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LA MORTE DI GINO STRADA ESIGE RISPETTO ED ANCHE SILENZIO DA PARTE DELLA PEGGIORE DESTRA

Si tratta di un vero e proprio tentativo di sovvertire la narrazione di Gino Strada come uomo di pace e uomo schierato dalla parte dei più deboli

#uncasoallavoltafinoallafine
RISPETTO PER GINO STRADA 

? Sarebbe ora di smettere di condividere la catena su Gino Strada e la chiave inglese

✅ E invece simpatizzanti e politici dei partiti di destra hanno continuato a farlo anche nel giorno della sua morte

?Non c’è alcun rispetto nella condivisione di una informazione che, sin dal 2018, ha iniziato a circolare in rete, a mo’ di catena, tra le bacheche di Facebook e le chat su WhatsApp.


Tale “Michele Calabrese” aveva, infatti, fatto girare un messaggio su Gino Strada e la chiave inglese che, da esponente del movimento studentesco negli anni Settanta, il fondatore di Emergency avrebbe portato con sé sotto l’eskimo.


?È un messaggio che non ha alcun riscontro e che non andrebbe affatto diffuso: nessuna prova, eppure decine di condivisioni, con qualche scivolone ad alti livelli (è il caso, ad esempio, del post – poi rimosso – del dirigente di Fratelli d’Italia a Rovereto #GiuseppeFiorito ma anche del direttore generale dell’Arpab in Basilicata, Antonio Tisci) a sx nella foto, con assessore Gianni Rosa 

?️ Gino Strada e la chiave inglese, i messaggi e la bufala

?️ I messaggi che si stanno registrando in queste ore – e che vengono presentati come posizione “anticonformista” rispetto all’unanime cordoglio per la morte di Gino Strada, avvenuta ieri in Normandia – sono tutti figli di questa catena datata 2018.

✅ Un tale Michele Calabrese avrebbe raccontato che gli amici del movimento studentesco di cui Gino Strada faceva parte lo chiamavano «chiave inglese» perché «giravi con una chiave da 24 sotto l’eskimo eri il capo dei picchiatori»

?A questo messaggio si sovrappone, in una sorta di intersezione di informazioni sparse, il riferimento alla Hazet36 una chiave inglese particolare, che era stata utilizzata per colpire il militante del Fronte della Gioventù Sergio Ramelli a Milano.

?Un delitto con cui, ovviamente, Gino Strada non ha nulla a che vedere

? Tuttavia, basta la sua partecipazione a Movimento Studentesco (che aveva anche un servizio d’ordine chiamato Katanga) per accostare Gino Strada a questo oggetto, senza alcuna prova e senza alcun documento che possa certificarlo.

?Si tratta di un vero e proprio tentativo di sovvertire la narrazione di Gino Strada come uomo di pace e uomo schierato dalla parte dei più deboli.

?Del resto, da quando i social network hanno permesso la diffusione incontrollata di false informazioni, c’è spazio e modo per gettare fango anche sulle figure più specchiate che hanno sempre dedicato la loro vita agli altri.
?È la dinamica della voce del paese applicata, però, al villaggio globale.

? Diffidate, dunque, da chi – che siano esponenti di spicco di un partito, uomini e dirigenti delle istituzioni o semplici “simpatizzanti” dei partiti di destra e di estrema destra -, citando Gino Strada, abbina il suo nome a una chiave inglese.
Non c’è – come è stato ampiamente documentato in questi anni – alcuna prova della sua attività di “capo dei picchiatori”, come la catena sui social network (che insinua addirittura – in maniera falsa – che il chirurgo di Emergency non accettasse feriti civili portati negli ospedali dai militari della Folgore) invece afferma.
#sapevatelo2021
✅ RISPETTO per #GinoStrada ??
?TOPI tornate nelle fogne ‼️

NON HANNO MAI SUPERATO LA PROVA MELONI ? MA TENTANO IN OGNI CASO DI AVERE VISIBILITÀ MEDIATICA ‼️
praticamente il dirigente Lucano ANTONIO TISCI non è stato, originale, ha seguito disposizione di partito, e diffuso un testo del 2018, naturalmente sempre senza RIScontri ed anche senza mascherina diplomatica ‼️
AL PEGGIO NON C’È MAI FINE

«È morto il criminale comunista Gino Strada», il post Facebook condiviso dal dirigente di Fratelli d’Italia

{13 Agosto 2021 – 23:24
David Puente su Open}

?Un dirigente locale del partito di Giorgia Meloni prima pubblica il post contro Gino Strada, poi lo rimuove (troppo tardi)

«Onore a tutti i giovani di destra» scrive in un post Facebook Giuseppe Fiorito, dirigente del partito Fratelli d’Italia a Rovereto, condividendo uno screenshot contenente il seguente messaggio: «È morto il criminale comunista Gino Strada. Onore a tutti i giovani di destra che lo affrontarono durante i cortei dove lui con una chiave inglese in mano gridava “Uccidere un fascista non è reato”»

Due ore dopo la pubblicazione, Fiorito rimuove il post.
?Troppo tardi, come testimoniano Il Dolomiti e lo screenshot di Open sotto riportato scattato poco prima della rimozione (qui il link del post cancellato).

Il testo (che troviamo qui e qui) è la sintesi di un altro testo diffuso nel 2018 e tornato a circolare a seguito del decesso:

«Mosul, quando i miei fratelli della Folgore ti portavano feriti civili, bambini compresi e li facevi aspettare fuori dall’ospedale, perché eri intento a medicare i ribelli per farli tornare a combattere che cazzo ci di dici?
Se li dovevano caricare sui blindo fare 70 km per portarli nella loro base e qualcuno non arrivava vivo.. che ci dici caro chiave inglese, si perché ti chiamavamo cosi chiave inglese all’università, perché giravi con una chiave da 24 sotto l’eschimo eri il capo dei picchiatori, il nostro medico ne ha salvati 120 di quelli da te rifiutati, facci il c ..del piacere fatti un biglietto di solo andata e non ci rubare piu soldi»

?Il riferimento alla chiave inglese e ai picchiatori porta alla memoria l’omicidio di un giovane studente di destra, Sergio Ramelli, ucciso a Milano nel 1975 da un gruppo di giovani armati di chiave inglese Hazet 36.

In quel periodo Gino Strada frequentava la facoltà di Medicina presso la Statale di Milano e faceva parte del Movimento Studentesco, un’organizzazione extraparlamentare di sinistra.

Secondo quanto riporta Il Manifesto, Strada era il vice di Luca Cafiero nella direzione dei Katanga, il servizio d’ordine del movimento.

?Che collegamento c’era tra il fondatore di Emergency e l’organizzazione con l’omicidio di Sergio Ramelli?

✅ Nessuno, visto che le indagini condotte dal giudice Guido Salvini portarono all’individuazione dei colpevoli appartenenti al servizio d’ordine di un altro gruppo extraparlamentare di estrema sinistra, Avanguardia operaia.

#sapevatelo2021staff 

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