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SASSONE: «OPPORSI ALLA DIFFIDA DI INVITALIA PER AFFERMARE I DIRITTI DELL’INTERA COMUNITÀ»

Matera, Lavori Parco Murgia. Ancora schermaglie sulla “presa in carico” da parte di Comune ed Ente Parco. L’attacco dall’opposizione

In attesa di conoscere ufficialmente se il sindaco Bennardi e il presidente dell’Ente Parco Murgia Materna, La-macchia hanno firmato o meno nella giornata di ieri 4 agosto il verbale di presa in carico dell’area di Murgia Timone interessata dai lavori denominati “Par-co della civiltà rupestre e Preistoria” realizzati dalla stazione appaltante Invitalia, riportiamo alcune considerazioni in merito pervenuteci congiuntamente dalle forze di opposizione comunale dell’area del centro destra ed espressamente dai consiglieri Sassone, Casino e Violetto (FI) Toto e Morelli (FdI) e Lisurici (Lega).
«Apprendiamo da mezzi di informazione – dicono gli esponenti di opposizione – che il sindaco Bennardi, in riferimento all’ultimazione dei lavori del Parco della storia dell’uomo a Murgia timone, opere che per utilizzare un eufemismo, negli ultimi mesi, hanno generato insistenti dubbi sulla loro legittimità tanto da richiedere l’istituzione di un’apposita commissione consiliare che si esprima sull’argomento, per operare nel rispetto delle leggi “Si assume personalmente la responsabilità di prendere in consegna l’opera per restituire alla cittadinanza ed evitare i pericoli di deperimento e possibile vandalizzazione”». La decisione comunicata nei giorni scorsi dal sindaco Bernardi di prendere comunque in consegna i lavori non ha convinto neanche i componenti della commissione di “Salvaguardia” stessa, almeno i tre dell’opposizione, nel silenzio dei tre della maggioranza.
Inoltre il movimento Matera Civica più volte ha dichiarato: «Il Sindaco Bennardi firmi la consegna dei lavori con riserva». Da più parti dunque si è sottolineato che prima di dar seguito alle richieste seppur legittime di Invitalia, è opportuno che il sindaco si confronti con la commissione che è espressione della volontà costituente e unanime dei cittadini che è altrettanto legittima e sovrana. Da un punto di vista tecnico, l’opposizione ritiene che: «Nessun atto di piena presa in carico può e deve essere posto in essere dal Sindaco se non vengono preventivamente chiariti oltre agli aspetti per cui la commissione consiliare ha ricevuto pieno mandato anche quelli non meno importanti riguardanti il soggetto che è effettivamente titolato a prendere in carico l’opera. Chi ha la disponibilità giuridica dell’area? In ragione di quali ti-oli? con quali risorse si intende fare fronte alle attività di manutenzione, tutela e salvaguardia delle opere?».
La sfida sui “tecnicismi” dunque prosegue e l’opposizione incalza e aggiunge: «In particolare si è richiesta specifica evidenza circa i certificati di collaudo delle opere eseguite o in subordine del certificato di regolare esecuzione, degli atti amministrativi da cui emerge la disponibilità giuridica del gestore che prenderà in carico l’opera eseguita ed infine dove è possibile visionare il capitolo di spesa che permetterà a chi prende in carico l’opera di garantire la corretta gestione ed impedire il depauperamento del bene preso in consegna. Bennardi -conclude il comunicato dell’opposizione capeggiata da Sassone – a 9 mesi dalla sua elezione di-mostri di avere davvero a cuore le istanze della comunità materana e di avere acquisito qualche rudimento normativo, opponendosi con forza ad ogni forma di diffida da parte del soggetto attuatore e di presa in carico dell’opera senza le opportune riserve, per permettere ad un’intera comunità, di vedersi riconosciuto il diritto sacrosanto di difesa e cura dell’inestimabile valore dell’altopiano murgico».

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