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SALVINI QUERELA PRIORE DOPO IL POST DEL MULLAH “OMMEMERD”

Il Commissario del Parco è avvezzo a post denigratori della Lega e del suo leader. Vorrà colpire i politici lucani?

Un post che si sarebbe potuto certamente evitare non perchè Matteo Salvini sia in-toccabile, ma perché è pur sempre un uomo delle Istituzioni, un rappresentante del-la politica italiana e un già Ministro agli Interni, un ruolo che certamente non si con-ferisce all’ultimo degli inca-paci.
Che Salvini, soprattutto al Sud possa non piacere è un conto- pur se le folle di gen-te ai suoi comizi ed i numeri elettorali dicono il contrario-ma che lo si debba deridere e soprattutto accostare ai feroci talebani che hanno riconquistato l’Afghanistan è uno sgarro istituzionale che non doveva essere messo in atto da Giuseppe Priore, Commissario dell’Ente Par-co Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese e responsabile del Gruppo Lucano della Protezione Civile. Non uno qualunque, un cittadino comune, ma anche lui un uomo nominato dal Go-verno. Lo scivolone di Priore però potrebbe costare caro perché tra chi chiede le sue dimissioni, solleva il di-to lo stesso leader della Lega Matteo Salvini che dalla sua pagina social rende pan per focaccia: un post pubblicato qualche ora dopo lo sgarro subito, dopo aver spiegato chi sia e cosa faccia questo Priore, annuncia che il Commissario del Parco vince una bel-la querela. E Salvini non è uno che scherza e soprattutto è uno che per giungere a tale decisione ne avrà evidentemente sopportate troppe. Nel vano tentativo di col-pire gli uomini locali della Lega in Basilicata, Priore da tempo attacca l’entourage di Salvini con post anche ben datati e risalenti addirittura all’aprile 2019, appena un mese dopo la sua nomina a Commissario del Parco Val D’Agri lagonegrese. Da dire che al di là della nomina da parte del Conte-uno, il benestare per sedere se pur temporaneamente sullo scranno più alto dell’Ente (e prima o poi ci dovrà essere una fine al commissaria-mento!!) è stato da-to dal Presidente della Regione Vito Bardi, lo stesso che governa in Basilicata con la Lega e lo stesso che Priore in un altro post ha definito, per esser gentili, ‘un cretino’. Questo è il ringraziamento, direbbe un padre di famiglia. Ma non finisce qui perché gli attacchi, per niente velati, a Salvini sono proseguiti fino a quello inopportuno di due giorni fa con post su mazzette e diamanti, sull’indagine che ha riguardato il Senatore per abuso d’ufficio, sul clan Casamonica che avrebbe fatto campagna elettorale per la Lega, sulle ruberie dei leghi-sti. Insomma, una insofferenza che Priore manifesta nei confronti della Lega e che nessuno riesce realmente a spiegare.
Priore aveva già avuto alcuni guai essendo stato attenzionato proprio dalla Lega e dal lucano Senatore Pasqua-le Pepe in occasione di un rave party organizzato all’in-terno del parco in agro di Gallicchio che è un’area in cui nidificano delicate specie faunistiche come il capovaccaio, la cicogna nera e il grifone. Specie protette che senz’altro avrebbero riportato in-genti danni dal rave party che per antonomasia avviene con musica sparata ad altissimo volume. Già in quell’occasione la Lega annunciava azioni contro chi avesse autorizzato un evento privo del-le più elementari regole civi-che accompagnate da fiumi di alcool e droga. Ma i ‘guai’ di Giuseppe Priore potrebbero non essere circoscritti solo alla diatriba con la Lega poiché, secondo quanto risulta al nostro giornale, ad alte sfere politiche si stanno già approntando interrogazioni parlamentari e relative richieste di rimozione dall’incarico. La strafottenza relativamente al ruolo detenuto e l’intolleranza ver-so il partito padano questa volta sono andate oltre e probabilmente l’avanzata di Salvini, in primis, verso il Tribunale con Priore sul banco degli imputati non potrà fermarla nessuno.

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