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RIVELLO : SI CHIUDE L’OTTAVA EDIZIONE DELLA RASSEGNA “ZERO IN CONDOTTA”

Presentazione del saggio di Lorenzo DI Nubila “L’accoglienza della critica italiana a radio days di “Woody Allen”

Il breve saggio  che il  lucano Lorenzo Di Nubila ha scritto su come la nostra cinecritica  accolse  l’uscita di “Radio Days”  di Woody Allen apre, in fondo, anche una finestra di discussione sullo stesso giornalismo cinematografico del tempo. Quando il film venne presentato nel 1987 al Festival di Venezia (ed uscì subito dopo nelle nostre sale) nelle testate nazionali  le prime  firme del cinema erano i vari  Tullio Ketich,  Alberto Moravia,  Gian Luigi Rondi, Goffredo Fofi, Morando Morandini.  Con questi nomi  la recensione filmica  conservava ancora  un certo prestigio,un critico poteva influenzare le scelte del pubblico, determinare l’uscita e la tenuta di una pellicola nelle sale, essere   coinvolto in un eventuale  dibattito culturale e politico . Con gli inizi degli anni novanta tutto ha preso una piega degenerativa, il critico è andato perdendo carisma ed  autorevolezza,  fino ad arrivare allo stato attuale   in cui appare  più un comunicatore  e pubblicitario( almeno secondo il pensiero di Goffredo Fofi)  che la voce accredita di un pensiero filmico. L’interessante studio  di Lorenzo Di Nubila  (titolato “L’accoglienza critica italiana a Radio Days”) naturalmente presenta anche  la genesi del film di Allen (il 14 agosto   chiude a Rivello   la rassegna “Zero in Condotta”)  che narra   di una famiglia abbastanza allargata la cui vita dei singoli componenti è scandita  dall’ascolto della radio, principale mezzo di comunicazione all’epoca in cui si svolgono i fatti (e siamo tra  gli anni trenta  e la fine del secondo conflitto mondiale). Molto musicato e riuscito anche per  dei passaggi divertenti, “Radio days” è  uno dei film più personali di Woody Allen che riporta indietro le lancette del tempo, a quando la radio si ascoltava  come se venisse guardata, per essere rapiti dalle voci  di sconosciuti i cui volti  si potevano solo  immaginare.  <<In Radio Days – scriveva nella sua recensione Alberto Moravia – la mano di Woody Allen si è fatta insieme più leggera e rapida che nei precedenti. Il film fugge e vola…>> ed è assolutamente piacevole la sua visione.

Oltre a “Radio Days”, per la rassegna ideata da Mimmo Mastrangelo e promossa dal Gal “La Cittadella del Sapere” e dall’ Associazione Culturale  “ La Biblioteca Rivellese” viene proiettato nell’ex-sala Consiliare (ore 18.00) il corto “Les Mistons-L’età difficile”, secondo lavoro girato nel 1957  da un venticinquenne François Truffaut  che si propone in  un inno all’amore, alla purezza dei sentimenti e  al vivere l’infanzia  senza condizionamenti. Nonostante breve, il film  è  un ricco scorrere a richiami  di altri film.

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