QUELLA NONCHALANCE SULLA BASILICATA CHE AFFONDA

C’è da dire che se il governatore Bardi avesse avuto voglia e responsabilità istituzionale per sfidare il giro vorticoso delle critiche, magari misurando la sua azione di governance con la mole dei risultati negativi che hanno interessato la Basilicata, allora l’ufficio stampa avrebbe dato notizia di sue dimissioni irrevocabili. Ora lasciamo stare il solipsismo della poltrona del centrodestra che smolleggia ogni salutare coraggio verso la più conveniente autoconservazione di specie, ma che dire dell’insostenibile nonchalance che va particolarmente di moda quando s’intravedono circolare dossier e dati non affatto buoni e meritevoli e su cui invece ci dovrebbero essere giorni di trepidazioni, di dibattiti, di soluzioni. Eppure nemmeno le più tragiche anticipazioni della SVIMEZ riescono a smuovere la lingua di pietra del centrodestra, rianimata all’occasione solo dai tagli di nastro e dalla propaganda in salsa facile. Nel 2020 la Basilicata ha scontato la flessione peggiore del PIL italiano -9, ma non andrà bene neanche nel biennio 2021-2022 con i valori più bassi di crescita del Mezzogiorno. Ha scritto David Grossman:“Per questo tutto quello che fa, non importa cosa, avrà sempre una certa nonchalance”.