proietta la programmazione al futuro e al dopo-petrolio alimentando un flusso di risorse utili, sia come accumulo di “previdenza sociale” per i cittadini lucani e sia per costituire uno stock di risorse a “tesoreria regionale”, da investire nel-lo sviluppo del territorio. Tutto questo non solo grazie al petrolio e al gas. C’è infatti una relazione stretta tra i “beni comuni”, l’identità e il futuro della regio-ne. Ci vogliono le basi di un nuovo costruire per combinare la risorsa idrica, quel-la appenninico-forestale e del paesaggio e quella dell’energia petrolifera».
«Per restare nel concreto nei prossimi 10-20 anni – ha specificato il segretario regionale della Uil – l’indotto del barile petrolifero genera 8-10 miliardi di euro, comprensivi dell’introito dell’Ires ottenuto con la negoziazione sullo Sblocca Italia. A questi valori si possono aggiungere ulteriori risorse rivenienti da politiche di valorizzazione dell’acqua, e dalle concessioni per lo sfruttamento di acque minerali attualmente incassate dalla Regione, e dei prodotti delle foreste demaniali, circa 18,6 milioni di euro di introiti all’anno. Fondo che rimarrebbe in-vestito fino alla sua scadenza, fra 70-80 anni, e, con una gestione accorta, potrebbe avere un rendi-mento annuo medio prudenziale del 3-4% e quindi fruttare, a scadenza, circa 56-60 miliardi. Per la Uil è dunque tempo subito dopo questa pausa di agosto di pensare agli “Stati generali dell’energia”, autentico crocevia per affrontare questi problemi e superare i ritardi e le sottovalutazioni che si registrano in Basilicata in tema di transizione energetica nonostante da tempo Cgil, Cisl, Uil a livello nazionale abbiano lanciato la piattaforma unitaria per “la giusta transizione” che a li-vello regionale abbiamo declinato nei differenti aspetti».
«Lo richiede il Recovery Fund che concentra le risorse principalmente su due driver – ha concluso il segretario regionale della Uil Basilicata, Vincenzo Tor-torelli -: rendere le aree metropolitane veramente green e l’idrogeno che per noi ha anche un altro valore per accompagnare i programmi di costruzione di nuove auto alimentate ad idrogeno».

 

 

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti