La rapidità con cui le fiamme si sono propagate nella discarica di “La Martella” non è stata inferiore al divampare delle reazioni del mondo politico e dei cittadini di fronte a quello che si presenta come uno dei danni ambientali più gravi che abbiano colpito il territorio materano negli ultimi decenni. Le fonti ufficiali comunicano che le fiamme della discarica sono state spente e si è cosparso il sito con schiuma ritardante, ma è evidente, dal distanziato sopralluogo in sito fatto da noi di Cronache Lucane, che non è cessata né la combustione sotterranea dei rifiuti né l’emissione di diossina. Grazie anche al forte vento di scirocco, i fumi si sono diffusi molto rapidamente in città e con le elevate temperature è davvero difficile respirare. Più di qualche cittadino, con patologie polmonari, ci ha segnalato che è stato costretto a ricorrere alle cure mediche. Dal fronte istituzionale e delle forze dell’ordine, si è subito attivato un tavolo tecnico in prefettura con la partecipazione dei Vigili del fuoco, Asm, e il costante monitoraggio del-l’ARPAB prosegue su un’area di 40 mila metri quadri. Il Sindaco Bennardi, dopo aver comunicato che è al lavoro il Centro Operativo Comunale per fronteggiare l’emergenza, ha emesso due ordinanze che vietano la raccolta e il consumo di prodotti ortofrutticoli coltivati esclusivamente nella zona di interesse limitrofa all’incendio. Vietato, è anche il pascolo di animali e la raccolta di foraggi freschi per animali. Dal fronte politico le opposizioni attendono cautamente i risultati ufficiali delle analisi dei bio gas sprigionati per pronunciarsi e reclamare eventuali responsabilità amministrative, ma nel frattempo, tutta l’attenzione si è concentrata sulla gaffe del Sindaco Bennardi che nei frangenti dell’incendio ha detto: «Siamo fortunati perché il vento spinge verso l’area del territorio altamurano e di Gravina!». Centinaia sono in queste ore i commenti sui social da parte dei cittadini altamurani e gravinesi che dopo il danno dei fumi, hanno subìto tale considerazione poco opportuna e che chiedono: «Ci aspettiamo le scuse del Sindaco». Bennardi ha cercato di rimediare in qualche modo, precisando che intendeva riferirsi solo alla direzione del vento. Riguardo invece alle responsabilità per l’accaduto è ancora presto per avere notizie dagli inquirenti, ma anche a scopo cautelativo, il Sindaco ha precisato: «Lo scorso 15 luglio l’area della discarica è stata consegnata alle imprese esecutrici dei lavori di bonifica per conto di Invitalia».
Le considerazioni che in merito alla natura dolosa o colposa delle fiamme, l’intera comunità dei cittadini ci ha espresso sono molteplici, tra le principali si evidenzia la coincidenza dell’inizio dei lavori di bonifica con l’incendio, e ci si chiede se esiste ed è stato messo in campo un piano di emergenza per esalazioni tossiche.
Tutta la comunità civica e istituzionale inoltre, in queste ore è in attesa di un comunicato da parte del Procuratore della Repubblica di Matera e nel frattempo si spera che l’ombra delle “Terre dei fuochi” non si sia allungata anche su Matera.
